Sorvegliati e automatizzati nel loro quotidiano. Ecco i gadget per cani e gatti del futuro
Sensori, telecamere, distributori di cibo e lettiere auto-pulenti. Gli animali domestici non hanno più privacy. Ecco le tecnologie di controllo dei padroni più smart
di Luca Tremolada
3' di lettura
Nella fantascienza classica, nel filone post-apocalitico ma anche in quello distopico più spinto cani (e gatti) parlano, combattono e guidano astronavi; a volte sono più intelligenti dei loro padroni, hanno innesti meccanici che li rendono dei cyborg, mostrano poteri telepatici e spesse volte sono in realtà alieni travestiti da animali domestici. Raramente sono appassionati di gadget elettronici. Questo per sgombrare il campo da un malinteso: cani e gatti non hanno bisogno di tecnologie, i loro padroni invece sì. In psicanalisi si parla di effetto transfert ma in realtà è un po' come quando per strada ti sembra di trovare delle somiglianza inquietanti tra i cani e chi li porta al guinzaglio.
Ad ogni modo, l'industria che produce giochi, accessori e strumenti di cura per gli amici a quattro zampe ha anche una divisione tech piuttosto articolata. Che promette moltissimo ma a volte non mantiene. Nel senso che spesso gli animali in modo più o meno volontario hackerano i sistemi.
Lettiera autopulente
Per esempio, la lettiera autopulente è il Sacro Graal per chi possiede più di un gatto, ma anche per chi ne ha uno solo. Hanno una forma che ricorda un po' la camera di fusione del film del terrore La Mosca, quello dove lo scienziato si trasforma in un mutante insetto. Ma loro non si trasformano, al limite una volta dentro ti osservano con l’occhio sgranato e vi disprezzano. Di solito, hanno un buco al centro per la testa, come una lavatrice, hanno forme bombate e morbide. Se ne trovano di varie dimensioni, attenzione a non prenderla troppo piccola perché i gatti se non hanno i loro spazi non ci entrano e avrete buttato i soldi. Tecnicamente hanno un sensore che rileva la presenza del gatto: quando il felino ha fatto si attiva un meccanismo che smaltisce quanto prodotto in appositi sacchetti. Ci sono dispositivi che simulano il movimento a cucchiaio e altri che invece si basano su un design rotante. Esistono anche macchina analogiche dove basta muovere una manovella. In ogni caso non hanno ancora inventato un metodo di smaltimento connesso e automatizzato con l’impianto fognario. Almeno una volta alla settimana tocca svuotare la lettiera.
Le ciotole con webcam
La ciotola connessa o il dispenser interattivo, chiamatelo come vi pare, sembra invece una versione moderna dell'esperimento del fisiologo russo Ivan Pavlov sul riflesso condizionato. Si tratta di distributori di cibo automatici. Non li controlla l'animale ma il padrone attraverso una telecamera dove puoi interagire con cane e gatto inviando a distanza il cibo. Sul mercato ce ne sono di diversi tipi (Petcube). Hanno una webcam connessa con lo smartphone e microfono. Quando sei via puoi chiamare il cane, parlarci e tenergli compagnia. A volte non funziona e nella migliore delle ipotesi vi cercano per casa abbaiando. Puoi però anche limitarti a vedere come sta (la telecamere deve essere un grandangolare) e premiarlo inviando mini-porzioni di cibo. Oppure senza interagire pianificarne la distribuzione a orari precisi. Alcuni razze di cane, quello non sveglissime, ci possono passare le ore davanti in attesa che accada qualcosa.
Collare con Gps
Infine il tracker per non perdere l'animale, utilissimo quando vai in vacanza. Se scappa la cane il sensore sul collare segnala sul tuo smartphone che fine ha fatto. Sono l'ideale per i cani che vivono all’aperto o tendono a fuggire dal giardino di casa. La qualità del Gps non è eccelsa. Anche in questo caso ce ne sono molti sul mercato, alcuni richiedono un abbonamento. Alcuni ti mandano anche notifiche personalizzate sullo smartphone. Tipo: “Sono sveglio e sono pronto per uscire”, dando voce al cane di casa. Molti gatti non li amano.
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