Solari hi-tech e sostenibili tra cosmetica e prevenzione
Le aziende cosmetiche investono in innovazione per proporre formule sempre più leggere e performanti per proteggersi dalle radiazioni solari contrastando, così, l’insorgenza di malattie della pelle
di Marika Gervasio
3' di lettura
Tra ripartenze, protocolli di sicurezza e sblocchi dei confini regionali, quella del 2020 sarà un’estate quantomeno insolita. L’emergenza coronavirus si è abbattuta come un tornado sulla vita delle persone di tutto il mondo e sull’economia dei Paesi, mettendo in crisi moltissimi settori, cosmetica inclusa. Le aziende del comparto, però, non si fermano, ma continuano a investire in innovazione, punto di forza del settore, per adeguarsi ai cambiamenti dei consumi causati da questa situazione: la produzione si sposta verso prodotti detergenti e igienizzanti, le creme per il viso e il make-up si fanno più leggere per adattarsi all’uso delle mascherine anti-contagio e cresce la richiesta di contenitori più sicuri e igienici.
Il trend della leggerezza e di performance hi-tech continua anche nei solari, protagonisti di questa stagione, con un valore di spesa di circa 400 milioni all’anno, che si trasformano in acque solari, ma anche in prodotti multifunzione, antirughe e antinquinamento per essere utilizzati anche in città, con packaging hi-tech.
Come i trattamenti solari antiage di Sisley, Sunleÿa G.E. Spf 50+ e la linea Uv-Bronze di Filorga, idratanti, antinvecchiamento e contro le macchie. Anche Advance Brightening Uv Defense Sunscreen SPF 50 di Skinceuticals è una protezione ad ampio spettro e a doppia azione: protegge contro l’iperpigmentazione causata dai raggi Uv e uniforma l’incarnato illuminandolo grazie a una speciale tecnologia.
Ha pensato alle pelli problematiche, a tendenza acneica per esempio, La Roche-Posay Ka+ con Anthelios Med una formula che, oltre ad avere una protezione molto alta (50+), favorisce la riparazione della barriera cutanea, idrata la pelle sensibile ad alto rischio di danneggiamento e fotoinvecchiamento. Stessa cosa ha fatto Rilastil (Istituto Ganassini) che con la linea Sun System ha messo a punto due prodotti per esigenze dermatologiche specifiche: D-Clar Crema Fotoprotettiva Uniformante Spf 50+, per prevenire lo sviluppo di nuove iperpigmentazioni e per ridurre la visibilità di quelle esistenti; e Acnestil Crema Fotoprotettiva Spf 50+, specifica per pelli acneiche, ad azione seboregolatrice e opacizzante.
La crema colorata per il viso Sunwards BB Face Cream Spf 50+ di Synchroline non è solo un trattamento di skincare e una protezione solare, ma anche make-up con packaging intelligente: il sistema Uv Alert permette di monitorare l’intensità delle radiazioni ultraviolette, per graduare l’esposizione al sole, e la tecnologia airless del flacone impedisce all’aria di entrare in contatto con il prodotto, prima, durante e dopo l’utilizzo.
I solari ad alta protezione Expert Sun Protector di Shiseido (Face & Body Lotion e Face Cream Spf 50+ e Spf 30) sono potenziati con la tecnologia SynchroShield che risponde ai cambiamenti dell’ambiente circostante. Alla tecnologia WetForce, che aumenta la resistenza del velo protettivo a contatto con acqua e sudore, si aggiunge HeatForce, che fa lo stesso grazie al calore del sole.
Dalle formule-trattamento alle acque solari, prodotto sempre più richiesto dai consumatori in cerca di soluzioni leggere e impercettibili sulla pelle. Vichy - che dal 6 al 12 luglio lancia con La Roche-Posay l’iniziativa Solare sospeso, donando un solare per ogni prodotto acquistato alla Fondazione Umberto Veronesi - ne ha inventate due: Capital Soleil Acqua solare protettiva Spf 50 Idratante con acido ialuronico e Abbronzatura Intensa con betacarotene. Lancaster utilizza la Full Light Technology su tutta la sua linea di solari - compresa l’acqua leggera e rinfrescante Sun Protective Water Spf 30 e Spf 50 -, una tecnologia che contrasta i raggi Uvb, Uva, la luce visibile e gli infrarossi; mentre La Roche-Posay pensa anche ai bambini con lo Spray Invisibile Corpo Spf 50+ (c’è anche per adulti) che sfrutta la tecnologia Netlock, polimeri intelligenti che incapsulano i filtri Uv all’interno di microcristalli. Sono formule rispettose dell’ambiente marino.
Quello della sostenibilità è il tema emergente nell’industria delle protezioni solari per molti marchi. Tra pack eco-concepiti e formule che non danneggiano i coralli, Clarins - che per quest’estate propone Stick Solaire Invisible Spf 50 per zone sensibili come orecchie, naso, guance e contorno occhi, e Eau-en-Brume Solaire Spf 50+ per corpo e capelli - continua a sostenere Plastic Odyssey: un catamarano in viaggio per 3 anni per promuovere riduzione e riciclo dei rifiuti plastici. Ancora, Davines Su, la linea dedicata alla protezione solare dei capelli e del corpo si presenta con un packaging più sostenibile: la plastica Pe bio based dei flaconi, interamente riciclabili, proviene da fonti rinnovabili di origine vegetale; mentre i solari della linea Nuxe Sun - novità è il Fluido Leggero Spf 50 - sono facilmente biodegradabili e sottolineano l’impegno del brand a fianco della Ong Oceanoplastic contro l’inquinamento degli oceani dovuto alla plastica.
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