Solidi risultati per l’arte del XX secolo da Christie’s
Un catalogo ampio e vario, senza lotti straordinari e relativamente poche garanzie, rispecchia la nuova normalità del mercato. Buona presenza di arte italiana del dopoguerra. Cinque record per altrettanti artisti contemporanei
di Giovanni Gasparini
5' di lettura
L'asta televisiva pomeridiana, impropriamente denominata ‘serale' (a meno che per serale non si intenda ad Hong Kong...), organizzata da Christie's a Londra il 28 giugno ha realizzato 63,8 milioni di sterline, entro la stima dopo l'aggiunta delle commissioni, grazie a 61 lotti venduti dei 66 rimasti dopo solo due ritiri e cinque invenduti, di cui però uno solo dalla stima milionaria. L'elevata percentuale di venduto è stata solo in parte aiutata dalle garanzie di parte terza che hanno coinvolto meno di un quarto dei lotti e non è stata seguita la pratica di ritirare un numero consistente di lotti prima dell'asta, mentre vi è l'impresssione che la casa d'aste abbia lavorato con i venditori per convincerli ad accettare prezzi di riserva molto ragionevoli, portando quindi in diversi casi a realizzi al di sotto delle stime basse, a volte in modo significativo, ma pur sempre vendite.
Ciò potrebbe forse stupire chi si fosse avvicinato al mercato dell’arte solo negli ultimi anni, in cui i risultati in asta sono stati sempre più distorti da meccanismi di manipolazione e dall'eccesso di liquidità dell'ultimo decennio, quest’asta invece ci riporta ad un modo ‘normale' di condurre gli incanti pubblici i cui risultati sono veramente rappresentativi di una interazione di forze libere di mercato, e quindi credibili e sostenibili nel tempo. Non sono state proposte opere stimate oltre la soglia dei dieci milioni di sterline, normalmente assicurate tramite garanzie, e anche i risultati peraltro positivi di artisti recenti non hanno raggiunto i multipli della stima che fanno contenti gli speculatori che sono dietro alla costruzione di queste ‘mode' che gli economisti chiamano ‘profezie che si alimentano da sole' e i non-economisti (forse esagerando?) ‘Schemi Ponzi'.
Diversamente da Sotheby's la sera precedente, la casa d'aste ha utilizzato la concomitanza con la riapertura della National Portrait Gallery per enfatizzare con una esibizione di buon livello le proprie vendite a trattativa privata, più che l'offerta in catalogo, anche perché le opere super-contemporanee che vanno di moda oggi sono comunque figurative: sembrano lontani i tempi in cui ‘si portava' il cosiddetto ‘astrattismo zombie', con buona pace per gli speculatori di allora.
La forza del Paesaggio
Forse inaspettatamente, a guidare i realizzi è il post-Impressionismo di fine ‘800 e in particolare il puntinismo di Paul Signac con una veduta solare della baia di Saint-Tropez del 1896 che ha raggiunto la stima alta di 8 milioni di £ con le commissioni. L'altro paesaggio che partiva da una stima multimilionaria di 4-6 milioni di £, il fotorealistico dipinto ‘Grunes Feld' di Gerhard Richter del 1969, è rimasto invece invenduto. Sempre in ambito contemporaneo, un lavoro su carta verticale di David Hockney del 1978 delle serie delle piscine, senza presenza di persone, ha superato le stime di 1,2-1,8 milioni fermandosi a 2,3 milioni di £ con le commissioni, mentre una ben più recente composizione con due figure femminili al bordo di una piscina di Caroline Walker del 2013 ha raddoppiato la stima alta a 440mila £.
L'arte del Ritratto
Diversi i ritratti disseminati per il catalogo, guidati dal non convenzionale ritratto omaggio a Picasso dipinto da Basquiat nel 1984 che ha sfiorato la stima alta di 6,5 milioni di sterline con le commissioni, cinque volte il prezzo realizzato da una “Tete de Femme' del periodo classico dello stesso Picasso, dipinta nel 1921 e da decenni parte della famosa collezione Berggruen, che anche grazie alla garanzia si è fermata a 1.250.000 £ con le commissioni, esattamente a metà della stima di 1-1,5 milioni di £. Buoni risultati anche per due autoritratti: quello di Edgar Degas su carta alla giovane età di 21 anni nel 1855 ha raddoppiato la stima bassa a 554mila £, mentre quello di Lucian Freud su carta ad inchiostro e matita del 1944 (quindi a 22 anni di età) si è salvato probabilmente grazie alla garanzia raggiungendo comunque 1,7 milioni di £, entro la stima di 1,5-2 milioni grazie alle commissioni.
Arte Italiana
Ben due lavori rappresentativi dell'arte italiana del Dopoguerra hanno raggiunto risultati milionari fra i primi cinque realizzi: un ‘Sacco SP1' di Alberto Burri del 1956, composizione con il caratteristico elemento di juta su una superficie pittorica nera verticale di un metro, ha sfiorato la stima bassa di 3 milioni di £, solo grazie alle commissioni, mentre un ‘Concetto Spaziale. Attesa' di Lucio Fontana del 1965 dal formato orizzontale a sfondo bianco con ben 9 tagli ma molto irregolari come ritmo e dimensioni è stato aggiudicato a 2,7 milioni, entro la stima di 2,5-3,5 milioni, sempre dopo l'aggiunta delle commissioni. Un altro lavoro legato allo Spazialismo, una classica tela bianca formata di Enrico Castellani del 1968, proveniente dalla collezione Fineberg in larga parte venduta a New York a maggio, ha raggiunto la stima bassa di 250mila £ con le commissioni; proveniente dalla stessa collezione, una grande composizione del maestro Gutai giapponese Shiraga del 1994 ha sfiorato 1,5 milioni, da una stima di 1,2-1,8 milioni di £. Uno ‘specchio' di Pistoletto ‘Due ragazzi nudi” raffigurati come statue classiche del 1968-1978 ha superato la stima di 250-350mila £ a 378mila £, mentre la composizione figurativa ‘Trofallassi” del 2019 del giovane Guglielmo Castelli ha raggiunto 82mila £, quattro volte la stima bassa, continuando a inanellare performance in asta.
Arte contemporanea e record
I risultati migliori rispetto alle aspettative delle stime restano appannaggio delle opere del XXI secolo. Due lavori ottengono risultati milionari fra i primi dieci realizzi, guidati da ‘Kiss me stupid' di Cecily Brown del 1999, grande composizione dai caratteristici toni rosa che si è fermata senza particolari entusiasmi a 3,5 milioni di £, entro la stima di 3-5 milioni dopo l'aggiunta delle commissioni, nonostante la spinta ricevuta dall'esibizione presso il Met di New York. Prezzo record per ‘Weltinnernraum' di Victor Man, 49enne romeno che vive in Italia. La grande tela del 2017 con una enigmatica figura femminile in un interno dai predominanti colori freddi ha prodotto una gara di rilanci fino a fermarsi a 1,7 milioni di £, ben 17 volte la stima bassa di 100-150mila £. Record anche per due artiste, la 32enne Diane Dal-Pra con ‘It Belongs to You' grande tela ad olio su lino dal sapore vagamente surrealista che ha raddoppiato la stima alta a 113.400 £, la 29enne Sahara Longe, inglese di origine africana, con un autoritratto a grandezza naturale del 2021 allo stesso prezzo ma da una stima di 40-60mila £. Il trentenne afroamericano Chase Hall con ‘Earl Hooker Blues in D Natural' del 2020 ha superato di poco la stima alta a 75.600 £ dopo l'aggiunta delle commissioni. Record anche per ‘Magnetism' del 2021 allusivo al pellegrinaggio alla Mecca, un trittico di fotografie per un totale di oltre tre metri di lunghezza del saudita Ahmed Mater che è stato battuto a 189mila £, da una stima di 50-70mila £.
Una piccola lezione a quel che può accadere a comperare arte per ragioni speculative è ben rappresentata dal risultato raggiunto da una grande ed inquietante composizione su carta di Marlene Dumas del 1986 ‘Chained to the Bed for 15 years', che ha realizzato 113.400 £ con le commissioni (90mila £ senza), generando una perdita di centinaia di migliaia di sterline per l'incauto venditore che l'aveva strapagata oltre l'attuale stima alta di 200-300mila £ nel febbraio 2020.
Le aste di arte del XX e XXI secolo si concludono il 29 e 30 giugno rispettivamente con i cataloghi di Bonhams, che propone una collezione con diverse opere italiane, e il catalogo misto di Phillips.
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