Manovra 2024: 3 miliardi in più per la sanità, aumento stipendi medici e abbattimento liste d’attesa
In manovra 3 miliardi in più che fanno salire il Fondo sanitario a quota 136 miliardi, scongiurando così l’ipotesi di tagli rispetto al 2023
di Marzio Bartoloni
I punti chiave
2' di lettura
La Sanità conquista in manovra 3 miliardi in più che fanno salire il Fondo sanitario a quota 136 miliardi scongiurando così l’ipotesi di tagli rispetto al 2023 quando il Fondo ha raggiunto 134,7 miliardi. I fondi in più serviranno in particolare per finanziare il nuovo contratto dei medici: una partita da 2 miliardi che servirà a far crescere le loro buste paga. Il resto punta in particolare a finanziare un piano per abbattere le liste d’attesa con una doppia misura: detassazione degli straordinari del personale sanitario, ma anche delle nuove indennità di premio legate al taglio appunto dei tempi. In pista anche l’aumento della quota di iscrizione al Ssn che devono pagare gli extracomunitari che ora sale a 2mila euro.
Il piano per abbattere le liste d’attesa
Tra le misure previste dalla manovra più attese ci sono quelle del piano per abbattere le liste d’attesa. In particolare saranno detassati con una flat tax al 15% i compensi per l’extra orario che medici e infermieri dedicheranno all’abbattimento delle liste d’attesa con compensi orari lordi di 100 euro per i primi e di 60 euro per i secondi. Previsto in questo senso anche «l'introduzione di indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa», come conferma il ministero dell’Economia. Per ridurre sempre i tempi di attesa si ritocca al rialzo il tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni - ricoveri, visite ed esami - dagli ospedali privati con uno stanziamento che si dovrebbe aggirare sui 500 milioni. Infine la partita dei contratti dei medici che più in generale punteranno a far crescere gli stipendi: qui le risorse stanziate superano i 2 miliardi.
Cresce il contributo degli stranieri per curarsi con il Ssn
Tra le novità dell’ultima ora anche l’aumento del contributo che pagano gli stranieri per avere accesso alle cure del Servizio sanitario nazionale. Si tratta di specifiche categorie, non aventi diritto all'iscrizione obbligatoria (che spetta a chi lavora), che possono iscriversi volontariamente al Ssn attraverso il pagamento di un contributo forfettario annuale come disciplinato dal Dlgs 286/1998. I cittadini extracomunitari, residenti in Italia, potranno continuare a iscriversi al Ssn versando un “contributo” di 2mila euro all'anno, quando oggi si aggira in media sui 1200 euro (la crescita dunque è di oltre il 60%). «Per i residenti stranieri cittadini di Paesi non aderenti all'Unione europea - si legge in una nota del Mef - si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del Ssn, versando un contributo di 2.000 euro annui. L'importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari».
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