ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl settore cartario

Settore cartario,i crediti verso i clienti superano il miliardo di euro (più dei debiti bancari)

Secondo il rapporto di Hoshin, l’80% delle aziende è liquida o presenta un grado di leva finanziaria contenuto. Boccoli: «Il factoring permetterebbe alle imprese di crescere ulteriormente».

di Sara Monaci

(Adobe stock)

2' di lettura

Il settore cartario, in buona compagnia degli altri settori energivori, deve confrontarsi con il problema del debito crescente e dei crediti non riscossi. Un mix di problematiche che negli ultimi due anni ha determinato una fragilità crescente del settore, almeno sotto il profilo finanziario. Secondo un report della società di consulenza finanziaria Hoshin, realizzata in collaborazione con Assocarta, ad essere attualmente a rischio “infinanziabilità” è circa 1 azienda su 5 (20%). Va detto però che l’80% è in discreta salute. La media italiana è del 33%, ma ogni settore ha una sua specificità e questa percentuale è molto generica.

Il 33% delle società cartarie analizzate sono liquide, mentre le restanti (47%) presentano un grado di leva finanziaria contenuto. I debiti totali accumulati dalle aziende del settore ammontano a 931 milioni verso il sistema bancario, a cui si aggiungono 2 miliardi di debiti commerciali nei confronti dei propri fornitori.

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Proprio per quanto riguarda l’esposizione verso le banche, 442 milioni sono debiti a breve termine (288 milioni sono concentrati prevalentemente presso le aziende a rischio più elevato), mentre 489 milioni a medio-lungo termine (609 milioni sono concentrati prevalentemente presso le aziende con livello di rischio più elevato).

L’analisi dei crediti delle aziende risulta particolarmente interessante: le imprese socie di Assocarta vantano crediti commerciali per un totale di circa 1,2 miliardi, prevalentemente concentrati presso le aziende già liquide (circa 1mld). Di conseguenza, presentano un saldo crediti-debiti (verso le banche) positivo di quasi 270 milioni.

Il problema quindi è spesso il recupero dei crediti. Se le imprese potessero contare da subito sulle risorse dei crediti, avrebbero la soluzione teorica per ridurre consistentemente la propria esposizione con il sistema bancario e migliorare il proprio profilo finanziario. Il rapporto di Hoshin sottolinea che «il ricorso a factoring (lato clienti) e reverse factoring (lato fornitori) produrrebbe un beneficio di cassa di ben 2 miliardi di euro, che consentirebbe di dimezzare il rischio delle imprese più indebitate e di rendere ancora più liquide quelle virtuose».

«L’industria della carta è virtuosa e rappresenta un segmento importante per l’economia del Paese – ha dichiarato Massimo Boccoli, Founding Partner di Hoshin Corporate Finance. La nostra analisi dimostra come l’utilizzo strategico di strumenti per l’efficientamento di cassa possa contribuire a migliorare le performance. Mi riferisco sia alle imprese già performanti, sia a quelle con maggior tensione finanziaria. Factoring e reverse factoring possono dare un contributo fondamentale».

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