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Sensori e algoritmi per prevenire le malattie dei vitigni attraverso il meteo

Il caso delle Colline Teramane dove viene utilizzato uno strumento predittivo che manda notifiche alla comparsa di parassiti con un tasso di precisione del 98%

di Gianni Rusconi

3' di lettura

Si chiama Trace Technologies ed è una giovane startup nata a Nereto (provincia di Teramo) con capitali propri e specializzata nel campo delle soluzioni di data analysis. A curriculum può vantare il fatto di essere stata selezionata all’interno del programma NoR (Network of Resources) dell’Esa per sviluppare progetti che vedono l’utilizzo di immagini satellitari per la salvaguardia e la gestione dei terreni agricoli e di aver vinto un Proof of Concept di Amazon Aws con il progetto di piattaforma tecnologica in grado di raccogliere ed integrare una serie di dati su prodotti di diversi settori. Uno di questi è la viticoltura.

L’idea è semplice e già applicata (in modo non ancora sistemico) in diverse aree d’Italia e verte sulla possibilità di sfruttare i dati ambientali (temperatura, umidità e livello di precipitazioni) raccolti dai sensori per generare informazioni utili a monitorare in tempo reale (anche da remoto) lo stato di salute di un vigneto e a prevenirne stati di criticità, migliorando di conseguenza la qualità dell’uva e riducendo al minimo gli sprechi. Grazie ai dati, insomma, i viticoltori possono ridurre i costi di produzione (si parla indicativamente del 30%) utilizzando meno acqua, fertilizzanti e trattamenti chimici e fare un passo in avanti sul fronte di un’agricoltura più sostenibile e più efficiente.

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“Vigneto Sicuro” è il nome del sistema sperimentale che Trace Technologies ha sviluppato e ingegnerizzato negli ultimi due anni per mettere nelle mani dei viticoltori uno strumento predittivo per controllare le condizioni microclimatiche del proprio appezzamento (grande o piccolo che sia) e ricevere avvisi e notifiche n modo tempestivo sulla comparsa di parassiti con un tasso di precisione del 98%. La particolarità di questa soluzione, testata da 500 viticoltori italiani a supporto dei rispettivi processi decisionali, sta nel fatto che a regime non richiederà di installare alcun tipo di apparecchiatura in campo, perché sarà un algoritmo predittivo basato su modelli epidemiologici a calcolare (sulla base dei dati meteo prodotti da 90mila stazioni attive in Italia e di altri dati satellitari) l’indice di rischio di malattie fungine come la peronospora e a segnalarne la loro possibile comparsa con dieci giorni di anticipo.

Tutto il progetto, come ha spiegato al Sole24ore uno dei founder di Trace Technologies, Marco Ferrante, è nato con la posa nel 2020 (nei vitigni della Cantina Strappelli di Torano Nuovo, sulle colline teramane, utilizzati come campi pilota) delle prime stazioni meteo IoT alimentate da pannello fotovoltaico e deputate a incamerare i dati di una vigna di dieci ettari attraverso un pluviometro che raccoglie i millimetri di pioggia, un sensore di temperatura e di umidità delle foglie posto direttamente sulla pianta e una sonda interrata per rilevare lo stato del terreno. Tutti i dati sono convogliati su una centralina integrata nella stazione, duplicati per sicurezza su server remoti e quindi dati in pasto all’intelligenza artificiale per essere elaborati e resi disponibili agli utenti tramite una mappa interattiva (con il dettaglio del singolo filare) accessibile via web e app mobile.

L’obiettivo, come detto, è ambizioso ed è quello di prevedere in anticipo il manifestarsi delle malattie e i primi responsi dalle vigne già coperte della soluzione dicono che la riduzione del trattamento sanitario è nell’ordine del 40% rispetto al passato. La stazione di base costa circa 2mila euro, a cui vanno aggiunti i costi di gestione per una cifra mensile che va dai 20 ai 50 euro in funzione della grandezza dell'appezzamento. E proprio il Consorzio Tutela Vini Colline Teramane, la cui denominazione Montepulciano d’Abruzzo Docg ha appena compiuto il 20esimo compleanno (26 le aziende vinicole coinvolte per una produzione di circa 400mila bottiglie l’anno), è uno dei soggetti interessati allo sviluppo di questo progetto ad ampio respiro.

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