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Sfide e proposte per costruire la Nazione Digitale

Alla luce dello scenario macroeconomico attuale, le stime di The Innovation Group osservano una crescita del mercato digitale italiano nel 2023 pari al +2,7%. Un analogo tasso di crescita è previsto anche per il 2024.

di Roberto Masiero*

(Looker_Studio - stock.adobe.com)

3' di lettura

Alla luce dello scenario macroeconomico attuale, le stime di The Innovation Group osservano una crescita del mercato digitale italiano nel 2023 pari al +2,7%. Un analogo tasso di crescita è previsto anche per il 2024. Questa previsione è tuttavia condizionata dalla situazione di “incertezza sistemica” dovuta al convergere di importanti fattori di instabilità economica e geopolitica che caratterizzano l’attuale situazione. Alla forte accelerazione degli investimenti in nuove tecnologie determinata dai cambiamenti organizzativi del lavoro da remoto, indotti dall’emergenza pandemica, ha fatto seguito un progressivo ritorno alla normalità, in cui il mercato digitale nel suo complesso tende a riallinearsi all’andamento del Pil. Le previsioni sulla crescita sono naturalmente condizionate da vari fattori, a partire dagli investimenti nel Pnrr – che nel 2024 dovrebbero contare per i tre quarti della crescita del Pil – e dalla situazione economica complessiva. L’evoluzione del mercato digitale ha portato a maturare contemporaneamente luci e ombre: se da una parte la crescita del comparto cloud e la sua diffusione hanno spianato la strada alle imprese e alla Pubblica Amministrazione verso una maggiore efficienza operativa, dall’altra parte il conseguente aumento della richiesta di competenze specializzate ha messo in evidenza le molteplici criticità preesistenti in questo ambito nel nostro Paese.

Gli investimenti nella trasformazione digitale sono comunque destinati ad assumere un ruolo trainante nella crescita dell’economia.

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L’industria ICT deve quindi prestare particolare attenzione a riallinearsi sulle “aree veloci”. Osservando nel dettaglio i vari segmenti, la nostra analisi si concentra sui New Digital Drivers, tecnologie recenti o che hanno subito un forte sviluppo negli ultimi anni in grado di trainare la crescita del mercato digitale: Artificial Intelligence (AI), Blockchain, Servizi Cloud, Cybersecurity, Internet of Things, Wearable Technology (dispositivi indossabili). L’AI riveste un ruolo strategico per il medio-lungo termine, con tassi di crescita già molto elevati, così come la Blockchain. I Servizi Cloud continuano a mostrarsi in fase ascendente. La Cybersecurity è anch’essa in continuo sviluppo riflettendo la sempre maggiore importanza del tema della sicurezza digitale. La crescita dell’Internet of Things (IoT) e del settore dei Wearable rimane stabile.

Le imprese italiane sono molto ben posizionate nell’area del Cloud, utilizzato dal 52% delle imprese contro il 34% della media Europea; come grande Paese manifatturiero l’Italia può anche contare su un buon livello di digitalizzazione di base nelle sue PMI (70% contro il 69 % della media europea), e questo va ascritto ai progressi realizzati grazie a Industria 4.0.

Deve tuttavia migliorare la sua posizione nelle aree dell’AI (utilizzata dal 6% delle imprese contro l’8% in Europa) e dei Big Data (9% contro il 14%).

Ulteriori progressi andranno fatti nella fornitura di servizi pubblici ai cittadini (68% rispetto al 77 % di media europea) e alle imprese (75% rispetto all’84%). Critico rimane infine il gap di competenze digitali: solo il 46% della popolazione possiede competenze digitali di base, contro una media europea del 54%. Inoltre la quota di persone con un’educazione terziaria sul totale della forza lavoro è inferiore di circa sei punti percentuali rispetto alla media dell’Unione Europea, così come il dato sulle persone occupate in ambito scientifico-tecnologico conferma il ritardo italiano (pari al 18,4% sul totale della forza lavoro, contro il 23% europeo).

Non solo luci, dunque, ma anche aree di miglioramento nello scenario digitale dell’Italia, che l’indice DESI 2022 (Digital Economy and Society Index) della Commissione Europea posiziona al 18° posto nel ranking internazionale. Sono queste alcune delle principali sfide emerse dal Rapporto sullo “Stato e prospettive dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo sostenibile in Italia” che The Innovation Group si propone di approfondire nel corso dei lavori del Digital Italy Summit che si svolge a Roma dal 14 al 16 novembre prossimi.


(*) Presidente di The Innovation Group

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