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Si apre la gara per i direttori di dieci musei italiani

Da Brera a Capodimonte, dagli Uffizi alla Gnam di Roma, dalle Gallerie Estensi all’Archeologico di Taranto, dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica all’Archeologico di Reggio Calabria, dalla Galleria dell'Umbria al Museo Nazionale d'Abruzzo

di Marilena Pirrelli

3' di lettura

Si apre la corsa alla direzione per i prossimi quattro anni, rinnovabili una sola volta, della Pinacoteca di Brera, del Museo e Real Bosco di Capodimonte, della Gallerie degli Uffizi e della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea. Tutti e quattro direttori saranno inquadrati nel livello dirigenziale generale con una retribuzione annua lorda di 149.126,79 euro, più eventuale retribuzione di risultato, dipendente dalla valutazione annuale del direttore e dall'ammontare del fondo disponibile, fino a un massimo di 40.000 euro. Oltre che per i quattro musei autonomi si corre anche per la guida con un livello dirigenziale non generale delle Gallerie Estensi, del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, della Galleria Nazionale dell'Umbria e del Museo Nazionale d'Abruzzo, in questo caso la retribuzione annua lorda prevista è di 83.369,02 euro, più eventuale retribuzione di risultato per un massimo di 20.000 euro. La nomina avverrà entro il prossimo 15 novembre. Il bando è pubblico sul sito del Ministero della Cultura.

Chi può partecipare al bando

Possono ambire alla direzione dei dieci musei i cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea (dovranno dimostrare la conoscenza della lingua italiana di livello almeno B2) presentando la candidatura sul sito del Ministero, all'indirizzo https://servizionline.cultura.gov.it/ entro le ore 12:00 del giorno 14 luglio 2023.
La domanda di partecipazione – da compilare online, – va corredata dal curriculum vitae e da una breve lettera di motivazione (in italiano e inglese). Il bando consente di concorrere per uno o più istituti elencati nel bando, presentando una lettera di motivazione per ciascuno di essi, indicando l’ordine di preferenza. Coloro che hanno già ricoperto un incarico dirigenziale presso un istituto o luogo della cultura dotato di autonomia speciale, con un precedentemente rinnovo dell’incarico, possono ricandidarsi ma correndo per una o più sedi diversa da quella precedentemente o attualmente ricoperta. Il curriculum sarà valutato per formazione, titoli e attività professionali svolte. E oltre ad avere i requisiti di possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell'Unione europea; godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza; non avere superato, alla data di presentazione della domanda, il limite anagrafico per la permanenza in servizio previsto dall'ordinamento italiano; avere titolo di studio, laurea specialistica o magistrale, ovvero diploma di laurea, ovvero titolo di studio equivalente conseguito all'estero; viene richiesta anche quale esperienza professionale, la comprovata qualificazione professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali e possesso di una documentata esperienza nella gestione di istituti e luoghi della cultura, dimostrata dalla sussistenza di uno o più dei seguenti requisiti e cioè avere ricoperto incarichi gestionali presso aziende private o amministrazioni pubbliche, in Italia o all'estero, da cui possano desumersi le spiccate doti manageriali in materia di patrimonio culturale; essere in possesso di una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica in materia di patrimonio culturale desumibile da concrete esperienze di lavoro maturate, per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni pubbliche, in Italia o all'estero.

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La commissione esaminatrice e l’ultima parola

Per svolgere la selezione verrà istituita entro il prossimo 21 luglio una apposita commissione di valutazione composta da cinque membri, scelti tra professori universitari ordinari in materie giuridiche, di cui uno con funzioni di presidente, professori universitari in materie attinenti al settore del patrimonio culturale, dirigenti generali o equiparati, anche a riposo, del MiC o di altre pubbliche amministrazioni, esperti di economia ed organizzazione aziendale. Ai fini dell'accertamento della conoscenza della lingua inglese, alla commissione è aggregato un membro esperto di lingua. La commissione selezionerà fino a un massimo di 10 candidati per ciascun istituto che dovranno sostenere un colloquio in ottobre. Infine sulla base dell'analisi della commissione e del suo giudizio finale i direttori verranno designati dal Ministro della Cultura e dal Direttore generale Musei.

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