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Sfide territoriali, politica di coesione e strategie macroregionali. L'esperienza italiana

Rivedi il webinar di Work4Future

di Raffaella Coletti*

Sfide territoriali, politica di coesione e strategie macroregionali: l'esperienza italiana

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - A partire dal 2009, l’Unione Europea ha definito lo strumento delle strategie macroregionali, quali quadri integrati di cooperazione rafforzata che consentono a paesi localizzati nella stessa regione di affrontare congiuntamente problematiche comuni, o di sfruttare al meglio il potenziale che hanno in comune. La definizione di una strategia macroregionale è avviata dagli Stati (membri ed eventualmente non membri dell’Unione Europea) che condividono una medesima area geografica; il territorio coperto dalle strategie viene infatti normalmente individuato sulla base di caratteristiche fisiche (il bacino di un fiume, un bacino marittimo, una catena montuosa). Le strategie macroregionali offrono quadri integrati di cooperazione rafforzata per affrontare congiuntamente sfide e opportunità in specifici territori dell’Unione Europea. L’Italia partecipa a due strategie macroregionali, dedicate rispettivamente all’area adriatico-ionica (EUSAIR) e all’area alpina (EUSALP). Quali sono le caratteristiche e gli obiettivi delle strategie a partecipazione italiana? Che relazioni hanno tali strategie con la politica di coesione? Qual è il loro valore aggiunto e quali le principali criticità? Questi gli interrogativi che verranno affrontati nel webinar “Sfide territoriali, politica di coesione e strategie macroregionali: l'esperienza italiana” in diretta su www.ilsole24ore.com, Facebook e Linkedin giovedì 26 maggio ore 15.00 CET. Il webinar è organizzato nell’ambito del progetto Work4Future cofinanziato dalla Commissione Europea – Dg Regio e realizzato da Il Sole 24 Ore in collaborazione con OBC Transeuropa e CNR ISSiRFA.

Le strategie macroregionali

L’Italia partecipa a due delle quattro strategie macroregionali attualmente esistenti in territorio europeo: la Strategia macroregionale per la regione Adriatico-Ionica (EUSAIR) e la Strategia macroregionale per la regione Alpina (EUSALP). EUSAIR, istituita nel 2014, include quattro paesi membri dell’UE (oltre all’Italia, la Slovenia, la Croazia e la Grecia) e cinque paesi non membri (Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia Montenegro e, a partire dal 2020, Macedonia del Nord). L’obiettivo della strategia è quello di valorizzare lo sviluppo sostenibile della regione nella sua componente marittima e terrestre, e si articola attorno ai pilastri della crescita blu, della connettività, della qualità ambientale e del turismo sostenibile. EUSALP, istituita nel 2015, include cinque paesi membri dell’UE (oltre all’Italia, Austria, Francia, Germania e Slovenia) e due paesi non membri (Svizzera e Liechtenstein). La strategia mira prioritariamente a mantenere l’attrattività della regione alpina, valorizzando i suoi punti di forza e cogliendo le opportunità per uno sviluppo sostenibile e innovativo. I pilastri dell’iniziativa sono rappresentanti da crescita economica e innovazione; mobilità e connettività, ambiente ed energia e governance.

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La politica di coesione

Le strategie macroregionali non prevedono l'assegnazione di fondi ad hoc, ma sono chiamate a fornire una cornice per facilitare l'armonizzazione dei diversi strumenti esistenti, attraverso la creazione di sinergie e il rafforzamento del coordinamento tra fondi e strategie operanti a diverso titolo per lo sviluppo dei territori coinvolti. La politica di coesione, che ambisce alla crescita armoniosa del territorio europeo e allo sviluppo regionale, è particolarmente rilevante in questo ambito. Vista la natura transnazionale delle strategie, i programmi di Cooperazione Territoriale Europea (Interreg) svolgono un ruolo essenziale per garantirne l'operatività e sostenere il raggiungimento dei loro obiettivi. Tuttavia, le strategie sono chiamate ad essere un riferimento chiave anche nella programmazione dei fondi per l'obiettivo Investimenti per l'Occupazione e la Crescita. La Commissione europea e gli Stati membri si sono spesi molto negli ultimi anni affinchè venisse attuato un processo di 'incorporazionè delle priorità delle strategie macroregionali nella programmazione dei fondi per il 2021-2027, in modo da garantire una convergenza delle risorse verso obiettivi condivisi. Tale esigenza è richiamata anche nei regolamenti per la politica di coesione per il nuovo settennato. Da questo punto di vista la programmazione in corso di avvio offrirà un importante opportunità per una piena attuazione delle strategie macroregionali, nonchè per valutare il loro valore aggiunto per lo sviluppo dei territori.

* (ISSiRFA CNR)

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