Operazione Gdf di Palermo

Sequestrato l'autodromo di Cosa nostra nella Valle dei Templi

di Roberto Galullo

2' di lettura

C'è anche un autodromo internazionale tra i beni sequestrati dalla Gdf di Palermo a Calogero Romano, imprenditore di Racalmuto. Il provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento, su proposta della Procura di Palermo, ha portato al sequestro di aziende, immobili, auto e conti correnti per un valore complessivo di oltre 120 milioni.

Anche l'autodromo Valle dei Templi a Racalmuto - dal quale ha preso nome l'operazione del Nucleo di polizia economico-finanziaria guidata dal colonnello Francesco Mazzotta - sarebbe entrato nella galassia delle attività imprenditoriali di Romano grazie all'appoggio incondizionato di esponenti di spicco di Cosa Nostra agrigentina nel corso degli ultimi 20 anni. Nel 2016, Calogero Romano è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Agrigento a sei anni e sei mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, per aver contribuito «al rafforzamento di Cosa Nostra, pur non facendone parte, fino a quando il suo principale punto di riferimento, il mafioso Ignazio Gagliardo, non entrò nel programma di protezione per i collaboratori di giustizia».

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Sequestrato l’autodromo di Cosa nostra nella Valle dei Templi

Con il consenso di Giuseppe Falsone, boss di Campobello di Licata, considerato in passato il capo di Cosa nostra agrigentina, Calogero Romano, secondo la ricostruzione di investigatori e inquirenti, ha fornito alle aziende riconducibili a due appartenenti alla famiglia mafiosa di Canicattì (Agrigento) il calcestruzzo per realizzare il centro commerciale Le Vigne, tra Agrigento e Caltanissetta. I finanzieri hanno accertato che, per edificare il centro commerciale, Romano ha fatto ricorso a sovrafatturazioni delle forniture di calcestruzzo, per precostituirsi i fondi neri necessari al sostentamento della famiglia mafiosa di Canicattì.
Secondo la Gdf, Romano avrebbe diversificato la sua attività in molti campi. A lui, ad esempio, sono riconducibili “Mediterranea cavi spa” e “Romano telecomunicazioni srl”, specializzate nella posa di cavi elettrici e telefonici, che hanno via via guadagnato una posizione dominante nel settore delle opere di realizzazione di reti telematiche, nelle provincie della Sicilia occidentale.

r.galullo@ilsole24ore

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