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Smart working, verso la proroga per i lavoratori fragili fino al 30 giugno

La ministra Calderone anticipa il parere favorevole a due emendamenti al Milleproroghe presentati da Pd e M5S

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2' di lettura

La legge di Bilancio ha prorogato lo smart working per i lavoratori fragili fino al 31 marzo ma la norma potrebbe essere rinnovata. Lo ha lasciato intendere il ministro del Lavoro Marina Calderone rispondendo al question time al Senato ad una interrogazione del Pd.

«Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sosterrà ogni iniziativa volta alla proroga almeno trimestrale» dello smart working per i lavoratori fragili, ha detto l’esponente di governo «al fine di proseguire nell’azione di protezione dei soggetti più esposti al rischio Covid. È già in corso una interlocuzione tecnica con i competenti uffici del ministero della Pa per la valutazione congiunta dell’intervento ma daremo parere favorevole».

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Milleproroghe, emendamenti Pd-5s sulla proroga

La proroga dello smart working per i lavoratori fragili è contenuta in due emendamenti segnalati al decreto Milleproroghe, uno del Pd e l’altro di M5S. Quello dei democratici, a prima firma Susanna Camusso, proroga la misura in scadenza il 31 marzo al 30 giugno 2023. Quello dei pentastellati, a prima firma Barbara Guidolin, prevede invece la proroga fino al 31 dicembre.

A chiedere il parere della ministra sull’emendamento del Pd è stata la capogruppo democratica al Senato Simona Malpezzi. «Saremo soddisfatti - ha detto la senatrice dem - quando, in sede di conversione del decreto Milleproroghe, sentiremo il Governo dare parere favorevole agli emendamenti del Partito democratico per la proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili. Sarebbe molto grave se il Governo non facesse quello che la ministra Calderone ha dichiarato in Aula e cioè un intervento normativo a tutela dei lavoratori fragili».

M5S: estensione anche per genitori con figli under 14

«Con il Covid-19 non ancora sconfitto definitivamente, tutelare i lavoratori fragili resta un obiettivo imprescindibile. Nel decreto milleproroghe, il Governo non ha prolungato le misure introdotte, su forte impulso del M5S, durante la fase più dura della pandemia che hanno garantito una protezione a queste persone. Perciò abbiamo presentato due emendamenti al Dl, inseriti fra i segnalati, per rimediare a tale assenza» hanno affermato i senatori del M5S in commissione Lavoro-Sanità Orfeo Mazzella (capogruppo) e Barbara Guidolin. «Con il primo emendamento - spiegano - intendiamo prorogare fino al 30 giugno 2023 la possibilità, per tutti i lavoratori fragili che non possono svolgere la loro mansione in modalità agile, di equiparare i periodi di assenza al ricovero ospedaliero, escludendoli dal periodo di comporto. Con il secondo vogliamo portare al 31 dicembre prossimo la possibilità, per gli stessi lavoratori, di optare per lo smart working anche attraverso l’assegnazione a diversa mansione senza decurtazioni dello stipendio. Possibilità che viene estesa anche ai caregiver familiari e ai genitori con figli minori di 14 anni».

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