Sostenibilità, digitalizzazione e capacità di fare sistema per raggiungere la resilienza climatica
Da ormai qualche anno, ci siamo abituati al cosiddetto scenario del “cigno nero”, cioè al verificarsi di situazioni imprevedibili e sconvolgenti, con enormi conseguenze a livello globale
di Luca Mammola
3' di lettura
Da ormai qualche anno, ci siamo abituati al cosiddetto scenario del “cigno nero”, cioè al verificarsi di situazioni imprevedibili e sconvolgenti, con enormi conseguenze a livello globale. Sono ancora evidenti gli strascichi della pandemia aggravati dal conflitto Russo-Ucraino, che si trascina ormai da un anno. Ultimo drammatico evento il terremoto tra Turchia e Siria.
Questi avvenimenti, co-responsabili dell'aumento dell'inflazione e della pressione sui costi energetici, determinano anche una contrazione dei consumi, perché diffondono preoccupazione nei responsabili d'acquisto. Incertezza aggravata dall'aumento dei tassi d'interesse sui mutui, imposto dalla BCE per diminuire l'inflazione, creando così un circolo vizioso.
A questo si aggiungono eventi meteorologici estremi, come siccità, disastri ambientali, inondazioni, che hanno un impatto sui costi delle materie prime, con conseguenze sulle capacità di investimento delle aziende e sulle scelte d'acquisto dei consumatori.Di fronte ai potenziali rischi che questi fenomeni determinano, le imprese medio-grandi devono analizzare con maggior precisione l'impatto del cambiamento climatico sul business, oltre a misurare l'impatto che il business ha sul clima. Queste analisi aumentano la consapevolezza ed evidenziano la necessità di intraprendere nuovi percorsi di decarbonizzazione, di riduzione dei consumi energetici e di efficientamento dei processi. In questo modo si consolida anche la relazione di fiducia con i consumatori, che diventano più sensibili e quindi più disposti a orientarsi verso scelte a minore impatto ambientale, acquistando anche prodotti più costosi con un indice di qualità elevato.
Le imprese della GDO - specialmente quelle più internazionali, ma anche più radicate nei diversi territori - hanno un ruolo trainante nel favorire la transizione verso una filiera più sostenibile. Devono puntare maggiormente sull'agroecologia, promuovere la riduzione e il riutilizzo degli imballaggi e rivestono anche un ruolo educativo per migliorare le abitudini di consumo e per ridurre lo spreco alimentare; ad esempio, promuovendo il consumo di cibi che hanno superato il Termine Minimo di Conservazione, che non sono scaduti e possono essere consumati in sicurezza.Anche la trasformazione digitale dà un contributo importante: l’e-commerce permette di programmare in modo ottimale la distribuzione, così da provocare minori emissioni rispetto a quelle che si causerebbero se ogni individuo si recasse in negozio. Attraverso la valorizzazione dei data insight e l'accelerazione sul CRM, riusciamo a comunicare meglio con i clienti e conoscerne i comportamenti, migliorando le operazioni e la customer experience.
noltre grazie all'A.I. e alla corretta lettura dei Big Data siamo in grado di monitorare il consumo di sistemi di raffreddamento e intervenire per ridurre consumi energetici e sprechi, controllare i prodotti freschi in scadenza e anticipare le richieste dei clienti per gestire al meglio gli stock.In tutto questo processo è essenziale una sempre più stretta collaborazione tra gli attori della filiera per ridurre i costi end-to-end, risolvere le inefficienze, ottimizzare i flussi logistici e mettere a fattore comune le buone pratiche. Il Patto per la Transizione Alimentare varato da Carrefour Italia nel 2022 con 40 fornitori è un esempio che va in questa direzione.Bisogna riconoscere che sono proprio gli eventi imprevedibili di cui abbiamo parlato all'inizio a ricordarci quanto il “fare sistema” faccia la differenza. Solo attraverso un dialogo aperto e reciproco tra istituzioni, mondo delle imprese e società civile sarà possibile raggiungere la neutralità climatica. Il legislatore può proporre incentivi per le aziende e per il cittadino, facilmente misurabili e con regole trasparenti e avvalersi dei fondi messi a disposizione dal Green Deal; il cittadino può contribuire attraverso comportamenti responsabili e consapevoli; le imprese possono cogliere le opportunità che un investimento sulla sostenibilità pianificato in anticipo può dare. Solo quelle che investiranno con fermezza in questa direzione potranno ottenere un vantaggio competitivo, che potrebbe rivelarsi indispensabile di fronte agli scenari incerti che il cambiamento climatico porta con sè.
*CFO di Carrefour Italia
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