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La percentuale di penetrazione delle polizze contro gli eventi naturali o manifestazioni atmosferiche avverse a protezione del patrimonio immobiliare italiano è certamente superiore rispetto a quella contro le catastrofi naturali, che registrano una percentuale media di fatto prossima al 5%. Tuttavia si attesta su soglie che tutelano meno della metà degli immobili del Paese. In particolare, stando ai dati Ania, sono circa il 35-40% le abitazioni che tra le garanzie accessorie hanno anche la protezione contro i danni da maltempo. Nel mondo delle imprese questo valore balza all’80%.
Il tipo di polizza
Il contratto che protegge da questo genere di eventi atmosferici rientra nell’ambito delle polizze che assicurano la proprietà e normalmente sono una garanzia accessoria rispetto alla più comune polizza anti incendio, che tuttavia in Italia copre poco meno del 45% delle case. In ogni caso, se presente, per poterla attivare è necessario verificare se quanto accaduto; per esempio, in questi giorni a Milano, o più in generale in Lombardia, rappresenta una delle manifestazioni previste nella lista di quelle per le quali scatta la specifica copertura assicurativa. I piani di valutazione poi sono due. Se i danni sono alla struttura esterna dell’immobile, e dunque al cappotto o simili, è chiamato a intervenire il contratto stipulato a livello di condominio. Diversamente, se è stato danneggiato un infisso, una tapparella o simili allora va verificato il contratto relativo al singolo appartamento. Anapa, l’associazione nazionale degli agenti assicurativi, ha riferito ieri che in questi giorni sono state «aperte centinaia di pratiche di sinistro. In molti casi i danni sono ingenti e riguardano case o capannoni industriali con il tetto scoperchiato dalla violenza dei nubifragi». Il problema, però, è anche il momento in cui tutto ciò è accaduto, ossia in estate. Periodo che di norma registra una certa carenza di periti disponibili.
Non è tutto. Anche l’auto perizia, attraverso strumenti video, può diventare complicata per danni di questo tipo poiché potrebbero servire dei droni per poter meglio fotografare lo stato dell’immobile nel suo complesso. La stessa rete peritale, con limitate eccezioni, ne è priva e questo rallenta ulteriormente la quantificazione dei danni subiti.
C’è poi una tematica prezzi legata a doppio filo alla specifica area geografica. Come ricostruito dall’associazione degli agenti assicurativi «da una prima analisi riguardante alcune delle maggiori compagnie, il prezzo di una protezione dagli eventi meteo per un’abitazione può variare da 23 euro circa per ogni 1.000 euro assicurati in Calabria, ai circa 70 euro in Veneto». Infine, il cliente deve verificare l’esistenza di eventuali tetti ai risarcimenti, esclusioni o franchigie.
Il caso pannelli fotovoltaici
Discorso a parte merita il tema pannelli fotovoltaici. Come sottolineato sempre ieri da Anapa, sono stati diversi i sinistri che hanno coinvolto gli impianti solari «danneggiati da chicchi di grandine di grandi dimensioni». In questo caso, però, la polizza contro gli eventi naturali potrebbe non essere sufficiente. Va infatti indagata bene la causa del danno perchè, se l’impianto è stato danneggiato da un fenomeno elettrico, è necessaria una copertura specifica.
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