Serata di record per l’arte moderna e il Surrealismo da Christie’s
Ricavi totali in calo ma brillano le opere di Magritte e si raggiungo prezzi record per Grosz e de Lempicka
di Giovanni Gasparini
5' di lettura
Il catalogo in due parti proposto da Christie's la sera del 5 febbraio ha riportato fiducia nel mercato dopo una performance in tono minore la serata precedente da Sotheby's . In totale sono andati venduti 41 dei 49 lotti offerti, pari all'84% per numero e ben il 94% per valore, sintomo che tutte le opere importanti hanno trovato un acquirente, per un ricavo di quasi 106 milioni di sterline, ben oltre la stima di 74 milioni pre-asta, ma oltre un terzo di meno rispetto all'anno precedente, sintomo della perdurante difficoltà a ricevere consegne a vendere lavori eccezionali.
Tre lavori sono comunque andati oltre la soglia dei 10 milioni di £, ma comunque entro i 20 milioni.
I record del catalogo Impressionista e Moderno
I primi 25 lotti hanno riportato 63 milioni di £ grazie a due prezzi record per opere che non potrebbero esser più distanti per periodo, stile, significato e rilevanza storica. Il primo a finire sotto il martello è stato un raro e inquirente lavoro del grande Espressionista tedesco George Grosz, dipinto negli ultimi mesi della Prima Guerra Mondiale nell'estate del 1918, «Gefährliche Straße» è una feroce critica visiva alla società militarista prussiana ormai in disfacimento, con una serie di losche figure che si incrociano nel buio della notte illuminata dai fari dei mezzi. La stima di 4,5-6,5 milioni prefigurava già un record e bene ha fatto la casa d'aste a garantire direttamente il lotto, che giustamente è stato lungamente conteso fino a sfiorare i 10 milioni di sterline, 9,7 con le commissioni, pari a 12,6 milioni di dollari al cambio corrente: record più che meritato per un dipinto eccezionale sotto ogni profilo.
Ma questo risultato è andato presto superato dopo solo due lotti da un grande ritratto Art Decò di Tamara de Lempicka, favorita da una clientela americana dello show business di Hollywood, il cui ritratto della cantante Marjorie Ferry del 1932 ha portato un nuovo prezzo record per la nobildonna al tempo scandalosa per la sua insaziabile bisessualità che traspare anche dai soggetti ritratti. La garanzia di parte terza sul lotto è andata presto superata e la contesa fra telefoni americani è terminata a ben 16,3 milioni di sterline, il doppio della stima bassa di 8-12 milioni di £.
Un bronzo di Alberto Giacometti del 1948 di medie dimensioni con tre uomini in marcia su una piazza partiva dalla stessa stima ma si è dovuto fermare a 11,3 milioni di £ acquisito dell'art advisor americano Nancy Whyte, unico risultato veramente positivo per le quattro opere tridimensionali proposte, fra cui due lavori di Rodin entrambi andati invenduti.
Il mercato di Picasso
Diversamente alla serata precedente, dove forse per la prima volta non era presente in catalogo serale nemmeno un suo lavoro, Christie's proponeva ben sei opere di Picasso di diverse decadi, di cui cinque vendute per un totale di 15,2 milioni di £, sotto la stima bassa di 16,2-23,2 milioni per il gruppo, nonostante l'aggiunta delle commissioni. Un solo lavoro del prolifico catalano ha giustamente superato la stima alta, una gouache su carta del 1943, una natura morta insolitamente colorata per il periodo fra le guerre che ha raggiunto 1,7 milioni di £ rendendo inutile la garanzia.
È stata salvata dalla garanzia, invece, una grande tela del 1962, una ben diversa natura morta con cane e aragosta aggiudicata al garante sotto la stima per 4,4 milioni con le commissioni.
Un insulso e spento paesaggio di Mougins del 1963 giustamente non ha trovato compratori da una stima di 2,5-3,5 milioni, sintomo che a volte la dimensione non basta a giustificare l'assenza di gusto.
Risultati sotto la stima anche per una grande tela con vaso di fiori del 1953 che ha raggiunto la stima bassa a 7,2 milioni solo grazie alle commissioni, e per un bronzo concepito nel 1905 ma eseguito ben più tardi, che è andato probabilmente al garante per 800mila £.
Una breve contesa ha reso, invece, inutile la garanzia su un tardissimo lavoro del 1972, una Testa grigia a sfondo blu che ha raggiunto la stima alta di 1,2 milioni grazie alle commissioni.
Il catalogo Surrealista
Ma il pezzo forte della serata è rappresentato dai 24 lotti surrealisti di cui solo tre ‘minori' rimasti invenduti, pari al 99% per valore e per un ricavo totale che sfiora 44 milioni di £, il secondo ricavo di sempre per questa categoria a partire dal 2001. A guidare il gruppo sette lavori di Magritte, che hanno contribuito con ben 30,2 milioni di sterline superando di gran lunga la stima pre-asta di 16,7-25,1 milioni di £. Tutti i lavori hanno trovato compratori, due oltre le stime alte, fra cui spicca la misteriosa figura con bombetta del 1962 «A la recontre du plaisir», stimata 8-12 milioni di £ per le dimensioni contenute ma che giustamente ha raggiunto il secondo prezzo di sempre per l'artista belga a 18,9 milioni di sterline.
Si è salvato, grazie alla garanzia, un lavoro dal tipico umorismo nero del 1949, «Perspective: le balcon de Manet», dove le figure borghesi del secolo precedente sono sostituite da casse da morto, tela che è passata di mano a 3,7 milioni con le commissioni.
Fra i lavori su carta spicca una caratteristica guache con la colomba del 1957, che è passata di mano a 2,9 milioni entro la stima di 2,4-3,4 milioni di £. Buoni risaltati anche per i tre lavori di Dalí proposti, fra cui un raro autoritratto del 1960 finito alla stessa signora in sala acquirente della gouache di Magritte per la stima bassa di 1,5 milioni di £, e una piccola tela con teschio e ballerina contesa anche dalla gallerista Danielle Luxembourg fino alla stima alta di 500mila £.
Hanno superato le stime entrambi i lavori di Picabia, fra cui spicca una ‘trasparenza' del 1929 che si è fermata a 3,2 milioni di £ con le commissioni, rendendo inutile una garanzia da una stima di 2,2-2,8 milioni. Hanno trovato compratori anche quattro dei cinque lotti di Max Ernst in catalogo, fra cui uno proprio alla galleria Luxembourg, guidati da una grande tela di un metro dai colori rossi accesi degli anni ‘30 che ha reso inutile una garanzia fermandosi alla stima alta di 2,5 milioni di £.
Questa seconda asta serale della settimana conferma da un lato le difficoltà a reperire opere di prestigio, ma anche la forza del mercato dell'arte moderna grazie ai molti record e prezzi rimasti invariabilmente elevati. Tocca alle vendite della settimana prossima il responso sul mercato del dopoguerra e contemporaneo.
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