ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPROCUREMENT

Sostenibilità e circolarità nuova sfida da vincere per la funzione Acquisti

Un target non semplice per le imprese, che diventa possibile solo con il contributo di chiunque sia responsabile o coinvolto nell’approvvigionamento

di Michela Guida *

(AFP)

4' di lettura

I termini sostenibilità e sviluppo sostenibile hanno iniziato a diffondersi velocemente tra imprese ed enti regolatori e sulla spinta di normative e richieste del mercato, le iniziative di sostenibilità sono oggi percepite come un vero e proprio fattore competitivo, urgente per l’ambiente e indispensabile per società e imprese. Dal punto di vista industriale, le azioni concrete di sostenibilità non riguardano solo le scelte della singola impresa, poiché l’impatto ambientale dipende fortemente dalle pratiche in atto risalendo la filiera e il footprint di un’impresa è in buona parte il risultato delle prestazioni ambientali dei suoi fornitori. Per questo motivo, le decisioni della funzione acquisti hanno un impatto strategico quando si parla di sostenibilità.

Il Procurement Sostenibile consiste nell’integrazione dei principi di Corporate Social Responsibility (CSR) nelle decisioni e nei processi, per garantire il rispetto dei criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Questo coinvolge la definizione delle specifiche di acquisto, i criteri di selezione dei fornitori, e il monitoraggio delle loro prestazioni, per assicurare alla funzione acquisti ad esempio che i fornitori ai diversi livelli della filiera non disperdano sostanze tossiche nell’ambiente, si impegnino nell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e non impieghino lavoro minorile.

Loading...

Acquistare in modo sostenibile non è semplice per le imprese, e diventa possibile solo con il contributo di chiunque sia responsabile o coinvolto nell’approvvigionamento. Sono inclusi i responsabili degli acquisti, i clienti interni, i responsabili dei contratti, i progettisti nella funzione Ricerca e Sviluppo. Applicare davvero pratiche di Procurement sostenibile significa coinvolgere l'intera catena del valore.

Sempre di più, le imprese devono valutare i fornitori sulla base delle loro performance di sostenibilità. Nella fase di qualifica, il fornitore è sottoposto a stringenti controlli: incrociando dati interni ed esterni, l’impresa buyer effettua un benchmarking delle prestazioni di sostenibilità, valutando il fornitore in relazione a certificazioni, rispetto delle normative e pratiche di sostenibilità diffuse nel settore industriale di riferimento. Princìpi analoghi valgono per il rinnovo dei contratti, e nel monitoraggio delle performance del fornitore.

L’impegno alla sostenibilità dell’ufficio acquisti implica anche una scansione completa della filiera, perchè selezionare un fornitore sostenibile al primo livello della filiera non è sufficiente. Per questo motivo i grandi brand del lusso conducono audit sulle condizioni di allevamento degli alligatori in Florida prima di comprare il pellame per le borse. I produttori e distributori di energia risalgono la filiera fino alle miniere per verificare le condizioni di lavoro etico della manodopera.

Per perseguire i principi di sostenibilità, gli acquisti devono adottare approcci collaborativi e iniziative di sviluppo congiunto, in cui il coinvolgimento diretto dei fornitori permette di ridisegnare il processo produttivo e le stesse modalità di acquisto. Questo è ancor più vero quando la sostenibilità negli acquisti passa ad un livello successivo, e diventa Procurement Circolare. Il Circular Procurement è il processo in cui un prodotto, un servizio o un progetto vengono acquistati secondo i principi dell’economia circolare, in cui la vita di materiali, prodotto e macchinari è estesa nel tempo. Ad esempio, attraverso pratiche di recupero e riprocessamento dei materiali, è possibile ridurre la dipendenza da materie prime vergini, e così il footprint della filiera.

In questo processo gli aspetti tecnici del prodotto sono il più possibile circolari, tenendo conto delle politiche di manutenzione e di restituzione al termine della vita utile del bene acquistato, nonché includendo gli opportuni incentivi finanziari per garantire l’uso circolare.Tuttavia, per applicare tale principio al processo d’acquisto la funzione acquisti deve fare attenzione a nuovi aspetti, mai considerati precedentemente. L’impresa deve concordare con il fornitore le condizioni d’uso, le condizioni di applicazione e rimessa a nuovo di prodotti o componenti, durante e dopo il loro primo ciclo di vita tecnico. Questo ha un impatto considerevole sull’intero processo di approvvigionamento, sull’organizzazione della funzione acquisti, e sulla relazione con i fornitori.

Passando da un paradigma tradizionale ad uno circolare, è necessario un cambiamento radicale nella gestione degli acquisti su diverse dimensioni, come suggerisce il libro “Circular Procurement in 8 steps” di Cécile Van Oppen, Godard Croon, Dirk Bijl De Vroe. Sono necessarie modifiche agli aspetti prettamente tecnici, ovvero in fase di progettazione e produzione di componenti e prodotti finali, in modo che essi rispettino i principi della circolarità.

I processi e le strutture organizzative devono adeguarsi al cambiamento: i processi devono essere progettati per facilitare l’uso circolare dei prodotti e la relazione con i partner coinvolti deve rafforzarsi fino al punto di raggiungere una fluida collaborazione, che segua non solo il flusso diretto della progettazione ma anche quello inverso del riutilizzo. È necessario il ridisegno di aspetti finanziari ed economici, per incentivare lo sforzo di fornitori e partner nel perseguire la circolarità, in modo che ci siano benefici concreti per tutti gli attori coinvolti.

Attraverso una strategia di Circular Procurement, gli acquisti giocano un ruolo fondamentale nella transizione verso l’economia circolare. Ponendosi come promotore di sostenibilità e circolarità, l’ufficio acquisti può mettere in moto la filiera e incoraggiare lo sviluppo di prodotti più circolari. In questo modo non si persegue solo l’acquisto di prodotti circolari, ma si progetta fin dall’inizio anche l’uso circolare delle risorse.

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti