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Skymetro di Genova, i cantieri partiranno a metà 2024

Il progetto è stato presentato in Conferenza dei servizi. Finanziato con 398 milioni, la fine dei lavori è prevista nel 2027

di Raoul de Forcade

2' di lettura

Ben 6,9 chilometri di lunghezza, 6 fermate, 19 ore al giorno di servizio preventivato, frequenze ogni 6 minuti, tempo di percorrenza di 10,50 minuti della tratta tra la stazione di Genova Brignole e il quartiere di Molassana (nella Val Bisagno); E previsioni di
trasportare 60mila persone al giorno, per oltre 20 milioni di passeggeri l’anno con il 50% dei consumi di esercizio in energia elettrica recuperati tramite politiche green e ecosostenibili. Sono i numeri, presentati in Conferenza dei servizi del nuovo Skymetro di Genova, per la cui costruzione l’i nizio dei cantieri è fissato a luglio 2024, una volta terminato l’iter autorizzativo.

Treno soprelevato

Si tratta di un’infrastruttura sopraelevata, a cielo aperto, senza interferenze con la viabilità ordinaria, che costituisce l’estensione dell’esistente rete metropolitana di Genova alla valle del torrente Bisagno, partendo, come si accennato dalla stazione ferroviaria Brignole. Il progetto di fattibilità tecnico-economica è stato presentato dall’assessore alla Mobilità del Comune di Genova, Matteo Campora, e dal coordinatore della Mobilità urbana sostenibile, Enrico Musso.

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«Il progetto - ha spiegato Campora - è stato finanziato dal ministero dei Trasporti con 398 milioni di euro e abbiamo avviato ieri (18 ottobre 2023, ndr) la Conferenza dei servizi. È un progetto innovativo e sostenibile, con 7 chilometri di pannelli fotovoltaici che alimenteranno la metropolitana: migliorerà la qualità della vita dei cittadini e delle imprese della Val Bisagno, con un collegamento in meno di 11 minuti. È un’autentica rivoluzione della mobilità dell’area che darà una risposta mai data fino a oggi. Provvederemo, nei prossimi mesi, a chiedere apposito finanziamento per il prolungamento fino a Prato, in modo da servire anche i comuni della città metropolitana».

Doppio scavalcamento

Il primo tratto della linea, è stato chiarito, è progettato sulla sponda sinistra del Bisagno, per poi passare, con un’opera di scavalco del torrente, alla sponda destra e proseguire fino a raggiungere la prima stazione: Romagnosi. All’altezza dello stadio Luigi Ferraris, il tracciato prevede un nuovo spostamento sulla sponda sinistra (nel tratto di copertura del Bisagno) per proseguire fino alla stazione terminale di Molassana, con quattro ulteriori stazioni intermedie (Parenzo, Staglieno, Guglielmetti, San Gottardo).

L’andamento del tracciato, hanno spiegato in Comune, «ha tenuto conto degli aspetti idraulici, geologici e geomorfologici dell’area, anche nel posizionamento di stazioni e locali tecnici, sempre situati in una quota di accesso rialzata dal piano strada, proprio al fine di garantire la sicurezza dell’infrastruttura, nonché a proteggere le apparecchiature a questa collegate».

Fine lavori nel 2027

Il progetto, in sinergia con altre azioni di sviluppo e sostegno della mobilità urbana, secondo i tecnici comunali «porterà a un significativo cambiamento nelle abitudini di trasporto in Valbisagno, con una previsione di crescita di utilizzo del mezzo pubblico del 27% su base annua». La fine delle attività di cantiere è prevista entro la metà del 2027.


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