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Softbank mette in forse il futuro di WeWork

Il gruppo giapponese ritira una offerta da 3 miliardi per azioni facenti capo al controverso fondatore e ad altri investitori. Al via la fusione tra Sprint e T-Mobile

di Stefano Carrer

Reuters

2' di lettura


Softbank Group mette in crisi il futuro di WeWork: il gruppo guidato da Masayoshi Son ha deciso di cancellare l'offerta da 3 miliardi di dollari per azioni della societa' di co-working facenti capo al controverso fondatore Adam Neumann e ad altri investitori iniziali. La mossa appare destinata a generare una battaglia legale e porre un punto interrogativo sulla sostenibilita' finanziaria del business di WeWork, su cui pesa anche l'attuale diffusione globale dell'epidemia da coronavirus.
L'offerta era stata annunciata nell'ottobre scorso come parte di un piano di salvataggio da 9,5 miliardi di dollari per WeWork. Ora, pero', Softbank sottolinea il cambiamento di alcune condizioni importanti: dal tardo nelle approvazioni da parte delle autorita' antitrust al mancato decollo di una joint venture in Cina, dalle cause giudiziarie civili penali in corso fino al coronavirus. Il gruppo giapponese, peraltro, afferma che il ritorno dell'offerta non dovrebbe avere impatti sul piano operativo per WeWork.
Un investimento sbagliato. Quello che era stato uno degli investimenti di piu' alto profilo per Softbank si e' rivelato un incubo, non da ultimo per le polemiche su atteggiamenti e mosse del fondatore. Softbank e le sue affiliate hanno impegnato finora ben 14,25 miliardi di dollari su WeWork, il che si e rivelato uno dei peggiori investimenti nella storia del gruppo. Negli ultimi tempi, il vulcanico Son sembra avere perso la bacchetta magica ed e' finito lui stesso sotto pressione, tanto che ha annunciato un piano di irrobustimento della posizione finanziaria di Softbank Group che comportera' cessioni di asset per ben 41 miliardi di dollari.
Fusione tra Sprint e T-Mobile. In positivo, Softbank ha annunciato oggi che contabilizzera' un profitto nel secondo trimestre in seguito alla fusione della controllata americano Sprint con T-Mobile, che dopo due anni di ritardo per problemi di Antitrust e di altra natura e' finalmente diventata operativa. Il merger dorvebbe consentire a Softbank di vendere una quota nel gruppo combinato. La fusione consentira’ la rimozione di circa 40 miliardi di dollari di debito netto dal bilancio di Softbank Group.

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