ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùDecreto lavoro

Smart working per i fragili Pa e disabilità: caccia alle risorse

Senato e governo cercano circa 100 milioni: 15 per il lavoro agile fino al 31 agosto e soprattutto tra 50 e 60 milioni per estendere l’assegno di inclusione senza ridurre l’aiuto ai disabili

di Marco Mobili e Claudio Tucci

(Adobe Stock)

3' di lettura

È caccia a un centinaio di milioni di euro per sbloccare la partita degli ultimi emendamenti in ballo al decreto Lavoro in commissione Affari sociali del Senato. Tre soprattutto sono le questioni più spinose che vedono al lavoro da giorni i tecnici del governo e i parlamentari della maggioranza. La prima, come anticipato su queste pagine (Il Sole 24 Ore di sabato 10 giugno), è l’estensione dell’Assegno d’inclusione ai componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza (certificati dalla Pa) e la conseguente rimodulazione della scala di equivalenza che produce l’effetto (paradossale) di tagliare le risorse per la disabilità.

La questione comporta la necessità di reperire tra i 50 e i 60 milioni per realizzare l’estensione dell’Assegno d’inclusione ai componenti in condizione di grande disagio bio psico sociale (tra cui potenzialmente potrebbe rientrare anche chi decide di vivere in strada, come un clochard) e l’esigenza di non decurtare i fondi per i disabili. Sul tavolo c’è una nuova rimodulazione della scala di equivalenza per far quadrare il cerchio delle coperture. «Troveremo una soluzione», ha spiegato al Sole 24 Ore la relatrice al Dl 48, Paola Mancini (FdI).

Loading...

Un altro nodo da sciogliere riguarda l’estensione, oltre il 30 giugno, della normativa di miglior favore sul lavoro agile anche nella Pa. Dopo la proroga fino a fine anno accordata a lavoratori fragili e con figli fino a 14 anni del settore privato, c’è un forte pressing per ricomprendervi almeno i fragili del settore pubblico, al momento esclusi. La partita è anche politica con la maggioranza (Lega in testa, con la senatrice Elena Murelli) che preme per una soluzione fino al 30 settembre (ma occorre trovare una ventina di milioni di euro). Davanti al nodo risorse si ragiona anche su una mini proroga fino al 31 agosto, sempre solo per i lavoratori pubblici fragili, sfruttando anche il fatto, ha sottolineato la relatrice Mancini, che «c’è un fermo della scuola». Un’eventuale proroga al 31 agosto per i fragili della Pa costa circa 15 milioni, e anche in questo caso vanno ancora trovati.

La terza questione sul tavolo riguarda l’emendamento (questo già approvato come quello sull’inclusione e i disabili) che istituisce una decontribuzione triennale per chi assume o stabilizza badanti che assistono anziani non autosufficienti. La norma riguarda il 2023, 2024 e 2025 e prevede un esonero del 100%, entro un limite massimo di 3mila euro, per 36 mesi. Ebbene la disposizione è stata approvata con parere favorevole del ministero del Lavoro, senza tuttavia aver avuto il preventivo via libera sulla coerenza delle coperture finanziarie. Al momento, fanno sapere dal governo, la misura potrebbe essere coperta per un solo anno, e servirebbero una trentina di milioni per garantire lo sconto per il biennio successivo. Se non si riuscirà a garantire le risorse necessarie è quasi scontata una bocciatura ex articolo 81 della Bilancio e la possibililtà che la misura confluisca nel Ddl Lavoro.

«Con un po’ di buona volontà troveremo risposte a tutte queste questioni», ha evidenziato la relatrice Mancini, che ha sottolineato i molti passi avanti che il Dl 48 fa sui temi del lavoro: «Dallo smantellamento del decreto Trasparenza alla modifica sui contratti a termine (causali anche per i rinnovi, oltre alle proroghe, fino a 12 mesi di contratto), e sull’agevolazione sul lavoro straordinario (e notturno) per il settore turistico, limitata a un periodo ben definito» (che va dal 1° giugno al 21 settembre 2023, ndr). Sui fringe benefit il tetto resta a 3mila euro per la categoria dei lavoratori con figli: «Il mio obiettivo è innalzare la soglia da 258,23 euro ad almeno mille euro per tutti i lavoratori dipendenti - ha chiosato la relatrice Mancini -. Anche qui mi impegnerò in tal senso nel Ddl Lavoro». Quanto ai tempi, oggi e domani i lavori parlamentari si fermano per la morte ieri dell’ex premier Silvio Berlusconi. La commissione riprenderà l’esame del Dl giovedì. Con l’obiettivo di sciogliere tutti i nodi e andare così in Aula già venerdì.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti