Secondary ticketing, TicketOne stavolta fa esposto in Procura
Dopo la denuncia all’Antitrust, la società leader di mercato per la rivendita dei biglietti si rivolge alla magistratura: «C’è una legge, si oscurino i siti di intermediazione»
di Francesco Prisco
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Dal primo gennaio di quest’anno esiste una legge nazionale molto restrittiva che, da inizio luglio, ha introdotto il biglietto nominale. La legge prevede anche oscuramento e multe ai siti di intermediazione, eppure quest’ultima parte del provvedimento continua a essere disattesa. E così, dopo la denuncia ad Agcom dello scorso aprile, Ticketone torna all’attacco sul fronte del secondary ticketing, stavolta con un esposto presentato alla Procura.
«Inefficace l’esposto all’Agcom»
«Preso atto che siti web di secondary ticketing continuano a condurre la propria attività alla luce del sole e senza alcun rispetto per le disposizioni di legge - si legge nella nota della piattaforma di ticketing leader del mercato italiano - TicketOne ha ritenuto doveroso compiere un ulteriore passo affinché le norme e i divieti introdotti ormai da due anni siano applicati». Con un esposto alla Procura della Repubblica, «ha chiesto che vengano compiute tutte le valutazioni ritenute opportune in merito alla eventuale rilevanza penale di comportamenti e di fatti puntualmente riportati. L’esposto alla Procura fa seguito a quello inoltrato ad Agcom lo scorso marzo nonché ai vari solleciti inviati alla stessa agenzia che non hanno tuttavia portato ad alcun intervento sanzionatorio tra quelli espressamente previsti contro le piattaforme on-line di secondary ticketing e coloro che le utilizzano a fini speculativi».
«Si oscurino i market place»
La sensazione che si coglie è che rispetto all’intero pacchetto di misure anti-secondary ticketing introdotto con la Manovra 2019, l’unica parte applicata sia stata l’introduzione del biglietto nominale. Parte a carico, per paradosso, delle stesse società di promoting e ticketing che in larga misura la osteggiavano. «TicketOne - continua la nota - auspica che attraverso l’intervento della Procura della Repubblica si arrivi a ottenere celermente che cessi l’inerzia attuale, che i comportamenti vietati siano sanzionati, che i contenuti illegittimi vengano rimossi e che, nei casi più gravi, si proceda all’oscuramento dei siti a difesa non solo del mercato professionale legittimo, ma soprattutto dei diritti degli spettatori/consumatori. La Società sottolinea infine come l’applicazione della legge in termini sanzionatori e repressivi sia ancor più necessaria e importante oggi, dopo la provata dimostrazione pratica dell’inefficacia preventiva del biglietto nominale.
PER APPROFONDIRE:
● Secondary ticketing, vendita imponibile Iva
● Secondary ticketing, assoluzione per Live Nation e D&G
● Concerti, la filiera contro il biglietto nominale
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