La flat tax a due aliquote costa 59,3 miliardi. Per Salvini ne bastano 12-15
di Nicoletta Cottone
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La flat tax a due aliquote sul reddito familiare avrebbe un costo di 59,3 miliardi. Lo segnala una simulazione datata 8 febbraio 2019 fatta al ministero dell'Economia, e circolata nelle ultime ore in ambienti parlamentari della maggioranza, sulla misura rilanciata in queste ore dalla Lega. Secondo la simulazione effettuata "la tassa piatta" riguarderebbe circa 16,4 milioni di famiglie con un vantaggio medio familiare di circa 3.600 euro. Due le aliquote previste nella simulazione: il 15% fino a 80mila euro di reddito e del 20% per i redditi eccedenti gli 80mila.Del costo totale della misura, il peso della clausola di salvaguardia, secondo il documento, sarebbe di 4,4 miliardi di euro. Nella mattinata il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha dichiarato che «nessuna stima è stata fatta sulle proposte in discussione. Né io né il Mef abbiamo mai fatto simulazioni , proposte specifiche non sono arrivate all'analisi del Mef. Ci sono varie ipotesi da luglio e non c'è nulla nuovo».
Salvini: «Non siamo al Superenalotto
Il vicepremier Matteo Salvini contesta queste cifre, parlando di «numeri strampalati , non siamo al Superenalotto». E a Rtl spiega che «per la prima fase della flat tax per le famiglie, per un primo colpo sostanzioso, non per tutti ma per tanti, servono 12-15 miliardi e sarebbe una rivoluzione epocale». La flat tax alle famiglie - conclude - «è un progetto da realizzare nel corso dei cinque anni e che nel 2020 si può partire dal primo scaglione».
Di Maio: «Troveremo una soluzione con la Lega»
La diffusione, nel corso del finesettimana, della simulazione del Mef induce invece il leader M5S Luigi Di Maio a consigliare prudenza. «Sulla flat tax familiare troveremo una soluzione insieme alla Lega, come abbiamo sempre fatto. Sono molto fiducioso. Noi come M5S abbiamo lavorato a una riduzione degli scaglioni e della pressione fiscale attraverso il coefficiente familiare e in questo senso si individuerà un punto di incontro, ne sono certo. L'importante è non fare facili promesse alla Berlusconi, come rappresentanti dello Stato non dobbiamo mai dimenticarci di avere delle responsabilità nei confronti dei cittadini», ammonisce Di Maio rivolgendosi all'alleato di Governo, primo "sponsor" della flat tax.
In linea con Di Maio ma assai più netto il commento della ministra pentastellata per il Sud, Barbara Lezzi, ospite di "24 Mattino - Morgana e Merlino" su Radi24: «La flat tax costa 60 miliardi di euro e il nostro Paese non se li può permettere, dunque è una promessa che non si può mantenere».
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Le deduzioni
Nell'ipotesi di simulazione del Mef si fa riferimento a una flat tax che prevede una deduzione di 3mila euro per ciascun componente del nucleo familiari con reddito fino a 35mila euro mentre per i redditi superiori ai 50mila euro all'anno, secondo la simulazione, non sarebbe prevista alcuna deduzione.
Pagare meno per pagare tutti
L'ipotesi di una flat tax per le famiglie, rilanciata in questi giorni, è stata un cavallo di battaglia della campagna elettorale della Lega alle politiche dello scorso anno ed è prevista dal contratto di governo. Il cammino della tassa piatta che si basa sul principio "pagare meno per pagare tutti" è però reso accidentato dagli alti costi del provvedimento.
Nella legge di bilancio il primo step
La legge di bilancio di quest'anno prevede così un primo step: l'estensione della flat tax forfait al 15% per i lavoratori autonomi con ricavi fino a 65 mila euro. Dal 2020 forfait del 20% sulla quota eccedente fino a 100.000 euro.
La misura attuale, secondo la relazione tecnica alle Legge di Bilancio, costerà il primo anno solo 330 milioni, con un impatto sui soli versamenti Iva ma, dopo un rimbalzo di 1,9 miliardi di costo nel 2020, si attesterà su un impegno per lo Stato pari a 1,4 miliardi. La Flat Tax al 20% tra i 65 e i 100 mila euro per imprenditori e negozianti impegnerà 109 milioni nel 2020, 1,1 miliardi nel 2021 e 856 milioni nel 2022.
Lega: flat per famiglie fino a 50mila euro, costo 12 mld
Una nota della Lega precisa che «la flat tax Fase II ha un'incidenza di circa 12 miliardi e si riferisce a un intervento di riduzione dell'imposta per tutte le famiglie fino a 50mila euro di reddito. In particolare la novità è data dall'introduzione del reddito familiare che attraverso un sistema di deduzioni garantisce la progressività dell'imposta». Anche il sottosegretario alle infrastrutture Armando Siri ha precisato che lo studio del Mef non si riferisce alla loro proposta che riguarda la riduzione dell'imposta per tutte le famiglie fino a 50 mila euro di reddito.
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