Sei Nazioni, una buona Italia superata dalla Scozia sul traguardo
di Giacomo Bagnasco
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ROMA - Dopo le lacrime di Gigi Buffon per la delusione post Svezia ecco quelle di un altro capitano azzurro. Stavolta è Sergio Parisse a cedere alla commozione dopo una sconfitta che fa molto male. È crudele il 29-27 (primo tempo 17-12 per noi) con cui la Scozia passa all'Olimpico davanti a oltre 60mila persone, condannando gli Azzurri - superati definitivamente a due minuti dal termine - a un nuovo cucchiaio di legno e alla sconfitta consecutiva n. 17 nel Sei Nazioni.
L'Italia ha complessivamente condotto nel punteggio per 70 minuti su 80 ma purtroppo vale solo per la statistica. In quella che è stata di gran lunga la migliore partita degli uomini di Conor O' Shea in questo torneo, a condannarci sono stati alcuni fattori: la troppa frenesia in alcuni frangenti, i raggruppamenti avanzanti con cui gli scozzesi hanno di fatto conquistato la maggioranza dei loro punti e proprio la controprestazione di Parisse, protagonista al negativo in almeno due circostanze decisive, con un passaggio sbagliato che vanificava un'occasione da meta e con una punizione provocata per un “tenuto a terra”.
Questi aspetti negativi non possono però cancellare il buono che si è visto: convinzione nei punti d'incontro e nei placcaggi, brillantezza offensiva, prove eccellenti di uomini come Allan (autore di due mete e di 22 dei 27 punti azzurri), Minozzi e soprattutto l'esordiente Jake Polledri. Italrugby a tratti in vantaggio anche di 12 punti, e Scozia a tratti confusa e imprecisa oltre le previsioni. Il tutto è servito a mandare lo stadio in ebollizione e perfino la doppia fiammata (al 60' e al 70') che portava la Scozia dal 12-24 al 26-24 era stata “tamponata” da un calcio di Allan, votato man of the match. Ma l'ultimo penalty era sul piede di Laidlaw: nel pomeriggio il mediano di mischia blu aveva già commesso un errore, e non è da lui concedere repliche in questo senso. Infatti non ha sbagliato, poi un “in avanti” di Steyn ha tolto ai nostri l'ultima chance.
L'Italia era passata in vantaggio al 6' con una punizione di Allan, ma poi è stato soprattutto festival della meta (conto delle segnature 4-3 per gli ospiti). Comincia Brown alla prima azione in profondità degli scozzesi, con la difesa disassata e il comodo tocco del tallonatore. Poi il sorpasso firmato Allan: punizione giocata in touche, raggruppamenti efficaci dei nostri e giocata in linea con il 10 che trova il varco. È un buon momento per l'Italia, che ruba anche un paio di rimesse e torna in meta con Minozzi: eccellente break di Ferrari (la prima linea ha giocato bene, costringendo gli avversari a un turnover completo già a inizio ripresa) e lunga serie di avanzamenti fino all'assist al piede di Allan per l'estremo, che brucia Wilson e trova il quarto exploit personale nel torneo.
Arrivati a condurre 17-5 gli Azzurri subiscono e stanno in trincea dal 25' al 35', ma limitano i danni concedendo una sola marcatura, dovuta alla prima esibizione di forza degli ospiti nella maul, cioè nel raggruppamento che avanza palla in mano fino al tocco di capitan Barclay. Proprio alla fine del primo tempo è poi l'Italia a sprecare un'occasione dopo 15 fasi di gioco.
Su un passaggio sbagliato di Parisse a Bisegni sfuma a inizio ripresa una meta prima assegnata e poi tolta in base alla prova tv. Poco male, pensano tutti al 5', perché Allan fa il bis ricevendo l'ovale da Polledri, autore di una incursione da flanker doc. Trasformazione dell'apertura per il 24-12. La Scozia costruisce il sorpasso con due marcature in dieci minuti: prima un fallo evitabile porta gli uomini di Townsend a ridosso della linea di meta, con due “penaltouche” che diventano la piattaforma per mandare Maitland oltre la linea, poi un altro maledetto “carrettino” ci costringe a una retromarcia di 25 metri al termine della quale un cambiamento di fronte regala una opportunità non sprecata da Hogg.
Ci troviamo in svantaggio ma siamo ancora in grado di ribattere. A cinque minuti dalla fine un piazzato dell'infallibile Allan ci rimette davanti. Alla fine però l'ennesima avanzata in blu ci mette definitivamente in croce: calcio per gli scozzesi, palla in mezzo ai pali, lacrime per Parisse (e non solo per lui).
LA PARTITA
Italia-Scozia 27-29 (primo tempo 17-12). Per l'Italia: 3 mete (Allan 2, Minozzi), 2 calci piazzati (Allan), 3 trasformazioni (Allan). Per la Scozia: 4 mete (Brown, Barclay, Maitland, Hogg), 1 calcio piazzato (Laidlaw), 3 trasformazioni (Laidlaw). Calci fermi: Allan 5 su 5; Laidlaw 4 su 5
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