Siri, nuova indagine su soldi avuti da una banca di San Marino
Secondo il settimanale l’Espresso l’ex sottosegretario alle Infrastrutture avrebbe ricevuto due prestiti «di favore» di per 750mila e 600mila euro con «violazioni sistematiche» delle regole creditizie
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Nuovi guai giudiziari per l’ex sottosegretario Armando Siri, già coinvolto in inchieste a Roma e Milano. Il numero in edicola domenica dell’Espresso e già online su Espresso +, rivela che anche le autorità di San Marino indagano sugli affari del senatore. La nuova istruttoria, afferma il settimanale, riguarda due «prestiti di favore a elevato rischio» concessi da una banca dell’ex paradiso fiscale e caratterizzati da una doppia serie di «violazioni sistematiche» delle regole creditizie.
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Si tratta di 750 mila euro incassati da Siri tra ottobre e gennaio scorsi, quando era ancora sottosegretario delle Infrastutture, e altri 600 mila ottenuti appena tre mesi fa da un imprenditore a lui collegato. Secondo l'Espresso entrambi i finanziamenti bancari sono stati giudicati “contrari ai principi di sana e prudente gestione del credito” dagli ispettori della Banca Centrale di San Marino e dell'Agenzia anti-riciclaggio (Aif), che dopo sette mesi di verifiche e interrogatori riservati hanno deciso di denunciare tutto alla magistratura trasmettendo gli atti alla procura di Milano dove da alcuni mesi è già stata avviata una indagine sugli affari di Siri a San Marino.
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