ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl testo passa alla Camera

Sì del Senato al decreto Caivano: inasprite le pene per porto abusivo di armi, verifica dell’età per gli utenti di siti porno

Opposizioni contro, la fiduvia passa con solo 90 sì, il minimo della legislatura

Caivano, Don Patriciello: “A Meloni dico di non abbassare la guardia sulle periferie”

3' di lettura

L’aula del Senato ha dato il via libera alla fiducia posta dal governo sul decreto Caivano. I sì sono stati 90, i no 45, e nessun astenuto. A Palazzo Madama il sì alla fiducia coincide con il via libera al testo. II provvedimento con le misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, e per la sicurezza dei minori in ambito digitale passa ora all’esame della Camera. Deve essere convertito in legge entro il 14 novembre 2023. Nella lente del provvedimento, avversato dalle opposizioni per i contenuti, prevede la riqualificazione di Caivano dalla situazione di degrado sociale e civile, dallo strapotere della criminalità organizzata, balzata alla ribalta dopo il terribile stupro delle due cuginette di 10 e 12 anni, che trae origine da una povertà sociale ed educativa, dalla dispersione scolastica, dalla carenza di una cultura delle regole e della legalità.

La dodicesima fiducia con voti al minimo della legislatura

«Novanta voti favorevoli, contrari 45, presenti 135, nessun astenuto». Quando il display luminoso dell’Aula di Palazzo Madama mostra i voti della fiducia appena incassata dal governo sul Dl Caivano, gli esperti del pallottoliere cerchiano in rosso questo voto come quello con le preferenze più basse, tra gli undici espressi dal Senato finora. In Senato le forze di maggioranza contano sulla carta 115 voti. Un testo largamente contestato dalle opposizioni. «Quella sul dl Caivano è una fiducia messa per le divisioni tra Lega e FdI, soprattutto», ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia. «Caivano è urgente, la legalità è urgente», sottolinea invece il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. «In questo decreto non ci sono solo norme penali – ha proseguito -. Si parla di istruzione, di sport, di legalità, di famiglie».

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Verifica dell’età degli utenti sui siti porno

Fra le ultime novità approvate fra le proteste delle opposizioni, un emendamento, riformulato dal Governo, sulla pirateria informatica, che ha introdotto misure per il rafforzamento e l’operatività dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ma secondo per le opposizioni i poteri dell’Agcom. Il Pd rivendica l’approvazione di una proposta che obbliga i siti porno alla verifica effettiva dell’età degli utenti, determinandone il blocco in caso di inadempimento. Fra le novità la realizzazione e la riqualificazione di infrastrutture culturali; iniziative ed interventi urgenti in favore dei giovani; abolizione del limite numerico minimo degli alunni per le classi nelle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno.

Sanzioni più rilevanti per i genitori che non rispettano l’obbligo scolastico

Importante anche l’emendamento del Governo in materia di vigilanza sull’adempimento dell’obbligo di istruzione, con sanzioni più rilevanti a carico dei genitori che non curano l’obbligo scolastico dei figli.

Inasprite le pene per porto abusivo di armi

Inasprite le pene per i reati di porto abusivo di armi e strumenti per offendere, per i quali non è ammessa licenza. Modifiche alla disciplina del processo penale minorile in materia di misure cautelari e precautelari. Viene introdotto il percorso di rieducazione del minore. Nel caso di reati puniti con la pena della reclusione non superiore nel massimo a cinque anni o con la pena pecuniaria, sola o congiunta alla predetta pena, il pubblico ministero può disporre e notificare al minore l’istanza di definizione anticipata del procedimento.

Disciplinata l’esecuzione delle pene dei minorenni

Disciplinata l’esecuzione delle pene nei confronti dei minorenni: il detenuto ultraventenne internato in un istituto penale minorile per reati commessi da minorenne può essere trasferito in un istituto carcerario per adulti, qualora si renda responsabile di comportamenti che provocano turbamento dell’ordine e della sicurezza nell’istituto minorile o usi violenze o minacce o ancora generi uno stato di soggezione negli altri detenuti. La norma si applica anche al detenuto che ha più di 18 anni che abbia tutti i comportamenti indicati.

Possibilità di trasferire i 21enni in un carcere per adulti

Introdotta la possibilità di trasferire in un istituto carcerario per adulti il detenuto che abbia compiuto i ventun anni di età e stia scontando in un istituto per minorenni una pena per reati commessi prima del compimento della maggior età, la cui condotta sia incompatibile con esigenze di ordine e sicurezza all’interno dell’Istituto minorile.

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