Singapore è il secondo Paese al mondo nella capacità di attrarre talenti
Al primo posto la Svizzera. La valutazione fatta anche sugli ambienti normativi e aziendali e sul supporto ai lavoratori attraverso l'istruzione e la formazione
di Redazione Scuola
2' di lettura
Secondo il Global Competitive Index 2022, Singapore occupa il secondo posto subito dopo la Svizzera come Paese al mondo che attrae più talenti. Il rapporto che viene pubblicato dalla Business School Insead in collaborazione con il Portland Institute ogni anno a partire dal 2013 si basa su 69 variabili macroeconomiche. La valutazione viene fatta su come i Paesi attraggono talenti esterni, sugli ambienti normativi e aziendali, nonché sul supporto ai lavoratori attraverso l'istruzione e la formazione. La città-Stato è la prima al mondo per i lavoratori altamente qualificati e si è classificata tra le cinque migliori al mondo sotto ogni aspetto, Eccetto uno: per quanto riguarda il mantenere i talenti occupa il 36/o posto. Singapore dovrà impegnarsi su questo fronte.
«Se si considera che può costare a un'organizzazione da sei a nove mesi di stipendio di un dipendente per sostituirli - che è probabilmente ancora più alto per i lavoratori internazionali - e l'impatto della perdita di prestazioni elevate, la necessità per i datori di lavoro di agire per mantenere il loro il miglior talento è ancora più grande, soprattutto perché il paese lavora per rafforzare la sua posizione di hub chiave per le imprese in tutta l'Asia», ha affermato Lauren Huntington, stratega della soluzione per l'esperienza dei dipendenti di Qualtrics.
La pubblicazione
La pubblicazione di quest'anno ha evidenziato il climax ascendente della Cina che è passato dal 45° posto nel 2019 al 36° posto quest'anno. Bruno Lanvin, direttore esecutivo del progetto Insead Global Talent Competitiveness Index ha sottolineato che la Cina «è ora il Paese a reddito medio-alto più competitivo per i talenti al mondo». Lanvin ha affermato inoltre che la Cina ha avuto l'accortezza di adattare le competenze della propria forza lavoro alla domanda del mercato, ad esempio perfezionando un sistema educativo soprattutto per quanto riguarda l'istruzione secondaria e terziaria per rispondere alle esigenze dell'economia. Ha aggiunto «le sfide del futuro sono quelle di definire quali lavori avranno valore in un mondo di incertezze e di coinvolgere le generazioni più giovani nelle future politiche e strategie della forza lavoro».
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