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Social network, Twitter sfida Club House e lancia Spaces per la leadership dei social voice only

Un’italiana in regia: Maria de Lourdes Zollo, ex Tencent e Tik Tok, punta allo sviluppo della piattaforma. Primo “colpo”, l’ingaggio di “Fuori dalla Bolla” strappato a Club House

di Marco lo Conte

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4' di lettura

Qualcuno la considererà l'ennesima cannibalizzazione del grande sul piccolo. Ma a guardarlo da vicino l'arrivo di Twitter Spaces ha tutt'altro profilo: perché se è vero che moltissimi geek si sono appassionati al social voice-only Club House, scoprendo il gusto della conversazione vocale, tutte o quasi le altre piattaforme avevano già implementato o stavano implementando questa modalità di condivisione: Telegram, anche se in pochissimi l'hanno mai utilizzata, ma in un qualche modo anche Facebook e ora Twitter.

La piattaforma di microblogging di Jack Dorsey si prepara a lanciare anche in Italia Twitter Spaces, che replica in tutto Club House, aggiungendo una serie di features, in parte ancora in fase di lavorazione. Un'opportunità per chi ha già costruito una buona fan base e su questa può sviluppare opportunità di relazioni più popolari rispetto a Club House, dove i follower vanno conquistati da zero e, circostanza non trascurabile, si può entrare ancora su invito e solo con un iphone (o ipad ultima versione).

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La culla del social

Il lancio è previsto a giorni e a mettere a punto gli ultimi dettagli di Twitter Spaces c’è un'italiana: Maria de Lourdes Zollo, parmense di 26 anni, nel 2019 aveva lanciato insieme a un mini-team di sette persone guidate da Esther Crowford ed Ethan Sutin, Squad: app di messaggistica “accelerata” da Y Combinator, tra i più attivi della Silicon Valley.

Inizialmente Squad prevedeva anche la videocamera ma poi si è fatta strada l'idea di una comunicazione che esaltasse l'intimità della comunicazione solo verbale e senza immagine.

Squad nasce come altri social nel contesto universitario, che è il migliore per i test e per rendere virali le cose che funzionano (soprattutto quando i budget sono bassi). Come per Facebook, gli atenei della Ivy League hanno rappresentato agli esordi il terreno di caccia per i fan di Squad.

Nata a Caracas da madre venezuelana ma cresciuta a Parma, dopo la laurea a Milano in Relazioni internazionali vola in Australia e poi a Shenzen in Cina, per lavorare in Tencent Games, divisione videogiochi del colosso cinese noto tra l'altro per WeChat.

“Grazie anche al mio bilinguismo ho avuto l'incarico di lanciare i prodotti in Europa e in Sudamerica – spiega Maria Zollo -. Col tempo ho maturato l'esigenza di un'esperienza in una start up. Mi sono trasferita a Londra dove ho lavorato a Musical.ly, diventato poi Tik Tok, per cui mi occupavo delle partnership. È lì che nasce Squad”.

La voce e la diversity

La start up ha realizzato diverse analisi psicologiche sulle persone che vanno live sui social, scoprendo che le persone per sentirsi libere di esprimersi.

“La gente ama parlare senza maschere, quindi senza videocamera, senza aver bisogno di conformarsi dal punto di vista estetico – Continua Zollo -. Togliere orpelli, togliere la paura di performare, di essere visto e giudicato per il proprio aspetto offre grande libertà. Questo esalta la potenzialità comunicativa di tutti coloro i quali hanno contenuti da condividere, da raccontare, da descrivere con la propria capacità affabulatoria. Ma abbiamo scoperto anche che ciò esalta la diversity: non importa il colore della pelle ma quello che dici; non importa se sei bello o brutto o se sei disabile ma quello che comunichi e come lo comunichi. In questo modo abbiamo scoperto che così abbiamo dato voce a persone che non ce l'ha. Prendiamo le donne nel settore tech, aggiunge Zollo: troppo poche e spesso lontane dalle leve di comando. Con il risultato di avere social disegnati da uomini per uomini.”

Il nuovo corso di Twitter

Nel frattempo, da almeno due anni Twitter lavorava a un social vocale, un side project insieme ai molti altri del nuovo corso della società, scaturito dopo la pax tra Elliot Management, l’hedge fund che detiene circa il 4% di Twitter, e il suo fondatore e Ceo Jack Dorsey, di cui il fondo aveva in un primo momento chiesto l’allontanamento.

L’accusa? Lentezza, scarsa capacità innovativa e bassa credibilità di Twitter, requisito in crescita di valore per i social dopo Cambridge Analytica e il Covid. «Abbiamo acquistato quasi 20 società per centinaia di milioni di dollari negli ultimi anni”, ha detto Ned Segal, chief financial officer di Twitter, in un'intervista recente.

«Penso che il nostro ritmo di fusione e acquisizione sia coerente con il ritmo di innovazione all'interno dell'azienda. Ci stiamo muovendo più velocemente». L’acquisizione di Squad perfezionata a ottobre 2020 rientra in questa strategia. «Attualmente siamo ancora in versione beta – aggiunge Zollo -, ci sono tante features disegnate ma non ancora pronte: vogliamo essere allineati tra Ios e Android. Ma soprattutto vogliamo capire per bene quali sono le esigenze e le priorità dei creator e del pubblico».

Da Club House a Spaces

Il primo colpo di Twitter Spaces è “Fuori dalla bolla”, rassegna stampa mattutina dalle 8:30 alle 10 dal lunedì al venerdì. Nata su Club House come stanza di comunicatori, giornalisti e politici, si è subito accreditata come una community trasversale per professioni, testate, orientamenti politici ed età. Complice i trascorsi liceali a Parma, Maria coinvolge l'animatore di Fuori dalla bolla, Guido Canali, che dopo la fine dell'esperienza come consulente per alcuni esponenti politici, ha dato vita a questa community costruita su Club House follower su follower e che ora si è trasferita armi e bagagli su Twitter Spaces.

«Stiamo sperimentando un nuovo modo di parlare di politica – spiega Guido Canali che ha siglato una partnership ufficiale per Twitter Global – in cui sul palco si alternano i personaggi politici in modo inclusivo e democratico. La cifra di Fuori dalla bolla è l'informalità e ciò provoca un effetto sorpresa che è la carta vincente dei nostri live, in cui ci teniamo fuori dai protocolli ingessati tipici dei media».

Ogni mattina Guido Canali, insieme a Cecilia Sala giornalista e autrice per La7, alternano la lettura dei quotidiani ai commenti degli ospiti che “salgono sul palco” a commentare le vicende di attualità politica, ma non solo.

Il progetto sta crescendo in termini di ascolto, accelerando in modo rilevante il numero delle persone collegate durante ogni live: appena sbarcati su Twitter Spaces Fuori dalla Bolla ha raccolto 26mila utenti unici, con 19mila utenti “di qualità”, presenti cioè almeno 3 minuti, con una crescita giornaliera del 13%.


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