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Sicurezza in montagna: come funziona la app GeoResQ utilizzabile da tutti

La app è gratuita grazie all’accordo tra Cai, CNSAS e ministero del Turismo lancia l’Sos in caso d’emergenza e mette in contatto diretto con i soccorsi

di Enrico Netti

(tinyakov - stock.adobe.com)

3' di lettura

Grazie ai fondi straordinari stanziati dal Ministero del Turismo e la collaborazione con il Club Alpino Italiano (Cai) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico la app GeoResQ (www.georesq.it), dedicata alle attività in montagna in grado di inviare una richiesta di aiuto quando ci si trova in pericolo e si ha bisogno di soccorso, viene rinnovata e diventa gratuita, utilizzabile da tutti. La app è stata resa più semplice da usare e più efficiente sia durante il rilevamento della propria traccia sia in caso di emergenza, per lanciare l’allarme e mettersi direttamente in contatto con il Soccorso Alpino e Speleologico.
«Fino ad ora l’utilizzo di GeoResQ era gratuito solamente per i Soci del Cai - spiega Antonio Montani, Presidente generale del Club Alpino Italiano -. Grazie ai fondi del MiTur, oggi siamo in grado di offrire un vero servizio pubblico a tutti coloro che frequentano i territori montani. Sui sentieri e sulle pareti, però, la sicurezza totale non esiste, questa app deve dunque affiancare la formazione e le necessarie valutazioni delle proprie capacità e dei pericoli insiti in un ambiente non addomesticato dall’uomo». Da parte sua Daniela Santanchè, ministro del Turismo aggiunge: «Rendere l’app GeoResQ gratuita significa mettere la sicurezza al primo posto per garantire a tutti la possibilità di godersi le attività in montagna con la piena consapevolezza di avere un filo diretto con i soccorritori in caso di bisogno. Investire in sicurezza è una prerogativa irrinunciabile, che abbiamo inserito anche tra le colonne portanti del Piano strategico del Turismo 2023-2027, così come è indubbio l’impegno del Mitur nell'investire sul turismo di montagna, un segmento di grande attrattività del comparto, soprattutto in termini di sviluppo sostenibile e destagionalizzazione».

Come funziona la app

La app fa pensare a un “fratello” che accompagna gli escursioni in montagna perché traccia in tempo reale il percorso degli escursionisti, li memorizza e archivia. In caso di emergenza la app invia l’allarme e la richiesta di soccorso alla centrale d’emergenza. In caso di necessità urgente di soccorso, in montagna, in grotta e in ambiente impervio, la app prevede la geolocalizzazione immediata. Per esempio se si ha smarrito il sentiero o per varie cause, nebbia, buio o brutto tempo non sai dove ti trovi, in caso di incidente o una caduta che compromette le tue facoltà di movimento e la tua salute. Le centrali operative di GeoResQ sono dislocate a Sassari, in Sardegna (centrale storica), e a Cassano Irpino (AV), in Campania. Nelle centrali operative, attive 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, turnano gli operatori del CNSAS con formazione specifica. L’allarme che giunge alla centrale viene preso in carico e inoltrato al Soccorso Alpino e Speleologico locale e attraverso il NUE112, dove attivo, o le centrali dell'Emergenza Urgenza Sanitaria, viene avviata la gestione dell’emergenza. È in fase di studio l'integrazione con i sistemi NUE112 regionali e presto ci saranno novità sulla comunicazione satellitare.

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Entro il 2023 in tutte le regioni italiane sarà attivo il Nue 112, Numero di emergenza Unico Europeo 112, con un modello di risposta alle richieste di intervento che unifica i numeri di emergenza. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si integra ai sensi della legge 74/2001 nel sistema NUE 112, è incaricato di svolgere ed attuare un servizio di pubblica utilità in ambiente montano, ipogeo e impervio, opera in stretto coordinamento con i Servizi Sanitari Regionali e in collaborazione con gli altri Corpi dello Stato. Siamo al lavoro per integrare GeoResQ con le procedure informatiche dei sistemi NUE112 regionali per garantire la massima efficienza nella gestione degli allarmi. La app, lanciata dal CAI e dal CNSAS nel 2013, ad oggi conta oltre 220mila download e 82mila utenti attivi ogni anno e un totale di 1.322 chiamate di soccorso, 578 interventi del Soccorso Alpino e 740mila tracce salvate dagli utenti durante le proprie escursioni. L’app è utilizzata abitualmente da escursionisti e amanti delle attività all'aria aperta durante tutto l'anno.

Maurizio Dellantonio, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico spiega: «In 10 anni di utilizzo, l’app GeoResQ ha fatto la differenza su oltre 550 interventi di soccorso e si è affermata come uno strumento importante per tutti i frequentatori dell'ambiente montano. Queste importanti novità la rendono sempre più un’app indispensabile per chiunque decida di frequentare le nostre montagne. Come sempre, la tecnologia non potrà mai sostituirsi alle competenze tecniche e alla prudenza che ciascuno di noi deve avere per vivere in tranquillità le proprie escursioni, ma GeoResQ è indubbiamente un valido aiuto sia durante il periodo estivo che in quello invernale».
Alessandro Molinu, Vicepresidente del CNSAS e responsabile del progetto GeoResQ, evidenzia come quest’ultimo aggiornamento permetta all’applicazione «di fare un salto di qualità concreto e tangibile per i nostri utenti, continuando comunque a preservare la semplicità d’uso e l’affidabilità nella gestione delle richieste di soccorso».

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