Silverstone riporta due piloti del Regno Unito sul podio dopo oltre 30 anni. Ma Verstappen è sempre primo
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Max Verstappen riporta la Red Bull alla vittoria a Silverstone per la prima volta dal 2012 (con Max Webber) e porta a casa il suo successo personale numero 43. L’olandese, manco a dirlo, ha sigillato il miglior tempo in gara e dimostra ancora un passo in più degli altri. Ma il pilota del giorno indiscusso secondo gli spettatori online è Lando Norris. Una piccola ‘risurrezione’ e qualche ‘faccia nuova’ sono quindi le buone notizie di questo week-end che, nonostante il dominio di Verstappen non sia arrestabile, ha almeno confermato una certa vivacità per tutte le posizioni successive, a partire dalla seconda.
Non c’è più traccia infatti delle doppiette Red Bull: Perez sono cinque volte di fila che non entra in Q3 per motivi diversi, da errori del pilota a errate valutazioni del team. E va male pure la domenica, mentre anche a Silverstone ha vinto di nuovo Verstappen. Per la sesta volta di fila: dal 7 maggio in avanti, in tutti i Gp, sempre Max. E nuovamente una Red Bull davanti, come da copione in tutte le altre gare del 2023.
Dopo dieci prove concluse, quindi, la stagione e le prospettive, viste dal vertice, sono assai piatte. L’esito, con 411 punti per il costruttore leader e già il doppio del secondo, la Mercedes, appare già scontato anche se non si è arrivati nemmeno a metà anno. Fra i piloti, 99 i punti che separano Max da Sergio e 118 dal primo inseguitore non RedBull, Fernando Alonso, che però, da un po’ di tempo a questa parte, non riesce a essere più incisivo come a inizio stagione. Hamilton e le due Ferrari hanno punti ancora inferiori alla metà della Red Bull: quasi da non credere. E Charles Leclerc scivola al settimo posto per mano di George Russell.
Un podio diverso con Lando Norris
A ben vedere, però, la domenica inglese è piaciuta e non poco. Silverstone è una pista all’antica: non è disegnata con i criteri moderni. E i tifosi sono all’altezza di quelli italiani. Nella terra dov’è nato questo sport, insomma, succede quasi sempre qualcosa di bello. E così, dopo Verstappen, sul podio c’è finito Lando Norris al secondo posto, meritatissimo sin dall’inizio, e poi Lewis Hamilton. Che si è messo in mezzo alle due McLaren che, oggi, hanno sorpreso tutti. Anche se il miglior tempo è stato di Verstappen, infatti, le due monoposto arancioni sono state le vere protagoniste già dal sabato. Inoltre, dopo Max, ci sono due piloti del Regno Unito, non accadeva dal 1992: Lando e Lewis. Anche se per un soffio -e una safety car in meno- poteva esserci l’australiano Piastri, che ha concluso a meno di un secondo dalla Mercedes numero 44.
La squadra di Woking ha ottenuto risultati impressionanti con la sua MCL60 dopo aver apportato una serie di aggiornamenti alla vettura a partire già dallo scorso fine settimana in Austria. La portata dei suoi progressi, che hanno portato Lando Norris e Oscar Piastri a conquistare il secondo e il terzo posto sulla griglia di partenza del GP di Gran Bretagna, ha suscitato alcune osservazioni sul fatto che il suo design sia simile a quello della RB19 della Red Bull. Polemiche a parte, Lando però ci ha messo tanto di suo. In partenza, infatti, Norris è riuscito a far fuori subito Verstappen. Uno spettacolo vero che, davanti al pubblico inglese, ha riportato un boato forte, sincero e sentito come non accadeva da tempo. Il pilota arancione è riuscito a scaricare meglio la potenza nei primi metri: Verstappen ha preferito stare invece sulla difensiva, anche se nelle prime curve ha cercato di riconquistare la posizione ma non gli è riuscita per un po’. Ci sono voluti cinque giri per rimettere la Red Bull davanti. Quasi dieci minuti di gloria che hanno fatto bene al team, al pilota e al mondo della Formula 1 intero: in particolare nel 2023, tanti si stavano annoiando a vedere ‘scappare’ in partenza il ‘solito’ Verstappen.
In generale questa gara, come è accaduto tante volte nella storia della Formula 1, è particolarmente magnetica per i team o piloti British: non si può non citare l’ottima qualifica della Williams di Albon, davanti ad Alonso: in gara ha poi mantenuto l’ottavo posto finale, ma dietro il due volte campione spagnolo. Domenica invece da dimenticare per le rosse: i due conduttori dei gioielli di Maranello partivano quarti e quanti in griglia, con distacchi non esorbitanti. Ma con un’atmosfera elettrica già dal sabato, visto che un mancato rispetto di un ordine di scuderia di Sainz ha portato molto nervosismo nel team. Il nono e decimo di domenica non ripagano gli sforzi né si spiegano alla luce dei recenti upgrade, che si sperava fossero promettenti.
Il diversivo hollywoodiano
La star del cinema Brad Pitt si è mischiato ai piloti per girare un suo film. Ha così partecipato al briefing dei piloti (Hamilton lo ha definito «il migliore di sempre») e in tutto il week-end ha girato diverse scene nei paddock e anche durante la gara di domenica, allo scopo di portare a casa delle immagini con un pubblico autentico. Pitt nella ficition ha svolto qualche giro a bordo di un’auto da corsa adattata, che la Formula 1 ha aggiunto agli esistenti con il nome di APXGP, dalla livrea nera e oro, all’interno nel film in corso di produzione. Annunciato già da un anno, questo shooting inizialmente sembrava non dovesse far apparire Hamilton, ma da come sono andate le cose, sembra che i piloti siano molto felici di poter apparire in questa nuova produzione hollywoodiana. Pitt non ha mai corso ma aveva già assaporato le corse europee con un giro di pista durante la Le Mans del 2016 e ora, a Silverstone, con il sette volte campione del mondo a margine della gara britannica.
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