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Servizi ambientali, rinnovato il contratto: aumento di 121 euro e buono benzina

Raggiunto l’accordo tra le associazioni datoriali (Utilitalia, Confindustria Cisambiente, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi e Assoambiente) e i sindacati che riguarda 100mila addetti

di Cristina Casadei

3' di lettura

Il nuovo contratto dei 100mila lavoratori dei servizi ambientali porterà un aumento medio di 121 euro e sarà valido fino al 31 dicembre del 2024. Si è chiusa così la lunga trattativa le associazioni datoriali (Utilitalia, Confindustria Cisambiente, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi e Assoambiente) e i sindacati (Fit Cisl, Fp Cgil, Uiltrasporti e Fiadel) per rinnovare il contratto collettivo nazionale dei servizi ambientali. «Bene il rinnovo e l’unificazione del contratto dei servizi ambientali di aziende pubbliche e private, che riguarda circa 100mila addetti. Servizi di cui abbiamo misurato la grande rilevanza durante la pandemia», commenta il ministro del Lavoro Andrea Orlando. «Rinnovare e adeguare i contratti è un bene per i lavoratori che ottengono un giusto riconoscimento salariale e importante per mettere imprese e lavoratori in condizione di poter cogliere a pieno le sfide delle transizioni», aggiunge.

La durata

Il nuovo contratto decorrerà da gennaio 2022 e avrà durata fino al 31 dicembre 2024. Dopo la sigla dell’ipotesi di accordo - che dovrà essere sottoposta ai lavoratori - i sindacati hanno sospeso lo stato di agitazione e revocato lo sciopero già proclamato per il prossimo 20 giugno.

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La parte economica

L’incremento economico comune ai due contratti Uitilitalia e Assoambiente nel triennio è di 121 euro sul parametro 130,07 (livello 3A). Di questi 80 euro sono previsti come incremento delle retribuzioni base parametrali mensili, 6 euro sono invece previsti in base all’accordo del sistema di classificazione del personale, 3 euro per la definizione delle indennità dell’area impiantistica, 15 euro come elemento retributivo aggiuntivo collegato alla produttività e 17 euro da destinare al welfare. Per il periodo 1 gennaio -30 giugno 2022 viene riconosciuto ai lavoratori un importo pro-capite pari a 130 euro in buoni benzina o analoghi titoli per l’acquisto di carburante, ai sensi dell'art. 2 del DL n. 21/2022.

L’ “uniformazione” degli istituti contrattuali

Questo rinnovo segna l’uniformazione della quasi totalità degli istituti contrattuali dei due contratti di settore e cioè Utilitalia e Assoambiente. Nonostante il contesto caratterizzato da shock energetico e aumento prezzi dei carburanti per autotrazione le associazioni datoriali hanno scelto di arrivare alla chiusura del negoziato e oggi esprimono «soddisfazione per il buon esito della trattativa, nella quale hanno prevalso il senso di responsabilità fra le parti e di unitarietà».

L’allargamento del perimetro e le sfide future

Tra le prossime sfide sia per i datori di lavoro che per i sindacati c’è l’allargamento del perimetro di applicazione del contratto a tutta la filiera per cogliere l’opportunità dell’economia circolare, evitare il dumping contrattuale e innovare in materia di classificazione e valorizzazione del capitale umano premiando competenza e risultati. Anche a vantaggio di tutti i cittadini che beneficiano dei servizi ambientali. Per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, si tratta di «un risultato storico. Dopo una trattativa complessa il valore di questo contratto sta anche nella ricomposizione di un quadro di assetti e relazioni industriali, che saranno chiamati a gestire processi di trasformazione e innovazione del processo di raccolta, smaltimento, valorizzazione e riciclo dei rifiuti, in un’ottica di sostenibilità ambientale, cogliendo la sfida dell’economia circolare e dell’innovazione tecnologica. Le parti hanno colto la necessaria e doverosa responsabilità di tutelare salari, occupazione e diritti, coniugandola con la dimensione sfidante del governo della transizione ambientale». Con questo rinnovo «si tutelano i salari, evitando dumping contrattuale e valorizzando il capitale umano e le competenze dei lavoratori a vantaggio degli utenti», ribadisce il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, spiega che «dal punto di vista salariale, l’incremento ottenuto è superiore all’Ipca, mentre è stata confermata la parte normativa ed è stato potenziato il sistema del welfare. L’intesa, quindi, è anche il giusto e dovuto riconoscimento all’impegno e al lavoro di una delle tante categorie che, nel difficile periodo della pandemia, ha garantito il proprio indispensabile servizio alla collettività».

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