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Si può portare al polso lo Spazio con i suoi pianeti e le stelle

Un asteroide composto di ferro e nichel, esploso nell'universo milioni di anni fa. Dopo un percorso lunghissimo di cristallizzazione, diventa materia prima per un segnatempo unico

di Paco Guarnaccia

L'Oyster Perpetual Cosmograph Daytona monta la cassa in oro bianco di 40 mm di diametro e il quadrante in meteorite. Costa 33.450 euro.

3' di lettura

Dopo quella vissuta tra gli anni 50 e gli anni 70 del secolo scorso, la corsa allo spazio sta vivendo oggi una nuova ed esaltante pagina. Una pagina ricchissima in cui quello che sembrava possibile solo su libri, fumetti o film di fantascienza ora non lo è più. Colonizzare altri pianeti? Farsi un giretto in orbita come un turista spaziale? Perché no? E se già l'anno scorso aveva visto tanti progetti puntare oltre la stratosfera, il 2022 promette di non essere da meno perché è verso lo spazio che l'umanità sembra guardare oggi con sempre più speranza per il futuro. Ma prima che tutto questo si possa realmente avverare, cosa c'è di più intrigante di poter possedere un pezzo di questo spazio? È presto detto: averlo inserito su uno degli orologi più iconici del mondo delle lancette. Prerogativa, questa, dell'ultimo Oyster Perpetual Cosmograph Daytona di Rolex che può vantare, infatti, di avere il quadrante realizzato nientemeno che con una meteorite metallica. Non si tratta di una novità assoluta in casa Rolex che aveva già utilizzato per la prima volta questo materiale spaziale nel 1999 sul Day-Date Special Edition in oro giallo, ref.18948, ma questo non vieta di poter dire che ogni modello che lo monta sia un pezzo unico.

In questo modello la lunetta con la caratteristica scala tachimetrica è in Cerachrom nera. Il movimento è il calibro 4130 automatico di manifattura con spirale Parachrom blu paramagnetica. Per il quadrante è stata usata una meteorite proveniente da un asteroide (ma potrebbe anche esser parte di un pianeta) che è composta principalmente di ferro e nichel. Per la sua particolare e difficile lavorazione Rolex collabora con i migliori esperti in materia.

Infatti la meteorite è parte di un asteroide (ma potrebbe anche esserlo di un pianeta) composto in maggioranza di ferro e nichel esploso nell'universo milioni di anni fa, che dopo un percorso lunghissimo e il conseguente raffreddamento di qualche grado Celsius, ha raggiunto una cristallizzazione unica. E di conseguenza è unico ogni modello che lo utilizza. Data la particolarità, la sua lavorazione non è semplice, e prima di diventare il quadrante dell’Oyster Perpetual Cosmograph Daytona viene sottoposta a un processo che prevede la realizzazione di lamine sottili che, dopo un trattamento chimico, mostrano quelle che tecnicamente si chiamano figure di Widmanstätten: degli ipnotici motivi geometrici intersecanti, caratteristica delle meteoriti ferrose. L'effetto spaziale è garantito. Non solo per la natura di questo materiale. Ma anche perché la meteorite, come detto, va a inserirsi in un contesto famoso, quello della collezione dell'unico orologio con cronografo della casa della corona, che ha una serie di caratteristiche inconfondibili. A partire dai contatori cronografici al 3, 6 e 9, e dalla scritta Daytona in rosso. Per poi proseguire con la lunetta monoblocco che, in questa versione, è stata realizzata utilizzando il cerachrom (una ceramica hi-tech propria di Rolex, studiata per essere più dura e per mantenere inalterato il suo colore) e che mostra la tradizionale scala tachimetrica con i numeri, le gradazioni e le iscrizioni scavati che sono colorati con un deposito di platino realizzato con la tecnica PVD. La cassa è, invece, in oro bianco di 40 mm di diametro impermeabile fino a 100 metri di profondità e protegge il movimento cronografico a carica automatica completamente nato in-house, il calibro 4130 che con 72 ore di riserva di carica, può contare, tra i suoi componenti, sulla dotazione della spirale Parachrom blu, prodotta dalla maison in una speciale lega paramagnetica che ne aumenta di dieci volte le performance rispetto alle altre spirali. Indici e lancette sul quadrante sono in oro bianco. A completare il tutto è il bracciale brevettato Oysterflex che è formato da due lame flessibili in titanio e nichel rivestite da un elastometro flessibile e resistente, con fermaglio con chiusura pieghevole Oysterlock in oro bianco. Oltre a questa versione ne sono state realizzate altre due con cassa e bracciale in oro Everose la prima, e oro giallo la seconda. Una nuova stella tra le stelle, non solo un Oyster Perpetual Cosmograph Daytona.

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