Europa

Ucraina ultime notizie. Bombe sulla ferrovia di Donetsk, bloccati i treni per l'evacuazione. Nato: più armi a Kiev

L’Onu sospende la Russia dal Consiglio dei diritti umani. Il portavoce del Cremlino Peskov ha detto che Mariupol sarà “liberata” dalle forze russe “presto” e che un ulteriore allargamento della Nato a Paesi come la Svezia o la Finlandia non rappresenterebbe di per sé agli occhi della Russia. Il segretario di Stato Usa Blinken ha annunciato che gli Usa sta valutando l’invio di nuovi sistemi d’arma all’Ucraina. Il ministro degli Esteri sloveno Logar ha chiesto che si raggiunga il prima possibile un consenso europeo per bloccare le importazioni di gas russo nell’Unione europea. Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba denuncia che i massacri avvenuti a Bucha sono solo la punta dell'iceberg perché quello che sta accadendo a Mariupol in questi giorni «è molto, molto peggio».

Residenti passano davanti a macchinari militari russi distrutti sulla strada, a Bucha (foto Ansa/Romano)
  • Zelensky, ambasciatori tornano a Kiev, grazie a chi ci sostiene


    “Con i residenti di Kiev, i rappresentanti diplomatici di altri Stati stanno tornando nella capitale. Ieri l’ambasciata turca è tornata, l’ambasciatore lituano è tornato oggi, l’ambasciata slovena ha ripreso il suo lavoro a Kiev. Sono sinceramente grato agli amici dell’Ucraina, che ci sostengono esattamente come ci serve. A livello di simboli, a livello di gesti diplomatici. Si tratta di coraggio”. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio, dicendo di aspettarsi di incontrare tutti i rappresentanti delle missioni diplomatiche estere rientrati a Kiev.

  • Produttore russo di alluminio Rusal chiede indagine su Bucha

    Il colosso russo dell’alluminio Rusal ha chiesto un’indagine indipendente e neutrale sui crimini commessi a Bucha. Si tratta della prima azienda russa ad avanzare una simile richiesta. ’’Siamo rimasti scioccati dalle storie provenienti da Bucha. Crediamo che questo crimine vada indagato completamente’’, ha detto il direttore dell’azienda Bernard Zonneveld sul sito.

  • Zelensky: “A Borodianka situazione è molto più orribile di Bucha”

    A ’’Borodianka la situazione è decisamente più orribile di quella a Bucha’’. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

    Uun giocattolo e oggetti personali di fronte a un edificio residenziale distrutto, nella città di Borodianka, a nord-ovest di Kiev (foto Savlov/Afp)

  • Ue proporrà sblocco 500 milioni per aiuti militari a Kiev

    L’Ue proporrà di aumentare il fondo per il sostegno militare all'Ucraina con ulteriori 500 milioni portandolo a 1,5 miliardi di euro. Lo ha annunciato in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel scrivendo di “sostenere” la proposta dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, sull'aumento del fondo European Peace Facility. L’ok spetta ai Paesi membri dell’Unione.

  • A Irpin confermato il coprifuoco fino all’11 aprile

    Le autorità di Irpin hanno imposto un coprifuoco di tre giorni in città, dalle 21 di questa sera fino alle 9 dell’11 aprile. Lo ha annunciato il consiglio comunale, spiegando che l’ingresso in città sarà completamente chiuso.

  • Russia, aggredito in treno il premio Nobel Muratov

    Aggredito in Russia, sul treno Mosca-Samara, il caporedattore del giornale di opposizione ’Novaya Gazeta’ e premio Nobel per la Pace Dmitry Muratov. Sconosciuti gli hanno gettato addosso pittura ad olio e acetone. A denunciarlo sul canale Telegram del giornale è stato lo stesso Muratov.

  • Congresso Usa sospende relazioni commerciali con Russia e import petrolio

    Il Congresso americano ha approvato a stragrande maggioranza la sospensione dei rapporti commerciali con la Russia e dell’importazione del suo petrolio. La decisione del Congresso arriva dopo il via libera del Senato. Ora spetterà al presidente americano Joe Biden convertirle in legge.

  • Procuratore Ucraina: trovati 26 morti a Borodianka vicino a Kiev

    Le autorità ucraine hanno trovato 26 cadaveri a Borodianka, nella regione di Kiev, in due edifici distrutti. Lo ha reso noto il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova in un discorso televisivo, accusando la Russia di aver condotto raid aerei contro edifici residenziali. “Borodianka è la peggiore in termini di distruzione e in termini di incertezza sul numero di vittime”, ha detto.

  • Aiea, trincee russe vicino a centrale Chernobyl

    L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha detto di essere a conoscenza di filmati di droni che mostrerebbero la presenza trincee realizzate dalle truppe russe vicino alla centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. Su Twitter l’Aiea si è detta pronta a visitare il sito il prima possibile per valutare la situazione delle radiazioni e fornire altra assistenza per la sicurezza presso la centrale nucleare.

  • Accordo ambasciatori Ue a sanzioni, ora ok formale entro domani

    Gli ambasciatori dell’Ue, riuniti nel Coreper, hanno appena raggiunto l’accordo politico sul quinto pacchetto sanzioni. Lo riferiscono fonti diplomatiche Ue. Serve ora l’accordo formale delle capitali che verrà raccolto mediante procedura scritta la cui scadenza è fissata per domani alle 10. Da quanto si apprende non ci dovrebbero essere sorprese

  • Nato, daremo più armi a Kiev per seconda fase guerra

    “Non fornirò dettagli su quale alleato stia fornendo cosa agli ucraini, ma il diverso tipo di guerra che vedremo nella seconda fase richiederà altre necessità da parte dell’esercito ucraino: il sostegno degli alleati cambierà a seconda di questo. E posso prevedere che gli alleati forniranno più armi all’Ucraina secondo le sue esigenze in questa fase della guerra, insieme ad aiuti umanitari e finanziari”. Lo ha detto il vicesegretario della Nato, Mircea Geoana, a Piazzapulita in onda stasera, spiegando che nelle prossime settimane nel sudest ci “sarà un altro tipo di guerra, più convenzionale e su scala più vasta”.

  • Sindaco Melitopol: “Più di 100 persone rapite da inizio occupazione”


    A Melitopol, dall’inizio dell’occupazione i russi e i loro collaboratori hanno rapito più di 100 persone. Lo afferma il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov.

    Un bambino guarda attraverso il finestrino di un autobus mentre un convoglio di 30 autobus che trasportano sfollati da Mariupol e Melitopol arriva al centro di registrazione a Zaporizhzhia, il 1 aprile 2022. (foto Caylak/Afp)


  • Bombardata la ferrovia di Donetsk, bloccati i treni per l’evacuazione

    I russi hanno bombardato con un attacco aereo sul cavalcavia vicino alla stazione di Barvinkove, la ferrovia di Donetsk utilizzata per evacuare gli abitanti di Sloviansk e Kramatorsk e tre treni sono rimasti temporaneamente bloccati. Lo comunica Oleksandr Kamyshin delle ferrovie statali citato dal quotidiano ’Ukraynsa Pravda’.

  • Ministra Regno Unito: “La Russia è ora uno Stato paria”


    La Russia è ormai “un paria globale” dopo essere stata sospesa dal Consiglio Onu per i Diritti Umani con un voto dell’Assemblea Generale suggellato da 93 sì, 24 no e 58 astenuti (che non contano nel calcolo del quorum dei due terzi richiesto). Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, parlando con i giornalisti al seguito a Bruxelles a margine della riunione Nato sulla guerra in Ucraina. “Le azioni barbare del regime di Putin in Ucraina, e le prove crescenti di crimini di guerra” attribuiti alle forze di Mosca, sono il motivo per il quale “la Russia non può più sedere” in quel consiglio, s’è compiaciuta Truss, il cui Paese è stato fra i promotori della mozione pro sospensione.

    La titolare del Foreign Office ha poi ribadito la posizione del governo di Boris Johnson favorevole all’invio di “armi nuove e più pesanti” a Kiev e ad accelerare il cammino verso “il bando delle importazioni” di gas e petrolio russi. Non senza dirsi soddisfatta per i passi in avanti fatti in entrambe queste direzioni da altri partner della Nato e da alleati occidentali e non.

  • G7: nuove sanzioni contro la Russia, colpito anche il settore energetico

    Il G7 ha annunciato delle nuove sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia, in risposta all’escalation dell'invasione dell’Ucraina. Vietati “i nuovi investimenti in settori chiave dell’economia russa, compresa l’energia”, si legge nel comunicato del G7. Inoltre, imposte “sanzioni supplementari contro il settore della difesa” e contro le “èlite” che sostengono la guerra, decisa dal presidente Vladimir Putin.

    Sul comunicato si legge che sono stati estesi i divieti di esportazione di determinati beni e le sanzioni contro le banche russe. Anche se un divieto di importazione dell’energia russa non è ancora allo studio, i Paesi del G7 vogliono “far avanzare” i piani per ridurre la loro dipendenza dall’energia russa, a partire da una rinuncia “progressiva” al carbone russo.

  • Blinken, fronte contro invasione russa molto ampio

    “È stata la prima volta che i ministri degli esteri di Paesi come Giappone, Australia, Corea del Sud hanno partecipato come gruppo alla riunione dei ministri Nato e così è stato per i ministri di Finlandia, Svezia e Georgia. La partecipazione di tutti questi alleati e partner sottolinea la grande coalizione di forze da tutto il mondo a sostegno dell'Ucraina e contro l'aggressione russa”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken dopo la fine della riunione alla Nato.

  • Peskov: Svezia e Finlandia in Nato non è minaccia a Russia

    Un ulteriore allargamento della Nato a Paesi come la Svezia o la Finlandia non rappresenterebbe di per sé agli occhi della Russia quella minaccia esistenziale che il governo di Vladimir Putin ha indicato come precondizione per l’ipotetico uso di armi nucleari. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov , a Sky News Uk.

    Peskov ha escluso che anche le sanzioni possano essere considerate una minaccia esistenziale, sottolineando come la Russia vi abbia convissuto “negli ultimi 20 anni” continuando a crescere e come si fosse “preparata da un anno” all’escalation di ritorsioni occidentali innescata dagli avvenimenti in Ucraina.

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  • Cremlino: Mariupol sarà liberata presto

    Mariupol sarà “liberata” dalle forze russe “presto”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino in un’intervista a Sky News Uk, durante la quale ha definito ancora una volta “falsa” la ricostruzione dell’attacco contro l’ospedale della città. Peskov ha insistito a bollare come il frutto di “fake news” e di “bugie” spacciate dagli ucraini anche le accuse alle truppe di Mosca basate sulle immagini riprese a Bucha: avanzando fra l’altro sospetti sulla data delle immagini satellitari, diffuse da una società che - ha sostenuto di fronte alle contestazioni del giornalista britannico che gliele mostrava - ha legami “con il Pentagono”.

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    Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov (EPA/YURI KOCHETKOV)

  • Blinken, valutiamo invio di nuovi sistemi d’arma

    “Individualmente e collettivamente abbiamo dato armi ed equipaggiamenti all’ Ucraina che pensiamo siano più utili per respingere la Russia, non lesineremo sull’aiuto e stiamo capendo se ci sono sistemi che possono fare la differenza, in consultazione con Kiev e i partner. Equipaggiamenti che non abbiamo fornito sinora”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa al quartier generale della Nato a Bruxelles.

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    Il segretario di Stato Usa Antony Blinken (François WALSCHAERTS / AFP)

  • Slovenia, sì a stop gas russo in Ue e altre armi a Kiev

    Il ministro degli Esteri sloveno, Anže Logar, ha chiesto che si raggiunga il prima possibile un consenso europeo per bloccare le importazioni di gas russo nell’Unione europea. Stando a un comunicato del suo dicastero Logar, impegnato a Bruxelles nel vertice dei ministri degli Esteri dei paesi Nato, ha anche chiesto ulteriore sostegno all’Ucraina sia in ambito umanitario che militare. Il ministro inoltre ha confermato la partecipazione della Slovenia alle nuove operazioni Nato in Slovacchia.

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    Il ministro degli Esteri sloveno, Anze Logar ( a sinistra) (EPA/STEPHANIE LECOCQ)

  • L’Onu sospende la Russia dal Consiglio dei diritti umani

    L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato con 93 voti a favore la richiesta degli Usa di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra. Nella bozza di risoluzione - tra i cui co-sponsor c’è anche l’Italia - si chiede di “sospendere il diritto della Russia di far parte” del Consiglio esprimendo “grave preoccupazione per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca”.

    L’ambasciatore cinese all’Onu, Zhang Jun, sostiene che “Il dialogo e il negoziato sono l’unica via per uscire dalla crisi in Ucraina. Ci opponiamo fermamente alla politicizzazione delle questioni relative ai diritti umani”. Pechino è tra i Paesi che ha votato no alla sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani. “Questa risoluzione non è stata redatta in modo aperto e trasparente”, ha aggiunto, sottolineando che la mossa “aggrava le divisioni tra gli Stati membri, aggiunge benzina al fuoco, e non aiuta i colloqui di pace”.

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  • L’Oms si prepara a eventuali attacchi chimici

    L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) si sta preparando a eventuali ’’attacchi chimici’’ in Ucraina. Lo ha detto Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, da Leopoli. ’’Date le incertezze circa la situazione attuale, non ci sono garanzie che la guerra non peggiorerà - ha detto - L’Oms sta prendendo in considerazione tutti gli scenari e preparandosi per diverse situazioni che potrebbero affliggere il popolo ucraino, dal trattamento delle vittime di massa agli attacchi chimici’’.

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  • Arcivescovo Kiev: A Mariupol crematori mobili per bruciare corpi innocenti

    “Abbiamo appreso che a Mariupol , la nostra città dei martiri - insieme alla sua artiglieria, i missili e le armi pesanti - la Russia ha portato anche crematori mobili in cui giorno e notte bruciano i corpi di innocenti civili uccisi”. Lo denuncia l'arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel suo videomessaggio quotidiano.

    “Con questa aggressione, insieme al suo esercito, la Russia - dice Shevchuk nel 43esimo giorno di guerra in Ucraina - ha portato nelle nostre terre la morte, la logica della morte e della guerra, la logica della distruzione. L’Europa ha visto questo tipo di crematori vicino alle città civili solo durante la seconda guerra mondiale. A Maidanek... ad Auschwitz e in altri campi di concentramento nazisti. Il fumo del crematorio, dunque, sale di nuovo in cielo nella terra ucraina”. “Questa ideologia della soluzione definitiva, e cioè della distruzione del popolo ucraino che conta quasi 60 milioni,- osserva Shevchuk- ripete i modelli nazisti, sono le morti che avvengono per mano del potere che vuole istaurare un nuovo ordine”.

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    L'arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk

  • Governatore: Nessun ospedale rimasto in piedi a Lugansk

    Nessun ospedale dell’oblast di Lugansk è rimasto in piedi, ogni struttura sanitaria è stata bombardata e danneggiata. Lo denuncia il governatore Serhiy Haidai, riporta The Kyiv Independent, accusando le forze russe di attaccare deliberatamente gli ospedali in modo che le persone ferite “non abbiano possibilità di sopravvivere”.

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  • Ambasciatore russo in Serbia: Bucha provocazione come Kosovo

    La storia dei presunti crimini di guerra russi a Bucha è analoga a quella di Racak del 1999 in Kosovo, e lo scopo è chiaramente quello di ostacolare il negoziato. A sostenerlo è l’ambasciatore russo in Serbia Aleksandr Bocan-Harcenko, per il quale contro la Russia si escogita ogni tipo di provocazione simili a quelle messe in atto in passato in Kosovo e Bosnia-Erzegovina.

    Racak, località a sud di Pristina, è il luogo di una strage ritenuta l’episodio scatenante dei bombardamenti Nato della primavera 1999 contro la Serbia. Mentre la parte kosovara sostiene che si trattò del massacro di una quarantina di persone innocenti tutte di etnia albanese, secondo Belgrado le vittime erano combattenti dell’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck), travestite con abiti civili.

    Un’operazione quindi contro quelli che erano ritenuti terroristi attuata per garantire la sicurezza nazionale. In dichiarazioni oggi alla Tanjug, l’ambasciatore afferma che tutti i discorsi sui crimini dei militari russi a Bucha sono assolutamente inventati, e la Russia possiede le prove di tutto ciò, come ha dimostrato il rappresentante di Mosca all’Onu. “Lo scopo, come in passato nel caso della Serbia, è addossare alla Russia la responsabilità di crimini a proprio vantaggio. Non consentono che si dia ascolto alla posizione russa e si esaminino le prove in possesso dei russi”, ha detto il diplomatico.

    L’Occidente, ha aggiunto, crede solo al regime di Kiev che accusa i russi di tutti i crimini senza averne le prove. E con riferimento alle sanzioni occidentali contro Mosca, ha osservato che ogni giorno appare sempre più chiaro che le conseguenze di tali sanzioni sono più pesanti per la Ue che non per la Russia. “Noi in Russia abbiamo tutto, e i prezzi sono rimasti invariati”, ha detto l’ambasciatore.

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  • Kuleba: Massacro Bucha punta dell'iceberg, Mariupol molto peggio

    I massacri avvenuti a Bucha “sono solo la punta dell'iceberg”, perché quello che sta accadendo a Mariupol in questi giorni “è molto, molto peggio. Sotto tutti gli aspetti”. Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, in conferenza stampa a Bruxelles. “Com'è parlare con i russi dopo tutto questo? - continua - ho solo una domanda per i russi: chi sono? Da dove vengono? Non hanno compassione neppure per i bambini, per le donne e le ragazze che vengono stuprate. Uccidono persino gli animali da compagnia. Non capisco chi sia questa gente”. Ma “per prevenire altre Bucha dobbiamo parlare, per vedere come terminare questa guerra. Ma è chiaro che le posizioni delle delegazioni nei negoziati verranno definite dagli esiti del campo di battaglia e dall'impatto delle sanzioni imposte alla Russia”, conclude.

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    Il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba (Evelyn Hockstein/Pool Photo via AP)

  • Probabile nuovo attacco su Kiev dopo il Donbass

    È probabile che la Russia rinnovi l’attacco a Kiev se prenderà il Donbass. Lo ha affermato il vice capo di stato maggiore delle forze di terra ucraine, Oleksandr Gruzevich, nel corso di un briefing online, secondo quanto riporta il Guardian. “È probabile che il nemico non abbia rinunciato all’obiettivo di un secondo attacco a Kiev: esiste una tale minaccia”, ha rilevato.

    Secondo il viceministro della difesa ucraino, Hanna Malyar, l’obiettivo a lungo termine della Russia è quello di conquistare tutta l’Ucraina nonostante nel breve termine punti all’est del Paese. Mosca “aveva pianificato di farlo rapidamente, ma la guerra lampo di Putin è fallita. Nonostante questo, non ha abbandonato il suo piano di prendere l’intero territorio dell’Ucraina”. In questa fase, semplicemente, sta puntando su “obiettivi più limitari” per “mostrare dei risultati”, ha affermato.

    Allo stesso tempo, “sta sfruttando ogni momento per radunare le sue forze, raggruppare i suoi eserciti, per continuare il suo assalto. Se nei primi giorni l’esercito russo era disorientato, ora si stanno adattando alle nostre tattiche e si stanno prendendo tempo, per imparare a combattere la nostra strategia”.

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  • Johnson e Duda uniti contro «gli orrori di Putin»

    “L’intensificazione degli orrori che Vladimir Putin sta perpetrando in Ucraina rendono ancor più vitale l’approfondimento dei legami” fra Regno Unito e Polonia ai confini orientali della Nato. Lo ha detto oggi il premier britannico Boris Johnson con al suo fianco il presidente polacco, Andrzej Duda, ricevuto in queste ore a Downing Street. A margine del vertice, Johnson ha anche formalizzato lo stanziamento di altri 30 milioni di sterline di aiuti indirizzati da Londra a Varsavia, in particolare a livello militare, sullo sfondo dell’invasione delle forze di Mosca nel Paese vicino.

    “Il popolo polacco ti è grato per questo sostegno”, ha risposto da parte sua Duda, sottolineando come si tratti di denaro che permetterà tra l’altro alla Polonia di “aiutare i nostri fratelli ucraini” e di “alleviarne le sofferenze”. Duda si è poi detto d’accordo con Johnson sulla necessità di rafforzare la sanzioni contro la Russia e le forniture di armi a Kiev, non senza bollare “le immagini del massacro di Bucha” come “le peggiori dalla Seconda Guerra Mondiale”.

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    Il Primo ministro britannico Boris Johnson (destra) e il Presidente polacco Andrzej Duda (Photo by Aaron Chown / POOL / AFP)

  • Turchia: Kiev confida nella nostra mediazione

    L’ Ucraina ripone fiducia nel ruolo di mediazione della Turchia tra Mosca e Kiev. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, parlando a margine del vertice Nato di Bruxelles come riporta la tv di Stato Trt, definendo “inaccettabili” le immagini che provengono da Mariupol. “Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha partecipato in mattinata all’incontro, ha parlato della mediazione della Turchia e ha detto di avere fiducia nella Turchia e che ritiene importante questa mediazione” ha fatto sapere Cavusoglu, aggiungendo che “continuare il negoziato è un beneficio per tutti e andremo avanti con questo processo” in riferimento agli incontri tra delegazioni di Russia e Ucraina che si sono incontrate per colloqui a Istanbul la scorsa settimana. “Molti dei nostri alleati, ancora una volta, hanno ribadito che apprezzano l’approccio della Turchia” ha affermato Cavusoglu.

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    Il ministro degli esteri turco Mevluet Cavusoglu (a sinistra) (EPA/STEPHANIE LECOCQ)

  • Mosca incrimina ufficiali ucraini, violenze su prigionieri

    Due ufficiali del battaglione nazionalista ucraino Azov, integrato nelle forze armate di Kiev, sono stati incriminati dalla giustizia russa con l’accusa di torture e violenze contro almeno otto prigionieri russi, incluso aver sparato loro alle gambe, nella regione di Kharkiv. Il Comitato investigativo russo, citato dalla Tass, ha identificato i due come S.O. Velichko e K.V. Nemichev, incriminati in contumacia sulla base dell’articolo 317 del Codice penale russo.

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  • Stoltenberg (Nato): Rafforzeremo aiuto militare a Kiev e pressione su Russia

    “Rafforzeremo la pressione sulla Russia, il sostegno”. Con queste parole il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha informato sulle conclusioni della riunione ministeriale cui hanno partecipato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e i ministri degli esteri di Australia, Giappone, Corea del Sud, e Nuova Zelanda oltre a quelli di Svezia, Finlandia e Georgia.

    Stoltenberg ha rilevato che la Cina non vuole condannare l'invasione russa dell' Ucraina e questo costituisce “una seria sfida” globale. Stoltenberg ha specificato che sarà assicurato all'Ucraina un'ampia gamma di armamenti per difendersi sul terreno dall'invasione russa. Aggiungendo che “non ci sono segnali che Putin abbia cambiato obiettivi, non vediamo un ritiro delle forze russe”.

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    Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg (EPA/STEPHANIE LECOCQ)

  • Kuleba, in Donbass rivedrete la Seconda Guerra mondiale

    “La guerra per il Donbass vi ricorderà purtroppo la seconda guerra mondiale: migliaia di tank, aerei, artiglierie. La Russia ha i suoi piani e noi abbiamo i nostri. Ecco perché gli alleati non ci devono dire che ci sono procedure da seguire: o ci aiutate ora, in giorni, o l’aiuto arriverà tardi. Molti civili moriranno, perché l’aiuto è arrivato tardi. Sono moderatamente ottimista sul risultato delle negoziazioni qui al quartier generale della Nato. Sono stato molto chiaro: per vincere una guerra ci vogliono armi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in conferenza stampa alla Nato.

  • G7, gravi conseguenze se Mosca userà armi nucleari

    “Qualsiasi uso da parte della Russia di un’arma nucleare o chimiche sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze”. Lo si legge nel comunicato dei ministri degli Esteri del G7.

  • «A Kiev restano in azione sabotatori russi»

    Dopo il ritiro delle truppe russe, sono in azione nella capitale e nella regione i gruppi di sabotaggio e continuano a rappresentare una minaccia. Lo ha annunciato il vice capo di stato maggiore delle forze di terra delle forze armate ucraine, il generale di brigata Alexander Gruzevich, durante un briefing, come riporta Unian. “I posti di blocco rimarranno. Il regime del traffico sarà lo stesso, forse un po’ semplificato”, ha affermato Gruzevych. “In soli due giorni a Kiev, 16 gruppi di sabotaggio e ricognizione sono stati catturati da azioni congiunte. Pensiamo che qui sia tranquillo, ma c’è un nemico. Solo ieri abbiamo ripulito un’area, ne abbiamo catturato uno. Dovremmo stare attenti, perché, sfortunatamente, questi gruppi includono anche ucraini reclutati”, ha detto Gruzevych, aggiungendo che sono per lo più cittadini delle regioni di Donetsk e Lugansk.

  • In video 11 corpi di civili in un garage a Gostomel

    Il politico ucraino Arsen Avakov ha pubblicato un video girato con un telefono cellulare a Gostomel, cittadina vicino Bucha, dove si vedono i corpi di undici civili sul pavimento di un garage. Secondo quanto riferisce Avakov, ex ministro degli Interni dell’Ucraina, la polizia ha scoperto i cadaveri in via Svyatopokrovska. Avakov riporta che secondo i locali “i cecchini russi si sarebbero addestrati sui civili e poi avrebbero nascosto i corpi nel garage”

  • Negoziatore ucraino, Mosca riduca ostilità sui media

    “Se Mosca vuole mostrarsi disponibile al dialogo, deve ridurre il suo grado di ostilità sui media”. Lo ha detto il negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak su Twitter.

  • Ambasciatore Yurash, Vaticano fa di tutto per fermare guerra

    “Incredibile onore e privilegio di presentare le credenziali come ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede a Sua santità Papa Francesco. Conversazione stimolante ed estremamente motivante con il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, scoprendo ancora una volta che il Vaticano è partner sincero dell’Ucraina e sta facendo tutto il possibile per fermare la guerra”. Così su Twitter Andrii Yurash, ambasciatore di Ucraina presso la Santa Sede, ricevuto oggi da Papa Francesco, in occasione della presentazione delle lettere credenziali.

  • Draghi vede Rutte, ferma condanna stragi civili

    Con Mark Rutte, il primo ministro olandese, “siamo uniti nella vicinanza all’Ucraina, ai suoi cittadini e alle sue istituzioni”, Italia e Paesi bassi “sono unite nei valori fondanti dell’Ue e nel legame transatlantico. Ribadiamo la ferma condanna per le stragi di civili documentate in questi giorni, va fatta piena luce sui crimini di guerra. Mosca dovrà rendere conto e continuiamo a chiedere di cessare le ostilità”. Così il premier Mario Draghi, nel corso delle dichiarazioni congiunte alla stampa seguite all’incontro con Rutte.

  • G7: «Deciso sostegno a Kiev, pronti a nuovi aiuti»

    I paesi del G7 confermano il loro «deciso sostegno all’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale» e si dichiariano «pronti ad assisterla ulteriormente, anche con equipaggiamento militare e mezzi finanziari per permettere all’Ucraina di difendesti dall’aggressione della Russia e a ricostruire» il Paese.

    Lo si legge nel comunicato del G7. «Alla presenza del ministro degli esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, abbiamo espresso oggi la nostra solidarietà di cuore al popolo ucraino e le nostre più profonde condoglianze alle vittime di questa guerra e alle loro famiglie», aggiunge la nota.

  • Di Maio vede Borrell: «Ue sia compatta e agisca per pace»

    «Confronto costruttivo con Josep Borrell. L’Unione europea deve continuare a mostrarsi compatta contro l’aggressione russa dell’Ucraina e agire per raggiungere al più presto una tregua, ristabilendo la pace». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

  • Kharkiv bombardata 48 volte in 24 ore

    Le truppe russe hanno bombardato le infrastrutture civili di Kharkiv 48 volte nelle ultime 24 ore. Tre persone sono state uccise nella città di Balakliya. Lo ha detto Oleh Synehubov, governatore dell’Oblast di Kharkiv citato da The Kyiv Independent

    Macchine distrutte durante il bombardamento a Kharkiv

  • Europarlamento chiede embargo totale su gas e petrolio

    Il Parlamento Europeo chiede “un embargo totale e immediato sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas”. La risoluzione parlamentare è stata approvata nel giorno in cui è atteso (stasera) il via libera dei governi al quinto pacchetto di sanzioni che prevedono anche lo stop delle importazioni di carbone russo, solo un timido passo rispetto al valore delle importazioni di petrolio e gas. In ogni caso è il segno che la Ue ha superato il tabù piazzando un primo colpo con lo stop alle importazioni di carbone (4 miliardi di euro all'anno) che “fanno meno male” all'economia europea e, di conseguenza, anche alla Russia. In ogni caso è solo questione di giorni dato che il “ministro” degli esteri europeo Josep Borrell ha annunciato che lunedì prossimo a Lussemburgo i ministri degli esteri discuteranno del capitolo petrolio. Il gas viene considerata l'ultima arma da usare contro Mosca. Molti Paesi sono in ambasce per le conseguenze sull'economia: con lo stop al gas il governo tedesco teme una sicura recessione, l'Italia pure. Così l'Ungheria (Orban mantiene comunque una posizione ambigua su Putin sebbene abbia concordato finora su tutte le sanzioni contro la Russia e si appresti a con concordare anche sul quinto pacchetto).
    Il petrolio russo costituisce il 25% del totale delle importazioni europee di petrolio); il gas russo costituisce il 45% del totale.
    L'Europarlamento chiede ai leader Ue di agire per escludere la Russia dal G20 e da altre organizzazioni multilaterali, come l’Unhcr (Onu), l’Interpol, l’Organizzazione mondiale del commercio, l’Unesco e altre, per dare “ un segnale importante del fatto che la comunità internazionale non tornerà a lavorare come di consueto con lo Stato aggressore”.
    Per rendere le sanzioni più efficaci, il Parlamento chiede che le banche russe (tutte) siano escluse dal sistema Swift, di vietare l’ingresso nelle acque territoriali della Ue e l’attracco nei porti europei (misura contenuta nel quinto pacchetto) ddi qualsiasi nave battente bandiera russa, registrata, posseduta, noleggiata, gestita dalla Russia e il trasporto di merci su strada da e per Russia e Bielorussia.
    In riferimento alle atrocità, “che innegabilmente si configurano come crimini di guerra”, commesse dalle truppe russe in Ucraina e in particolare a Bucha e che hanno quasi completamente distrutto Mariupol, Volnovakha e altre città e villaggi, i deputati sottolineano che gli autori dei crimini di guerra devono essere ritenuti responsabili e chiedono l’istituzione di un tribunale speciale delle Nazioni Unite per i crimini in Ucraina.
    Il Parlamento sostiene che le consegne di armi all'Ucraina devono essere intensificate e ribadisce il proprio sostegno a tutti gli aiuti di tipo difensivo alle forze armate ucraine offerti individualmente dai Paesi Ue e collettivamente attraverso lo strumento europeo per la pace.

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  • Ministri Esteri G7, «sospendere Russia da Consiglio diritti umani»

    “Siamo convinti che ora sia il momento di sospendere l’adesione della Russia al Consiglio per i diritti umani” dell’Onu. E’ quanto si legge in una nota dei ministri degli Esteri del G7 sulla “guerra di aggressione russa contro l’Ucraina”.

  • Kiev, partiti oggi per Chernihiv aiuti umanitari

    Partiti oggi per Cernihiv furgoni con aiuti umanitari (cibo, acqua, materassi) e materiali da costruzione. Lo riferisce su Telegram, Kyrylo Tymoshenko, il vice capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymy Zelensky.

    Un bandiera ucraina strappata al cimitero di Chernihiv

  • Cina, caso Ucraina diverso da Taiwan, Usa giocano col fuoco

    La Cina torna a ribadire agli Stati Uniti che Taiwan è un caso “fondamentalmente diverso” da quello dell’Ucraina, avvisando Washington di non giocare con il fuoco: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, agiungendo che la situazione nello Stretto di Taiwan sta andando verso “un nuovo ciclo di tensione”. Zhao, nel briefing quotidiano, ha espresso i suoi commenti all’indomani delle dichiarazioni del segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, che ha minacciato la Cina di sanzioni nel caso in cui si muovesse in maniera aggressiva contro Taiwan, così come è avvenuto alla Russia dopo l’aggressione dell’Ucraina. Una minaccia simile è arrivata dal vicesegretario di Stato, Wendy Sherman, che ha avvisato la Cina di non sostenere in alcun modo materiale il presidente russo, Vladimir Putin, nella sua azione militare contro l’Ucraina. Zhao ha definito “fondamentalmente diverse” le questioni dell’Ucraina e di Taiwan, che Pechino considera una “vicenda interna” dato che rivendica l’isola come una parte “inalienabile” del suo territorio destinata alla “riunificazione” anche con l’uso della forza, se necessario. Chi paragona Taiwan all’Ucraina, ha concluso Zhao, vuole “confondere l’opinione pubblica e trarre vantaggio dal caos. Questo vuol dire giocare col fuoco e chi gioca col fuoco finirà inevitabilmente per scottarsi”.

  • Via libera Pe a risoluzione su Russia, «subito stop a gas»

    Via libera del Parlamento europeo alla risoluzione di maggioranza che chiede più sanzioni contro la Russia, includendo l’import di energia. La risoluzione è stata approvata con 513, 19 astensioni e 22 contrari. In corso di votazione è stato approvato un emendamento presentato da Ppe, S&D, Renew, Greens e Ecr che chiede “un totale e immediato embargo su gas, petrolio e carboni russi” e “l’abbandono dell’utilizzo dei gasdotti Nordstream 1 e 2”. Il voto è stato accolto dall’applauso dell’assemblea. “Colleghi, questo è un momento significativo, la nostra posizione è chiara”, ha sottolineato la presidente del Pe Roberta Metsola.

  • Lukashenko, «non ci possono essere negoziati senza partecipazione Bielorussia»

    “Non ci possono essere negoziati senza la partecipazione della Bielorussia”. Ad affermarlo è il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko secondo quanto riferisce l’agenzia bielorussa ’Belta’. “Non ci possono essere negoziati senza la partecipazione della Bielorussia. La posizione della Bielorussia dovrebbe essere ascoltata in questi negoziati, ovviamente”, ha affermato il capo dello Stato bielorusso.

    Ecco i due modelli possibili di neutralità dell’Ucraina


  • Ambasciatore cinese, «considerare ragionevoli preoccupazioni di tutte le parti»

    “Le origini della crisi ucraina sono radicate nelle contraddizioni in merito alla sicurezza regionale europea che si sono accumulate nel corso del tempo. Comprendiamo pienamente le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti e sosteniamo un ruolo guida dell'Ue basato sul principio dell'autonomia strategica. Sosteniamo la creazione di una struttura per la sicurezza europea che sia sostenibile, efficace ed equilibrata da realizzare attraverso il dialogo e il negoziato tra Europa, Russia e Nato sulla base del principio di indivisibilità della sicurezza”. Ad affermarlo è l’ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua all’Adnkronos. “L'unico modo, se si vogliono ottenere pace e governabilità durature - sottolinea l’Ambasciatore cinese-, è quello di considerare le ragionevoli preoccupazioni in materia di sicurezza di tutte le parti, mantenere calma e razionalità, promuovere dialogo negoziale e raggiungere, il prima possibile, una soluzione diplomatica”.

  • Cremlino, «fornire armi a Kiev ha effetto negativo su colloqui»

    La fornitura di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e degli altri alleati occidentali non contribuisce al successo dei negoziati tra Mosca e Kiev. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Fornire all’Ucraina armi di vari tipo non favorisce il successo dei negoziati russo-ucraini - ha dichiarato - Naturalmente, questo avrà probabilmente un effetto negativo”.

  • Bbc, su tv russe Bucha raccontata come «messinscena»

    Le televisioni russe hanno trasmesso l’orrore di Bucha, ma ai telespettatori è stato spiegato che quelle immagini raccapriccianti erano state inscenate dai funzionari ucraini con l’aiuto dell’Occidente. Lo racconta la corrispondente da Mosca di Bbc News, Jenny Hill, spiegando come da settimane le tv russe mandino in onda una realtà parallela in cui presentatori e opinionisti riferiscono dei successi dell’ “operazione speciale militare” in Ucraina, presentata non come una guerra ma come la difesa eroica della madrepatria da parte dei soldati russi. Nello specifico del massacro di Bucha, le televisioni hanno mandato in onda le immagini dei corpi a terra nelle strade della cittadina alle porte di Kiev, delle fosse comuni e il terribile racconto dei testimoni, ma i media si sono allineati alla narrativa del Cremlino. “Questo è stato compiuto da professionisti, probabilmente inglesi. Loro sono i migliori nel campo delle operazioni di informazione”, spiega il commentatore Gevorg Mirzaryan. Loro sanno “porre i corpi correttamente, fanno tutto correttamente, creano una bella immagine per la coscienza necrofiliaca dell’occidente”. La conduttrice di talk show Olesya Loseva è arrivata a suggerire che la città di Bucha sia stata scelta deliberatamente perché il presidente americano Joe Biden aveva usato recentemente la parola ’butcher’ (macellaio) per descrivere il presidente russo Vladimir Putin: così “per gli americani questa parola sarebbe stata chiara”, ha spiegato.

  • Kiev accusa Budapest: «aiuta Putin e distrugge unità Ue»

    Kiev ha accusato l’Ungheria di “aiutare Putin” nella guerra in Ucraina alla luce dell’annuncio di Viktor Orban, il quale ha dichiarato che l’Ungheria, a differenza di altri Paesi dell’Unione Europea, è pronta a pagare il gas russo in rubli. “Budapest ha fatto il passo successivo: aiutare Putin a continuare la sua aggressione contro l’Ucraina”, ha detto in una dichiarazione il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, sottolineando che l’Ungheria sta “distruggendo l’unità dell’Ue” con questa posizione.

  • Ministro Finlandia, «chiara maggioranza per adesione Nato»

    In Finlandia “ora nei sondaggi una chiara maggioranza della popolazione sostiene l’adesione alla Nato. Il governo sta preparando un Libro Bianco sulla Nato che verrà consegnato al Parlamento la settimana prossima. Dipenderà dal Parlamento come procederemo, ma il dibattito è in corso”. Lo dice il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles. “La Finlandia è un membro dell’Ue - continua Haavisto - c’è l’articolo 42.7 del Tue”, che prevede la difesa reciproca, e “abbiamo visto che l’Ue è in grado di mobilitarsi anche per aiutare i Paesi che non fanno parte dell’Unione. E’ un articolo molto valido all’interno dell’Ue. E sono sicuro che i Paesi candidati ad entrare nella Nato avranno una qualche protezione da parte dei Paesi della Nato”, conclude.

  • Mosca accusa di “fake” sull’Ucraina, YouTube diffonde false informazioni

    L’autorità russa delle telecomunicazioni ha vietato a Google la pubblicità in Russia, accusando la piattaforma YouTube di diffondere false informazioni sulle forze russe impegnate in Ucraina. Mosca ha lanciato una repressione a tutto campo per frenare la diffusione di informazioni che non corrispondono alla linea ufficiale. “YouTube è diventata una piattaforma chiave per la diffusione di ’fake’ sull’operazione militare speciale sul territorio ucraino, screditando le forze armate russe”, indica Roskomnadzor, che accusa anche il sito di aver pubblicato i contenuti di “estremisti” ucraini.
    Lo accusa ancora di censurare i media statali russi, i cui canali YouTube sono stati chiusi. Di conseguenza, Google non avrà più il diritto di pubblicizzare le sue piattaforme in Russia. Inoltre, i motori di ricerca russi dovranno indicare che Google e le sue affiliate violano la legge russa quando viene eseguita una ricerca sui loro nomi.
    Tuttavia, queste misure sono molto più leggere di quelle che hanno preso di mira altri giganti del web per accuse simili. Facebook, Twitter o Instagram sono bloccati in Russia. Inoltre, la diffusione di informazioni che screditano l’esercito russo è punibile con la reclusione fino a 15 anni

  • Kiev, domani l’incontro Zelensky-von der Leyen

    Si terrà domani l’incontro tra il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Lo ha affermato l’addetto stampa del capo di stato Sergei Nikiforov secondo quanto riferisce Ukrinform. Martedì Bruxelles aveva confermato che la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e l’alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell si sarebbero recati questa settimana a Kiev per incontrare Zelensky.

  • Gran Bretagna, focus russi è avanzamento offensiva a est

    “L’avanzamento delle operazioni offensive nell’Ucraina orientale è il principale focus delle forze militari russe”. Lo afferma il Ministero della difesa britannica nell’ultimo aggiornamento dell’intelligence. “L’artiglieria e gli attacchi aerei russi continuano lungo la linea di controllo del Donbass. Gli attacchi russi contro gli obiettivi infrastrutturali nella parte interna dell’Ucraina mirano probabilmente a ridurre la capacità dell’esercito ucraino di rifornirsi e ad aumentare la pressione sul governo” di Kiev, afferma ancora l’intelligence britannica. “Nonostante stiano rifocalizzando le forze e le capacità logistiche nel sostenere le operazioni nel Donbass, è probabile che le forze russe continuino a dover far fronte a problemi con il morale e la scarsità di scorte e personale”.

  • Mosca rivendica distruzione di altri 4 depositi carburante in attacco missilistico

    Il ministero della Difesa in Russia rivendica la distruzione di altri quattro depositi di carburante in Ucraina, a Mykolayiv, Kharkiv, Zaporizhzhya e Chuchiv, in seguito di attacchi missilistici. I siti venivano usati, secondo Mosca, per rifornire le forze militari dislocate a ridosso di Mikolsyiv, Kharkiv e nel Donbass

  • Mattarella, inaccettabile aggressione Russia all’Ucraina

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso “apprezzamento per l’impegno dispiegato in questi anni” dalle fondazioni di origine bancaria “nell’ affrontare le numerose criticità che si sono manifestate, a livello territoriale, sociale, generazionale, di crisi internazionale, come nel caso delle migrazioni e ora delle conseguenze dell’inaccettabile aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa”. Lo si legge nel messaggio inviato dal Capo dello Stato al XXV congresso nazionale dell’Acri iniziato oggi a Cagliari.

    Due sorelle si abbracciano a Bucha

  • Aiea, 8 reattori su 15 in funzione

    Una delle due unità della centrale nucleare di Khmelnytskyy (NPP) in Ucraina è stata ricollegata alla rete dopo la manutenzione del regolatore. Di conseguenza, otto dei 15 reattori dell’Ucraina sono attualmente in funzione, di cui due presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya controllata dalla Russia, tre presso la centrale nucleare di Rivne, due presso la centrale nucleare dell’Ucraina meridionale e ora uno presso la centrale nucleare di Khmelnytskyy. Gli altri sette reattori vengono chiusi per manutenzione regolare o tenuti in riserva. Lo comunica l’Aiea su aggiornamenti riferiti dall’Ucraina. Per quanto riguarda le tutele, l’Aiea ha affermato che la situazione è rimasta invariata rispetto a quanto riportato in precedenza. L’Agenzia continua a non ricevere la trasmissione di dati a distanza dai suoi sistemi di monitoraggio installati presso la centrale nucleare di Chernobyl, ma tali dati venivano trasferiti alla sede dell’Aiea dalle altre centrali in Ucraina.

  • Kiev, guerra ci costerà oltre 1 trilione di dollari

    “La guerra condotta dalla Federazione Russa contro l’Ucraina costerà al nostro Paese più di 1 trilione (mille miliardi) di dollari”. Lo ha detto il primo ministro ucraino Denis Shmygal in un’intervista a Bbc News Ukraine, secondo quanto riporta Ukrinform. “Le perdite dirette alla prima decade di marzo - sia secondo la Kyiv School of Economics che il Ministero dell’Economia - ammontavano a oltre 560 miliardi di dollari. E se calcoliamo le perdite di Pil a lungo termine dal fatto che impianti di produzione distrutti, infrastrutture distrutte, l’ammontare delle perdite è molto più di 1 trilione di dollari. Questo è ciò che il nostro Paese perderà a causa della guerra”, ha detto Shmygal.

    Crimini di guerra: cosa sono, chi li giudica e perché è difficile processare Putin
  • Sindaco Bucha, finora trovati 320 civili uccisi

    “Fino a ieri sera erano 320 i civili trovati uccisi. Gli specialisti stanno ora lavorando sui corpi: specialisti forensi, agenti delle forze dell’ordine, ma il numero di corpi scoperti cresce ogni giorno. Si trovano in tenute private, parchi, piazze, dove era possibile, quando non c’erano bombardamenti, seppellire i corpi. La gente cercava di seppellire i morti in modo che i cani non li portassero via. Quasi nel 90 per cento dei casi sono ferite da proiettili, non schegge”. Lo afferma il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk in un’intervista alla tv ucraina Dw.

    UN giornalista scatta una foto della fossa comune a Bucha

  • Moody’s, crescita Pil G-20 scende a 3,6% nel 2022

    L’invasione russa dell’Ucraina sta causando uno shock dei prezzi delle materie prime e dell’offerta che porterà a tassi di interesse più elevati e a una crescita più lenta, aumentando i rischi per le banche e altre istituzioni del settore finanziario. Lo afferma un report di Moody’s Investors Service. “Nello nostro scenario di base la crescita del Prodotto interno lordo per le economie del G-20 sarà del 3,6% nel 2022, in calo rispetto alla nostra previsione del 4,3% di febbraio”, spiega Olivier Panis, vicepresidente senior di Moody’s. “La crescita scenderà ulteriormente al 3% nel 2023 e potrebbe essere ancora minore in uno scenario al ribasso, ipotizzando un brusco arresto delle esportazioni di petrolio e gas in Europa dalla Russia, una stretta di liquidità e una diffusa recessione economica”, aggiunge Panis. “Le banche nei Paesi baltici e del Commonwealth sono le più esposte agli effetti di ricaduta del conflitto militare e dispongono di riserve limitate per assorbire l’impatto se si prolunga”, aggiunge il report di Moody’s, mentre “le banche europee, africane e turche, i noleggiatori di aerei, le assicurazioni del ramo danni, chi concede mutui ipotecari residenziali non bancari statunitensi e le società di sviluppo del business sono a più alto rischio negli scenari al ribasso”. Le banche nordamericane e asiatiche appaiono invece meno coinvolte dai rischi aperti dalla crisi ucraina.

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  • Usa, guerra potrebbe durare più di quanto immaginiamo

    La mossa delle forze russe di spostare l’offensiva nell’est dell’Ucraina potrebbe “allungare la guerra più di quanto chiunque di noi voglia”. Lo ha detto un funzionario del Pentagono sottolineando che gli Stati Uniti si aspettano che il conflitto si intensifichi nella zona del Donbass. “Ci aspettiamo che gli ucraini continuino a combattere in questa zona che appartiene a loro e per la quale lottano da otto anni”, ha detto ancora il funzionario.

    Ucraina: la violenta repressione russa a Enerhodar
  • L’Austria espelle 4 diplomatici russi

    “L’Austria espelle quattro diplomatici russi”. Lo dice il ministero degli Esteri austriaco ripreso dall’agenzia russa Tass.

  • Kiev, oggi 10 corridoi umanitari

    L’Ucraina annuncia di voler aprire oggi dieci corridoi umanitari. Lo afferma Iryna Vereshchuk, vice primo ministro dell’Ucraina. I residenti che cercano di lasciare la città assediata di Mariupol dovranno di nuovo usare i propri veicoli.

    Persone in fuga da Mariupol

  • Ambasciatore russo negli Usa, «sanzioni contro banche colpiscono cittadini comuni»

    Le sanzioni imposte dagli Usa contro le banche Sberbank e Alfa-Bank sono “un colpo diretto ai cittadini russi”. Lo ha affermato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, citato dall’agenzia Tass. “Gli attacchi continui dell’Amministrazione con le sanzioni dimostrano le vere aspirazioni degli Stati Uniti. Un esempio sono le restrizioni contro Sberbank e Alfa-Bank, dove la maggior parte dei russi conserva i propri risparmi. Questo è un colpo diretto alla popolazione russa, ai cittadini comuni”, ha detto Antonov, secondo cui “con le nuove sanzioni, Washington continua a danneggiare l’economia globale

  • Kiev, russi sparano contro ospedale a Severodonetsk

    I russi hanno sparato nella notte contro un ospedale di Severodonetsk e le case di Lysychansk, nella regione del Lugansk. Lo riferiesce Serhiy Gaidai , capo dell’amministrazione statale regionale di Lugansk, come riporta la Pravda Ucraina. “I russi sono indifferenti alla popolazione civile - afferma Gaidai - e sparano sulle case a Rubizhne e Severodonetsk, a Popasna e nella comunità montana. C’è molta distruzione, sia nel patrimonio immobiliare che nelle infrastrutture. Le squadre di soccorso stanno lavorando”.

  • Gb fornirà veicoli blindati a Kiev

    La Gran Bretagna fornirà veicoli blindati all’Ucraina. Lo riporta il Times, secondo cui al vaglio del ministero della Difesa britannico sarebbe l’invio di mezzi ’Mastiff’ oppure ’Jackal’, che possono essere utilizzati come veicoli da ricognizione o da pattuglia a lungo raggio. Questi blindati potrebbero consentire alle forze ucraine di avanzare ulteriormente verso le linee russe. Secondo il quotidiano di Londra, inoltre, le truppe britanniche saranno inviate, nelle prossime settimane, nei paesi al confine con l’Ucraina per esercitazioni.

    Un soldato ucraino dopo la distruzione di un mezzo militare russo rivicino Kiev


  • Kuleba, embargo a gas e petrolio, servono nuove Bucha?

    “Noi insistiamo nel chiedere l’embargo al petrolio e al gas russo, la piena disconnessione da swift, i porti chiusi. Spero che non si arrivi a una situazione in cui servono altri shock come Bucha per imporre nuove sanzioni, non posso credere che il popolo ucraino debba soffrire così tanto per convincere i politici europei ad agire”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Consiglio atlantico.

    PER APPROFONDIRE/ Crimini di guerra: cosa sono, chi li giudica e perché può essere difficile processare Putin

  • Kuleba, Berlino faccia di più, ipocrite solo armi difensive

    “Chi dice vi do armi difensive ma non offensive è un ipocrita. La Germania è passata dal non fornire alcun tipo di equipaggiamento ai sistemi anti tank ma è chiaro che può fare di più: quello che mi preoccupa sono i processi decisionali a Berlino, loro hanno tempo e noi no”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Consiglio atlantico.

  • Ministra Gb, «aumenteremo forniture armi»

    Il Regno Unito “aumenterà le forniture di armi all’Ucraina”. Lo dice la ministra degli Esteri britannica Liz Truss, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles.

    Residenti camminano tra le macerie a Bucha


  • Il sindaco di Mariupol, «in città più di 5mila civili uccisi»

    Il sindaco di Mariupol, città portuale assediata da settimane, ha detto che in città ci sono stati più di 5mila civili uccisi. Mariupol si trova in quell’est industriale in cui la battaglia continua per un’area strategica del Paese. A Mariupol i soldati russi avrebbero allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi.

    Il cratere di un’esplosione a Mariupol

  • Usa, smantellata rete hacker controllata da intelligence russa

    Gli Stati Uniti hanno smantellato una ’rete bot’ controllata dall’intelligence militare russa. Lo ha annunciatoil ministro della giustizia americano Merrick Garland. Il cosiddetto ’botnet Una botnet è una rete di computer utilizzati per effettuare attacchi informatici. “Il governo russo ha recentemente utilizzato infrastrutture simili per attaccare obiettivi ucraini”, ha detto il procuratore generale. “Fortunatamente, siamo stati in grado di bloccare la rete prima che potesse essere utilizzata di nuovo grazie alla collaborazione con i nostri partner internazionale. Garland ieri ha annunciato che gli Usa hanno incriminato l’oligarca russo Konstantin Malofeyev per il suo tentativo di violare le sanzioni russe inflittegli per aver finanziato il separatismo in Crimea e aver sostenuto le due repubbliche secessioniste filorusse del Donbass usando complici allo scopo di acquisire e gestire surrettiziamente media in Europa. Mentre un tribunale di New York ha aperto un provvedimento contro l’americano John Hanick, 71 anni, per accusato di violazione delle sanzioni e false dichiarazioni per aver collaborato diversi anni con Malofeyev.

  • Blinken ha incontrato Stoltenberg, focus su sicurezza e aiuti

    Il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha incontrato a Bruxelles il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Lo ha fatto sapere il portavoce del dipartimento di Washington, Ned Price, in una nota, aggiungendo che “hanno discusso degli sforzi per fornire sicurezza e altre forme di assistenza ai nostri partner ucraini in risposta alla guerra non provocata della Federazione Russa contro l’Ucraina. Hanno anche preso atto dei preparativi per il vertice Nato del 29-30 giugno a Madrid e riaffermato il sostegno ai partner Nato Asia-Pacifico, Australia, Giappone, Repubblica di Corea e Nuova Zelanda, che hanno partecipato per la prima volta alla riunione ministeriale. Blinken ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti allo sviluppo di un nuovo concetto strategico della Nato che affronti le minacce attuali e future all’ordine internazionale basato sulle regole”.

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  • Sindaco Mariupol, «40% della città non è recuperabile»

    E’ stato distrutto oltre il 90% della citta ucraina di Mariupol che è sotto l’assedio delle forze russe da oltre un mese e almeno il 40% “non è più recuperabile”. Lo ha affermato il sindaco della città, Vadim Boychenko, rinnovando anche l’appello per sanzioni più dure contro la Russia e il riconoscimento di crimini di guerra da parte delle istituzioni internazionali. Lo riferisce la Cnn.

    Persone in fuga da Mariupol

  • «Coprifuoco per una settimana a Gostomel»

    Coprifuoco di una settimana indetto a Gostomel, non lontano da Kiev. Lo riferisce in un tweet la parolamentare ucraina Lesia Vasylenko. Il coprifuoco parte alle 6 del mattino di oggi ora locale e continuerà fino alle 6 del mattino del 14v aprile. Una “misura necessaria” per sminare la città e consentire ai civvili di rientrarvi in sicurezza, afferma la parlamentare nel testo citato da Sky News. La città è sotto l’occupazione delle forze russe da 35 giorni.

  • Zelensky, fare di tutto per ripristinare economia Ucraina

    “Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare il lavoro delle aziende locali, le attività commerciali e ristabilire le piccole e medie imprese sul nostro territorio là dove è sicuro e possibile lavorare”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consieueto messaggio serale pubblicato sui social network, lo9 cita la Cnn.

  • 1.700 profughi ucraini al confine tra Messico-Usa

    Circa 1.700 rifugiati ucraini sono arrivati a Tijuana, in Messico, sperando di riuscire a entrare negli Stati Uniti. Lo riporta Nbc news spiegando che nella città di confine, vicino San Diego, è stato allestito un centro accoglienza in una palestra per chi fugge dalla guerra in Ucraina. Secondo Cbs, i profughi sono arrivati in Messico con un visto turistico. Circa 150 ucraini vengono accolti negli Stati Uniti ogni giorno da quando il presidente americano Joe Biden ha annunciato di voler garantire l’ingresso nel Paese a 100.000 profughi.

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