Semiconduttori e batterie, il business si impenna
di Filomena Greco
2' di lettura
Ha alle spalle trent’anni di storia nel settore dell’automazione e del testing di semiconduttori. Quotata dall’autunno scorso la Osai di Parella, nel Canavese in provincia di Torino, ora attraversa la tempesta perfetta che sta scombussolando l’automotive spingendo sul comparto dei semiconduttori. «Ci siamo affacciati nel mondo dei semiconduttori oltre dieci anni fa – racconta l’ad Fabio Benetti – e siamo diventati, seppur in una nicchia di mercato, visto che sviluppiamo soluzioni customizzate, fornitori dei grandi player del settore». Osai nasce come società che si occupa di soluzioni automatizzate per il mondo dell’auto, dal 2011 allarga la sua azione al mondo dei semiconduttori e oggi si aggancia nuovamente al settore automotive con un occhio alla mobilità elettrica. Tra i nuovi business della società torinese c’è quello dell’automazione nei processi di accrescimento del silicon carbide, il carburo di silicio, materiale destinato a sostituire il tradizionale silicio all’interno delle batterie. «Abbiamo investito su questa nuova tecnologia che sta dando già ottimi risultati ed è utilizzata da diversi car maker come Tesla. Noi lavoriamo ed investiamo per creare nuove soluzioni automatizzare utili a incrementare la produttività di questo materiale che grazie alle sue caratteristiche agevolerà il passaggio alla trazione elettrica» spiega il ceo. L’azienda è in una fase economica di forte ripresa tanto che nel terzo trimestre dell’anno ha raggiunto e superato gli ordinativi di tutto il 2020 ed eguagliato quelli del 2019. La divisione semiconduttori di Osai resta il settore trainante, l’anno scorso ha resistito e oggi è in forte crescita, tanto da rappresentare circa il 60% degli ordini. «Da un lato – spiega l’ad – abbiamo una forte richiesta di sistemi per testare i semiconduttori, dall’altro però dobbiamo realizzare questi macchinari che hanno a loro volta bisogno di elettronica. L’anno scorso ci siamo portati avanti con gli approvvigionamenti in chiave strategica, siamo avvantaggiati ma iniziamo anche noi a soffrire gli effetti dello shortage sulla catena di fornitura, che durerà per tutto il primo semestre del 2022». Osai sviluppa sistemi per testare la componentistica elettronica dei semiconduttori, soprattutto quelli legati al mondo consumer oltre che nell’automotive. La società realizza anche macchinari per testare i microfoni usati in smartphone o home assistant azionati da comandi vocali (Alexa, Siri, ecc) oltre che nei sistemi automotive, e lavora sui Power Module, semiconduttori di potenza, utilizzati per i sistemi di ricarica dei dispositivi di e-mobility, dai monopattini ai treni elettrici. Un altro settore in forte accelerazione.
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