Seconde case, l’affitto aumenta più del prezzo
Lo certifica l’ultima indagine di Fimaa-Confcommercio e Nomisma. In aumento la domanda ma anche prezzi e canoni.
di Laura Cavestri
3' di lettura
Si torna a comprare la casa al mare o in montagna e ad affittarla. Prezzi e canoni, così, aumentano. I secondi percentualmente più dei primi, È un trend già osservato dalla scorsa estate ma che si consolida e che viene oggi certificato – a metà stagione – dall’Osservatorio nazionale immobiliare turistico 2021 di Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia) in collaborazione con Nomisma, che insieme hanno analizzato l’andamento del mercato 2021attraverso l’analisi dei dati delle compravendite e delle locazioni di 111 località turistiche.
Cosa emerge dall’indagine
Dall’indagine Fimaa-Nomisma sulle seconde case, intanto, emerge che sette agenti immobiliari su dieci hanno percepito, infatti, un sostanziale aumento delle compravendite di abitazioni per vacanza rispetto al 2020.
Nel 2021 il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione nelle località turistiche in Italia si attesta a 2.730 euro al mq commerciale, con un trend dei prezzi di vendita delle case per vacanza in aumento del +3,1% su base annua e un campo di oscillazione compreso tra -1,2% e +5,5%, mettendo in evidenza un deciso recupero dopo la battuta di arresto dello scorso anno (-0,8% su base annua).
Per le abitazioni top nuove nelle località turistiche, le quotazioni medie si attestano su valori che superano i 3.700 euro al mq (con un range di oscillazione dei valori medi tra 2.900 e 4.200 euro al mq); per le abitazioni centrali usate i valori medi oscillano tra 2.110 e 3.160 euro al mq, mentre per le abitazioni periferiche usate si mantengono tra 1.520 e 2.200 euro al mq.
In cima alla classifica delle principali località turistiche - per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi - troviamo anche quest’anno una destinazione montana. Cortina d’Ampezzo si posiziona in vetta alla classifica con valori che raggiungono i 13.500 euro/mq, superando Madonna di Campiglio con 13mila euro/mq. In terza e quarta posizione vi sono due destinazioni marittime, ovvero Forte dei Marmi e Capri, rispettivamente con un prezzo per abitazioni di 13mila euro/mq e 12.500 euro/mq.
In quinta posizione Courmayeur, con un valore di 11mila euro /mq, arretrando rispetto allo scorso anno, e Santa Margherita Ligure, che con un valore di 10.500 euro/mq mantiene la stessa posizione del 2020.
Il dinamismo dell’affitto
Sul comparto affitti il dinamismo è anche maggiore delle vendite. Il dato medio – sintesi dei canoni richiesti in giugno, luglio e agosto nelle singole località turistiche monitorate – evidenzia un +5,5% su base annua, con un campo di oscillazione, in funzione del mese, compreso tra +1,7% e +9 per cento.
La domanda di acquisto di abitazioni nelle località turistiche continua ad essere sostenuta prevalentemente dalla componente domestica nell’85% delle manifestazioni di interesse, mentre nel restante 15% risulta alimentata da stranieri, che si attestano su percentuali simili allo scorso anno.
Ad affittare casa, quest’anno, sono per l’84% turisti italiani, mentre gli stranieri rappresentano un non trascurabile 16 per cento.
Ad affittare, per almeno un mese, sono, per lo più famiglie numerose, con 4 e più componenti (oltre il 77,3% delle risposte). Spesso più nuclei appartenenti alla stessa famiglia che condividono spese e spazi di una casa più grande rispetto al passato.
«In Italia – ha affermato Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa – il turismo di prossimità sta alimentando la richiesta di case vacanza sia per l’acquisto sia per la locazione. Le restrizioni negli spostamenti e la circolazione delle varianti Covid-19 stanno però ancora influenzando negativamente gli investimenti esteri nel comparto. Soprattutto da parte di investitori americani, russi e nordeuropei. Le richieste delle famiglie italiane si concentrano specialmente verso immobili spaziosi, con terrazza o giardino, se possibile con vista panoramica e anche con un locale da dedicare allo smart working. Siamo sulla buona strada e la diffusione capillare del vaccino può certamente contribuire per il ritorno alla normalità».
«La quarantena forzosa a cui siamo stati costretti, unita alla percezione di sicurezza dell'impiego immobiliare – ha spiegato Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma – hanno contribuito ad alimentare nelle famiglie italiane la voglia di accrescere gli spazi abitativi a disposizione del nucleo. Di questo impulso ha beneficiato il mercato immobiliare delle località turistiche, che dopo anni di incertezze ha fatto registrare un ritorno di interessi con riflessi sia sui livelli di attività che sui valori di compravendita e locazione».
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