Smartworking vista vigneto, brindano Langhe e Monferrato
Il lavoro agile ha portato a un incremento delle richieste di case: si cerca una soluzione con una camera in più come zona studio. Sul lago Maggiore la domanda supera di molto l'offerta
di Laura Cavestri
3' di lettura
Smartworking con vista sul vigneto. Se il Piemonte è rimasto per anni un passo indietro rispetto alla capacità attrattiva della Toscana e più soggetto a un turismo “mordi e fuggi”, con la pandemia – e il ritrovato entusiamo di italiani e stranieri verso la seconda casa a scopo turistico – Langhe e Monferrato sono rientrate nei radar di acquirenti e affittuari.
Langhe e Monferrato
Sempre molto richieste le case in campagna in tutto il territorio di Langhe, Roero e Monferrato che continuano a godere di un grande interesse da parte di acquirenti provenienti da Nord Europa e Stati Uniti. Tra le famiglie italiane che cercano soluzioni indipendenti o semi-indipendenti, requisiti richiesti sono lo spazio esterno, la possibilità di costruire una piscina, i collegamenti con i centri abitati e la presenza di servizi. Per gli investitori esteri costituisce un valore aggiunto la vista panoramica.
Da record, le terre del Barolo: il prezioso vino, infatti, può essere prodotto dal vitigno nebbiolo in soli 11 comuni dove i prezzi dei vigneti vanno da 600mila euro all’ettaro fino a oltre 3 milioni di euro all’ettaro.
«Sempre sostenuta la domanda nel comune di Alba e in quelli limitrofi. Si conferma la crescita di richieste di case di campagna – ha affermato Enrico Garino, affiliato Tecnocasa – iniziata subito dopo il lockdown. Le cercano sia residenti del posto come prima casa sia stranieri che, dal Nord Europa, acquistano la casa vacanza in questi luoghi. In entrambi i casi ci si orienta verso immobili di 120-150 mq con circa 1000 mq di giardino, indipendenti su quattro lati, privi di servitù di passaggio, con un giardino circostante, possibilmente piscina e una buona esposizione panoramica. Il budget dell’acquirente italiano è più contenuto e si aggira intorno a 300-400mila euro per una soluzione ristrutturata. A titolo di esempio una soluzione in buono stato di 150 mq, con 2mila-3mila mq di terreno annesso può costare da 400 a 450 mila euro».
«La casa in campagna – ha aggiunto Franco Sampò (Gabetti Langhe) – è ricercata anche da persone residenti in Lombardia e Piemonte che valutano di usufruire delle agevolazioni del superbonus 110 per cento. Anche perché c’è poca offerta e molto vetusta. La possibilità di lavorare in smartworking ha portato anche ad un incremento di richieste di case e, in questo caso, si cerca una soluzione con una camera in più come zona studio».
«Nel territorio del Barolo e del Barbaresco – ha spiegato Roberto Pasquero, affiliato Tecnocasa – la ricerca di case in campagna è sempre stata molto elevata ma, negli ultimi tempi, si registra una vivacità elevata che porta a tempi di vendita molto brevi per soluzioni particolarmente panoramiche in ottime condizioni d’uso. Chi desiderasse una casa in campagna in queste zone (Barolo, Monforte, Castiglione) deve mettere in conto per una soluzione di 150 mq con giardino di 300-500 mq almeno 400-500 mila euro. Quotazioni simili per i comuni di Barbaresco, Neive e Treiso. I valori elevati sono giustificati da un’offerta molto bassa».
«A Costigliole d’Asti, comune del Monferrato, al confine con le Langhe, dopo un periodo di rallentamento a causa della pandemia, – ha spiegato Laura Caracciolo, affiliata Tecnocasa – il mercato dei casali e dei rustici di campagna è tornato nell’interesse di acquirenti stranieri provenienti dal Nord Europa. Utilizzano l’abitazione come casa vacanza e spesso l’affittano anche ai loro connazionali». La fascia di prezzo dipende dalle condizioni dell’immobile: per un cascinale di campagna indipendente, completamente da ristrutturare, i prezzi vanno da 80 a 120mila euro; mentre per un immobile già ristrutturato, con caratteristiche di pregio e vista panoramica sulle colline si può arrivare a 400–450mila».
Il Lago Maggiore
«Lo smartworking ha consolidato e incrementato le richieste sul Lago Maggiore – ha spiegato Enrico Pusceddu, presidente Fiaip Piemonte –. Una domanda che supera di molto l’offerta e che stimiamo possa premere su un rialzo dei prezzi. Le vendite premiamo gli spazi ampi, i terrazzi, i giardini e la stanza in più. in funzione smartworking. Gli acquisti vedono maggiormente protagonisti olandesi, tedeschi, svizzeri, inglesi e, di nuovo, gli americani. In gran parte è però un mercato di locazioni».
La montagna
Gli ultimi mesi hanno visto la riscoperta di Oulx, non solo per la compravendita di case vacanze, ma anche di residenze primarie. Anche in questo caso si tratta di un effetto in buona parte legato alla pandemia, che ha portato sempre più persone a cercare nella montagna rifugio perfetto per coniugare i doveri professionali dello smart working e il contatto con la natura. Cresce la domanda e aumentano i prezzi nelle località storiche (come Sestriere) ma anche in quelle meno note. I più richiesti sono i trilocali, le case indipendenti: spaziose, con terrazza o giardino.
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