ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAtelier

Shopping, bellezza e voglia di stupire nella Capitale della cultura 2023

Un punto vendita di 2mila metri quadrati a Bergamo: Tiziana Fausti si prepara ad accogliere i visitatori con le sue proposte di stile, ma anche sponsorizzando la mostra di Rachel Whiteread.

di Lisa Corva

Lo storico complesso dei Portici del Sentierone, palazzo progettato da Marcello Piacentini.

3' di lettura

Quanto conta il buon esempio nella propensione al buon gusto? Nel caso di Tiziana Fausti, molto. Oggi lo esercita in uno spazio di 2mila metri quadrati, a Bergamo, con 22 vetrine, risultato di 44 anni vissuti interpretando la moda. Ma prima di lei c'erano i genitori e la Valigeria Fausti, inaugurata nel 1947, nell'immediato dopoguerra: «Sono stati bravi. Mio padre, un tenace imprenditore, e mia madre, maestra di raffinatezza: il senso del bello l'ho appreso lì». Il primo negozio, nel 1979, lo ha aperto da sola: «Piccolo, sedici metri quadrati in tutto. Ma abbastanza per presentare le mie scelte, come le prime borse di Prada».

Gli interni dello store Tiziana Fausti.

Decisioni ponderate, più qualche scommessa: nel 2020 Tiziana Fausti ha acquisito anche 10 Corso Como, a Milano, il concept store fondato nel 1991 dalla gallerista Carla Sozzani. La sua vera anima, però, resta a Bergamo. Quando è stato il momento, nel 1986, Fausti ha trasferito la boutique in un luogo speciale: un edificio della fine degli anni Venti rivisto da Marcello Piacentini, già progettista dell'EUR a Roma, che è diventato il luxury building della città. Al suo interno, lo shop in shop di Dior e i corner di Gucci, Valentino, Burberry, YSL, Celine, oltre agli spazi dedicati a Cucinelli, Prada, Miu Miu.

Loading...

Abito chemisier in organza color blu con righe bianche e sottoveste in crêpede chine di seta, PRADA (3.400 €).

C'è un filo rosso? «Le mie preferenze. Non compro quello che non mi piace, cerco quanto colpirà la fantasia della mia clientela». Per la prossima primavera/estate, «propongo la minibag, come quella di Fendi (2mila euro). Le trasparenze nude look, ad esempio dell'abito chemisier di Prada (3.400 euro). E i pantaloni cargo: ho scelto quelli larghi e lunghi di Darkpark (625 euro). Varianti che rispecchiano esattamente il mio stile: sportivo, quasi maschile, a cui abbinare dettagli femminili, sexy, magari della lingerie a vista. Aggiungo un classico: i mocassini con il morsetto di Gucci (720 euro)». Gli stilisti da tenere d'occhio? Gli inglesi. «La scomparsa di Vivienne Westwood è stata una grave perdita. Ma per fortuna ci sono ancora Simone Rocha, Molly Goddard, Cecilie Bahnsen».

Borsa Fendi graphy Small in pelle, decorata con lettering Fendi in metallo oro vintage, indossabile under the arm o cross-body grazie alla maniglia rimovibile, FENDI (2.000 €).

La carriera di Tiziana Fausti è chiara. Chissà se si riflette nel contenuto dei suoi armadi. «Lo metto spesso a disposizione delle mie nipoti: a 18 anni avevo già un marito e subito dopo è arrivata mia figlia, quindi oggi ci sono due ragazze - la prima di 26 anni, appena sposata, e l'altra di 16 - che vengono a scegliere i capi vintage. Abiti, cappotti e giacche dimenticate, che rivivono attraverso di loro, con tutte le storie del passato intrecciate nelle trame di famiglia: è un grande piacere».

Questo sarà un anno importante per Bergamo, Capitale della cultura con Brescia: «Amo tutto della città, ma soprattutto la parte alta e la piazza Vecchia, dove ho avuto la fortuna di abitare a lungo. Tornata a casa, la sera, tenevo le finestre aperte per sentire il rumore della fontana Contarini, circondata da sfingi, serpenti e leoni che la proteggono: inizialmente era riserva d'acqua per uso domestico, e per combattere la siccità». Quella piazza sta per confrontarsi con qualcosa di decisamente inedito. «Sarà un bel colpo di scena. Verrà occupata da 30 nuovi lavori di Rachel Whiteread, protagonista della mostra …And the animals were sold, organizzata dalla GAMeC alla Sala delle Capriate. Come collezionista, e sponsor dell'evento, sono colpita dal lavoro della scultrice, che indaga sulla memoria degli spazi: userà pietre locali, le stesse presenti nella piazza. L'arabescato orobico grigio e quello rosa dalla Val Brembana, il marmo di Botticino bianco che viene dalla cava di Brescia e la pietra di Sarnico. Con questi materiali esalterà la presenza del vuoto: non è forse questo l'esistenza, un alternarsi di presenze e assenze?».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...
Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti