Sorridere di più: un emoticon da indossare al polso come prezioso promemoria
Un'icona pop e una serie di microsculture realizzate a mano. Lo Smiley è protagonista di un nuovo segnatempo all'avanguardia per meccanica, décor e materiali.
di Paco Guarnaccia
3' di lettura
Un giorno senza un sorriso è un giorno perso, diceva Charlie Chaplin. C'è un simbolo che tutti conoscono. Qualsiasi sia la loro età e ovunque vivano. È lo Smiley, la faccina che sorride, un tondo giallo con una parentesi in orizzontale come bocca e due puntini come occhi: disarmante nella sua semplicità e per questo indimenticabile per chiunque. Una vera e propria icona pop (sulla cui paternità ci sono delle controversie, ma che ufficialmente è stato registrato nel 1971), che negli anni si è vista in film (una scena di Forrest Gump ne ipotizza la nascita), nell'arte, nei fumetti (il famoso Watchmen di Alan Moore), nella moda (soprattutto nello streetwear), nella musica (indimenticabile quella, leggermente trasfigurata, usata per il merchandising dei Nirvana negli anni 90). E, arrivando a tempi più moderni, protagonista nel mondo digitale, di fatto il padre ispiratore di tutte le emoji utilizzate oggi nelle varie chat. E poi, in un pomeriggio di settembre del 2022 ecco la faccina che sorride diventare parte integrante di un orologio. Non un modello easy-to-wear, ma un Richard Mille, brand che, come si sa, ha in collezione prodotti ultra avanguardistici per materiali e meccanica. Caratteristiche che portano i suoi segnatempo a collocarsi in un range di prezzo molto alto. Che, nel caso dell'RM 88 Automatic Tourbillon Smiley realizzato in 50 esemplari, è altissimo: oltre un milione di euro. I motivi del costo astronomico di questo orologio sono diversi anche perché per realizzarlo sono stati necessari tre anni.
L'aspetto più evidente è la profondità e i tanti colori del quadrante scheletrato. Questo succede grazie a una serie di microsculture tridimensionali realizzate a mano dal mastro incisore Olivier Kuhn. Insieme a uno Smiley troneggiante inserito nella parte superiore del quadrante, ecco un bicchiere da cocktail con ombrellino incluso, i petali di una margherita, un arcobaleno con nuvoletta, un fenicottero rosa, un ananas e un mezzo sole. Un lavoro sorprendente e decisamente importante che non si limita al fatto che ogni elemento pesi meno di un grammo, ma anche al suo posizionamento nell'orologio che doveva essere in simbiosi con il movimento, ovviamente sofisticato. Visto che Richard Mille ha un'indiscussa reputazione in fatto di resistenza agli urti, la soluzione adottata è stata quella di utilizzare due piastre: su una sono state montate tutte le decorazioni, mentre l'altra è stata pensata come supporto al meccanismo. Calibro che per forza di cose doveva essere sì protagonista nell'orologio, ma non troppo evidente per non distogliere l'attenzione dalle opere in miniatura. Per leggere il tempo e utilizzare il selettore di funzione (una mini lancetta a ore 3, permette di fare un check tra la funzione di carica e la regolazione dell'ora una volta estratta la corona), il brand ha prodotto un nuovo movimento a carica automatica, ovviamente scheletrato. Qui il rotore è in oro giallo con cuscinetto a sfere ceramiche, i ponti e la platina sono in titanio grado 5. Il tourbillon ha un ponte a forma di saetta con rivestimento in PVD nero e oro, nascosto da una nuvoletta in Arcap (una qualità elevata di alluminio), sulla quale si muove la lancetta dei piccoli secondi che, nel suo giro, passa anche sotto una seconda nuvoletta in oro bianco dalla quale poi parte un arcobaleno.
Tutto questo mix tecnico, meccanico e decorativo è protetto da una cassa multi materiale: lunetta e fondello sono in una resistentissima ceramica ATZ di colore bianco (per le sue caratteristiche promette di non perdere tonalità negli anni), mentre la parte centrale è in oro rosso 5N. È in oro giallo, invece, la corona che non poteva che avere come protagonista lo Smiley. Indossarlo potrebbe essere un modo decisamente ultra esclusivo di sorridere del tempo che passa.
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