Sicurezza nei cantieri: Taranto si candida a modello
di Domenico Palmiotti
3' di lettura
A Taranto l’edilizia fa passi avanti per la sicurezza del lavoro nei cantieri. Si registra infatti il maggior numero di visite in cantiere effettuate in Puglia. Si tratta di un’attività che assicura assistenza e consulenza alle imprese a proposito degli adempimenti necessari a tutelare i lavoratori e a rispettare le norme in materia di lavoro. Inoltre, su 47 aziende asseverate in Italia, alle quali cioè è stata certificata l’adozione di modelli di gestione efficaci per garantire la sicurezza in cantiere, 4 operano in provincia di Taranto. E ancora: a Taranto è attivo il sistema di notifiche on line per le comunicazioni di avvio lavori nei cantieri. E questo determina un vantaggio economico per i committenti e una più efficace gestione della pratica da parte degli enti di controllo, a partire da Ispettorato del Lavoro e Spesal Asl.
Per la notifica on line, il sistema telematico, messo a punto dalla società Edinext, «consente di conseguire importanti vantaggi: comunicazione in tempo reale dell’avvio lavori, condivisione delle informazioni tra gli enti deputati a garantire ispezioni e controlli, risparmio economico e di tempo per i committenti». Per Fabio De Bartolomeo, presidente del Formedil Comitato paritetico territoriale Taranto, «l’informatizzazione delle notifiche facilita il lavoro degli enti di controllo ai quali è affidato il compito di verificare che nei cantieri tutto si svolga nel rispetto delle regole e della trasparenza».
«Nel 2016 – osserva in proposito Cosimo Scarnera, direttore Spesal Asl - abbiamo ricevuto 1.860 notifiche di avvio lavori e quindi altrettante raccomandate e migliaia di fogli di carta da gestire e archiviare. Adesso la notifica arriva in tempo reale a Spesal Asl e Ispettorato territoriale del Lavoro. È facile intuire i vantaggi di questo cambiamento che fa della dematerializzazione il suo punto di forza».
Il sistema on line è già attivo, la sperimentazione proseguirà per sei mesi e in questi 180 giorni «i committenti e i professionisti che seguono i cantieri potranno effettuare i normali adempimenti scegliendo il metodo tradizionale oppure, come è auspicabile, la via telematica. Durante questo periodo, saranno organizzati incontri di formazione. Raccolti i dati e fatto il punto della situazione – aggiunge De Bartolomeo –, si stabilirà il passaggio definitivo alla comunicazione telematica». Per Michele Campanelli, capo dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Taranto, «la gestione delle pratiche diventerà più semplice. Passare dalla carta ai file produrrà un salto di qualità che agevolerà senz’altro le nostre attività istituzionali».
«I numeri parlano chiaro: Taranto – dichiara Marco Garantola, presidente del consiglio nazionale dei Comitati paritetici territoriali – è un’eccellenza nel panorama pugliese e un esempio da seguire in campo nazionale. I risultati sono ottimi ma possiamo e vogliamo fare meglio. Proporrò anche per la Puglia, iniziando da Taranto, l’avvio di un nuovo progetto, già sperimentato in altre regioni, per digitalizzare le visite nei luoghi di lavoro con un’applicazione specifica e la dotazione di un tablet ai tecnici che effettuano le visite in cantiere. Avremo così dati in tempo reale da comunicare agli enti competenti ed un monitoraggio tempestivo dello scenario su cui intervenire per garantire trasparenza, rispetto delle regole e sicurezza per i lavoratori».
Le innovazioni nell’edilizia vedono però un settore che sconta ancora la crisi. «L’ultima rilevazione disponibile – rivela Antonio Marinaro, presidente Cassa Edile Taranto – consegna un dato delle ore lavorate pari a 3 milioni e 320mila per il 2016 e 3.600 lavoratori censiti. Rispetto ad alcuni anni fa, registriamo un netto calo. Mi auguro – aggiunge – che Taranto diventi finalmente il cantiere d’Italia in virtù degli stanziamenti previsti dal governo per l’area».
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