Sky, in Italia piano con uscite volontarie o riconversioni per 800 addetti
La media company di casa Comcast prevede uscite volontarie o il cambio di mansione per 800 addetti che si uniscono a 400 esodati già contemplati dagli accordi del 2021. L’allarme dei sindacati
di Andrea Biondi
I punti chiave
3' di lettura
Sky Italia torna a mettere mano a costi e perimetri e mette nero su bianco l’arrivo di «un ampio piano di upskilling, reskilling, insourcing e di uscite volontarie, che si è reso necessario alla luce degli impatti sul business generati dai cambiamenti dello scenario macroeconomico dell’ultimo anno».
Piano su 800 risorse aggiuntive
A essere impattate saranno 1.200 persone, scrivono i sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Numero che nella comunicazione di Sky si ferma a 800. Il perché è spiegato dalla stessa Sky: «La ridefinizione del piano di trasformazione – spiega la società – prevede un impatto su 800 risorse aggiuntive, tra lavoratori interni ed esterni, che vanno ad aggiungersi alle 400 posizioni lavorative già previste nell’accordo siglato con le parti sociali nel 2021».
La preoccupazione dei sindacati
Preoccupazione viene espressa dai sindacati: «Contratteremo ogni singola situazione, con particolare attenzione per i processi di reinternalizzazione e di reskilling di tutto il personale coinvolto, per verificare che si tratti effettivamente di un percorso concreto, e non di un semplice tentativo di guadagnare un po’ di tempo prima di soluzioni più drastiche». A questo punto fra sindacati e azienda si apre ora tutta la fase di confronto per declinare nella pratica questo piano. Solo dopo si capirà quanti dei nuovi 800 lavoratori impattati dovranno lasciare l’azienda.
Internalizzazioni di attività
A dare manforte e rendere meno fosco il quadro c’è il fatto che all’interno del piano, come scrive sempre Sky, sia prevista «un’ampia internalizzazione di attività in diverse aree, tra cui quelle di supporto tecnico a sistemi IT, attività di post-produzione e produzione, e di supporto al ciclo attivo». Ma per i sindacati la spia d’allarme rosso è accesa visto che il riassetto presentato dall’ad di Sky Italia Andrea Duilio nell’incontro annuale con i rappresentanti sindacali di impiegati, quadri e giornalisti «potrebbe diventare dirompente» se gli strumenti di riconversione «non fossero utilizzati in modo efficace».
La crisi del settore pay tv
Fin qui la tematica aziendale. Ma il ragionamento, come accaduto avantieri sulle Tlc per Vodafone e il suo piano su 1.000 lavoratori, finisce presto e inevitabilmente sui nodi di un settore, quello della pay tv e dei media in generale, la cui crisi, proseguono i sindacati è «acuita dall’entrata in campo delle piattaforme streaming». Una crisi, insomma, che «in assenza di un intervento regolatorio capace di riequilibrare il vantaggio competitivo strappato dalle piattaforme streaming, rischia di mettere in ginocchio l’intero settore».
I conti di Comcast e Sky
Guardando ai conti della società, Comcast, colosso statunitense delle telecomunicazioni, ha registrato ricavi per il quarto trimestre del 2022 in aumento dello 0,7% a 30,6 miliardi di dollari. L'utile netto è diminuito dell'1,1% a 3 miliardi di dollari e l’utile per azione (Eps) è aumentato del 6,8% a 0,70 dollari. L’Eps rettificato è aumentato del 6,5% a 0,82 dollari. «Abbiamo raggiunto i più alti livelli di fatturato, Ebitda rettificato ed Eps rettificato della nostra storia e abbiamo restituito agli azionisti la cifra record di 17,7 miliardi di dollari di capitale», ha dichiarato il ceo Brian Roberts Quanto alla controllata Sky i ricavi risultano in calo del 13% a quota 4,4 miliardi di dollari nel quarto trimestre e dell'11,5% nell'intero 2022 a quota 17,9 miliardi di dollari mentre gli abbonati salgono nei tre mesi di 129mila unità raggiungendo i 23,1 milioni. Nei 12 mesi i ricavi sono stati in calo dell'1,2% se non si considerano i cambi valutari, mentre gli abbonati sono cresciuti di 88mila unità. I risultati di Uk hanno fatto il paio con la flessione registrata in Germania e Italia. Nel nostro Paese gli unici dati sono quelli reperibili dal bilancio (Comcast comunica solo i numeri di Sky a livello europeo e non per singoli Paesi) pubblicato sul sito Cerved che segnalano una perdita di 719 milioni nel 2021 dopo i 690 del 2020 per Sky Italia Srl, con ricavi scesi del 9,5% a 2,6 miliardi e 500mila abbonati mancanti all'appello, per un parco sottoscrittori a 4,4 milioni a fine 2021.
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