ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùDopo le proteste

Shanghai e altre metropoli cinesi allentano le misure anti-Covid

La città simbolo della finanza cinese eliminerà dunque l'obbligo di test Covid negativo per l’accesso ai luoghi pubblici all'aperto, come i parchi, e per l’utilizzo dei mezzi pubblici a partire da lunedì 5 dicembre

A Shanghai la polizia pattuglia le strade dopo le proteste

2' di lettura

Shanghai, la città più popolata della Cina e la terza a livello mondiale, considerata la capitale economica del Paese grazie allo sviluppo degli ultimi anni, ha allentato alcune delle sue restrizioni Covid. Una scelta che la allinea ad altre metropoli cinesi, come Pechino, Shenzhen e Guangzhou, a conferma del nuovo corso intrapreso dalle autorità locali, decise ad accelerare la riapertura dell’economia dopo l'emergenza Coronavirus.

Decisivo il pressing di migliaia di manifestanti, scesi in piazza lo scorso fine settimana per esprimere la loro rabbia contro le severissime restrizioni anti Covid che finora hanno caratterizzato la risposta cinese alla pandemia.

Loading...

La città simbolo della finanza cinese eliminerà dunque l'obbligo di test Covid negativo per l’accesso ai luoghi pubblici all'aperto, come i parchi, e per l’utilizzo dei mezzi pubblici a partire da lunedì 5 dicembre. Le misure Zero Covid «continueranno ad essere ottimizzate e adattate» in linea con la politica nazionale e la situazione, hanno assicurato le autorità sanitarie, le stesse che a inizio anno avevano disposto un blocco sanitario estenuante per la città e i suoi abitanti.

La rimodulazione delle restrizioni Covid per gli abitanti delle metropoli ha portato alla dismissione di molte cabine di testing in diverse città, causando code insolitamente lunghe. Le autorità del distretto di Chaoyang a Pechino, una delle aree più colpite della capitale cinese dall’attuale epidemia, sabato 3 dicembre si sono dichiarate «profondamente dispiaciute» per il coordinamento inadeguato che ha portato a tempi di attesa eccessivamente lunghi e hanno ripristinato alcune cabine di testing. Nella stessa giornata la Cina ha riportato 30.889 nuovi casi locali di Covid, in calo rispetto ai 32.206 del giorno precedente.

Le restrizioni “Zero Covid” sono state allentate anche in alcuni capoluoghi di provincia durante il fine settimana. Kunming, nella provincia sud-occidentale dello Yunnan, dal 4 dicembre consente alle persone di utilizzare i mezzi pubblici senza mostrare un test Covid, mentre Nanning nella vicina regione del Guangxi ha eliminato l'obbligo di test negativo per tutti i luoghi pubblici ad eccezione degli hotel e delle destinazioni turistiche.

Anche ad Harbin, la capitale dell’Heilongjiang nel nord-est, il test Covid negativo non sarà più necessario per l'accesso luoghi pubblici, mentre chi lascia la città dovrà sottoporsi a un solo test entro 48 ore invece di due. A Urumqi, dove un incendio che ha ucciso più di 10 persone il mese scorso ha innescato proteste contro le politiche anti-Covid del Governo, sono stati riaperti gli impianti sciistici e una strada pedonale del centro città, secondo quanto riporta l'emittente statale Cctv. Anche hotel, ristoranti, supermercati e attività di intrattenimento come le palestre riprenderanno le normali operazioni dal 5 dicembre perchè le condizioni sono ora mature per misure di contenimento “normalizzate”, ha spiegato la Tv di Stato citando un briefing del governo locale.


Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti