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Soluzioni per l’ospitalità sempre più a trazione tecnologica

Cresce il ricorso a intelligenza artificiale, cloud, algoritmi e internet delle cose , mentre l’Italia è protagonista di un mercato mondiale che nel 2026 toccherà i 20 miliardi

di Enrico Netti

4' di lettura

L’industria dell’ospitalità sta guadagnando una dimensione sempre più tecnologica e di design. L’innovazione si declina ora non solo grazie all’Internet delle cose (Iot) ma anche grazie al progressivo avvento dell’intelligenza artificiale. E si pone sempre più al servizio dell’igiene assoluta, dell’efficienza energetica, del taglio degli sprechi e della sostenibilità in generale.

Questa evoluzione è irrinunciabile per la crescita del variegato comparto. Lo scorso anno, il commercio mondiale di prodotti per l’ospitalità ha toccato i 178 miliardi di euro e le previsioni di ExportPlanning stimano in 200 miliardi il giro d’affari nel 2026, anche per effetto dei rincari sulla filiera. Il settore più importante è quello dell’arredo tavola, che vale 94 miliardi con un +35% sul 2019. Le soluzioni per la ristorazione professionale sfiorano i 75 miliardi con un +45% sul periodo pre-Covid. In leggera crescita anche il settore macchine da caffè e vending machine e quelle per la panificazione e pasticceria, due segmenti in cui made in Italy ha un ruolo di primo piano.

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In Italia questa industria sta vivendo un momento particolarmente favorevole, soprattutto per quanto riguarda i consumi fuori casa. Tra il giugno 2022 e lo stesso mese del 2023 il valore dei consumi fuori casa, secondo le rilevazioni di Circana, è stato di 66,6 miliardi con un +14% sul periodo precedente. Un incremento legato al “revenge spending”, ovvero la spesa della rivalsa post-lockdown. In quei 12 mesi bar, ristoranti e altri locali pubblici hanno visto 14,9 miliardi di visite (+10%).

Sullo sfondo c’è la forza del made in Italy. Il primo trimestre 2023 è stato moderatamente positivo con un +4,5% tendenziale dei ricavi delle aziende, secondo le rilevazioni di Efcem Italia (European federation of catering equipment manufacturers), ma il secondo quarto ha visto un clima di incertezza con un lieve calo tendenziale di ordini e fatturati. L’Italia è il terzo produttore al mondo di attrezzature per la ristorazione dopo Cina e Germania e precede gli Usa. La federazione a Host 2023 organizza due seminari: il primo affronta il tema dell’etichettatura energetica ed eco design alla luce delle nuove norme europee mentre nel secondo di discuterà delle prospettive per le attrezzature professionali made in Italy.

«HostMilano (13-17 ottobre 2023) è la vetrina mondiale per questo settore dell’industria italiana composto da tante aziende, magari anche medie o piccole, che lavorano silenziose, ma che sono leader nel mondo per i loro comparti - sottolinea Simona Greco, direttrice manifestazioni Fiera Milano -. Il salone servirà ad aziende e buyer per testare il mercato, capire come cambia il mondo dei consumi fuori casa e per la formazione e l’aggiornamento di personale e prodotti, soprattutto in relazione all’innovazione tecnologica».

Il 13 ottobre verranno assegnati i riconoscimenti Smart label-Host Innovation Awards 2023, promossi da HostMilano e Fiera Milano in collaborazione con Poli.design e patrocinati da Adi (Associazione per il disegno industriale), riservati alle soluzioni innovative e sostenibili. Quasi la metà delle 157 candidature riguarda il food equipment, seguito da arredo e tavola (23,5%), da caffè-tè e bar, macchine per caffè e vending (22,5%). Le aziende partecipanti hanno lavorato sulla progettazione grazie all’ecodesign, al ricorso a materiali riciclabili o riutilizzabili e all’implementazione di soluzioni sul cloud.

Proprio la flessibilità è la via percorsa da Unox, leader nella progettazione, produzione e vendita di forni professionali per i settori della ristorazione, del retail, della pasticceria e della panificazione, che in fiera presenta Cheftop-X e Bakertop-x. Si tratta di due forni dotati di un sistema operativo e di algoritmi di intelligenza artificiale basati su reti neurali con la funzione «Optic.cooking», che consente al forno di avviare automaticamente il programma corretto attraverso il riconoscimento visivo del cibo infornato oppure il controllo vocale come con un qualsiasi strumento smart. «Abbiamo lavorato su ogni aspetto con l’obiettivo di creare i migliori forni combinati di sempre - dice Nicola Michelon, Ceo di Unox -. Il progetto è durato tre anni e ha coinvolto 50 persone tra ingegneri, fisici, chimici e chef. Ci siamo ispirati ai nostri smartphone, i dispositivi più avanzati con cui interagiamo ogni giorno. Il sistema operativo Digital.Id porta nei forni la stessa versatilità di uno smartphone: un’interfaccia veloce, intuitiva e personalizzabile con funzioni di iper-connessione potenziate dall’intelligenza artificiale». Gli altri plus offerti da questi forni combinati sono legati alla sostenibilità perché sviluppati per ridurre il più possibile emissioni e consumi sia durante la produzione che l’impiego grazie, tra l’altro, a funzioni intelligenti come Smart.Energy. La tecnologia di isolamento termico è stata ulteriormente perfezionata per limitare le dispersioni di calore e posizionare queste macchine al top dell’efficienza. Anche il lavoro degli chef è facilitato, perché ora lavorano con strumenti ad alte prestazioni in grado di creare le condizioni climatiche ottimali, con il livello di umidità e le temperature desiderate.

Anche i macchinari per produrre ghiaccio in fiocchi diventano ancora più sostenibili e sicure. Scotsman presenta in fiera, ad esempio, la nuova linea Mxf di macchine per il ghiaccio in fiocchi, che usano il gas refrigerante green R290 con un impatto quasi zero sull’ambiente e che hanno un basso consumo energetico. Inoltre viene usato il sistema Xsafe che garantisce pulizia e igiene. Il ghiaccio può poi essere aromatizzato con il Flavour system, soluzione integrabile nella maggiore parte dei sistemi, sviluppata da Icematic. Il sistema permette di aromatizzare il ghiaccio secondo i gusti del cliente, che può decidere l’aroma da usare e la sua intensità oppure ritornare alla produzione di ghiaccio neutro. Queste macchine possono essere gestite con la app My ice, che ne consente la gestione e programmazione in remoto, limitando gli sprechi.

Questi sono solo alcuni esempi dell’evoluzione di un mondo, quello dell’industria dell’ospitalità, che sta diventando sempre più hi-tech. Il futuro va in questa direzione.

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