Sotheby’s pronta a tornare in borsa?
Patrick Drahi, impegnato in altre “avventure” finanziarie, potrebbe effettuare l'anno prossimo l'Ipo di Sotheby's, che sta per chiudere un anno record con volumi pari a 7,3 miliardi di dollari
di Maria Adelaide Marchesoni
I punti chiave
4' di lettura
Sotheby's potrebbe tornare sul listino americano lasciato circa tre anni fa. Secondo quanto circolato in questi giorni Patrick Drahi starebbe valutando un'eventuale offerta pubblica iniziale (IPO) per la casa d’aste. La mossa, che potrebbe avvenire l’anno prossimo, segnerebbe il ritorno della società in borsa a meno di tre anni da quando Drahi l’ha acquistata per circa 3,7 miliardi di dollari delistandola dal listino americano. I frutti derivanti dall'acquisizione per Drahi, miliardario franco-israeliano, sono tangibili nei significativi dividendi ottenuti dal business di Sotheby’s: nel maggio di quest’anno sono stati distribuiti 300 milioni di dollari (la società di Drahi, BidFair Usa, possiede il 94% della casa d’aste) dopo altri 165 milioni di dollari appena sei mesi prima.
Il possibile ritorno di Sotheby’s alla negoziazione pubblica potrebbe essere collegato a una serie di altre manovre di Drahi. Recentemente ha sottoscritto un prestito con a garanzia un’ipoteca sulla sede londinese di Sotheby’s in New Bond Street con una transazione di leaseback. Questi fondi potrebbero essere strumentali all'offerta per rilevare il gigante britannico delle telecomunicazioni BT. Attraverso Altice, Drahi ha acquistato una quota del 12,1% di BT lo scorso giugno, diventando il più grande azionista della società e in questi giorni Altice ha portato la quota al 18 per cento.
La performance 2021
La notizia di un possibile ritorno in Borsa arriva a chiusura del 2021 definito dalla casa d'aste stessa “un anno record nella storia dell'azienda”. Con in calendario ancora circa 20 vendite, i risultati di Sotheby’s per l’anno in corso mostrano un volume d'affari consolidato pari a 7,3 miliardi di dollari, con il business delle aste che raggiunge un totale di 6 miliardi di dollari e le private sale 1,3 miliardi di dollari. Il volume d'affari record è stato alimentato da una strategia digitale di successo messa punto nel 2020 all’inizio della pandemia e perfezionata ulteriormente quest’anno, con l'inclusione delle criptovalute e NFT (token non fungibili), il potenziamento del fiorente business del lusso e del collezionismo, e una serie eccezionale di importanti collezioni, prima fra tutte quella di Linda e Harry che ha portato 676 milioni di dollari a novembre, seguita dalla collezione della signora John L. Marion che ha superato i 150 milioni di dollari e quella di Dorothée Lalanne per 94,3 milioni di dollari, il totale più alto per qualsiasi asta in Francia nel 2021.
I collezionisti asiatici rimangono una forza e rappresentano un terzo rispetto a tutte le offerte per valore nelle vendite mondiali. A New York lo scorso novembre, i collezionisti asiatici hanno rappresentato circa il 20% delle offerte a New York, acquisendo una serie di opere di elevato valore tra cui Mark Rothko, Yoshitomo Nara, Ellsworth Kelly, Alexander Calder, Gerhard Richter, Banksy, «Le Bassin aux nymphéas» di Monet, Egon Schiele, Roy Lichtenstein e Pierre-Auguste Renoir. Durante la Frieze Week Contemporary Art Sale di Londra, «Love is in the Bin» di Banksy è stato venduto a un collezionista asiatico per 25,4 milioni di dollari, stabilendo un record per l’artista.
L'arte
Un anno record per l’arte moderna e contemporanea con vendite per 4,3 miliardi di dollari attraverso il canale delle aste, delle private sale e nuovi formati di vendita che integrano i capolavori impressionisti, moderni e contemporanei come il nuovo appuntamento “The Now”. Le vendite all’asta di Old Masters da Sotheby’s hanno realizzato insieme il più alto totale annuale in un decennio con il prezzo più alto mai raggiunto per la vendita del «Ritratto di un giovane con tondo» di Botticelli battuto a New York per 92,2 milioni di dollari.La divisione lusso in asta.
Nuove vette per le aste di lusso che hanno superato per la prima volta il miliardo di dollari, in crescita del 78% rispetto al totale del 2020. La performance è stata registrata da tutte le categorie Orologi, Vini e Liquori, Design, Libri, Accessori di Lusso. Il 63% dei lotti è stato venduto a prezzi superiori alle loro stime, con un aumento del 40% e un valore medio dei lotti venduti in crescita del 66% rispetto al 2020.
Sul fronte dell'affluenza, la casa d'aste segnala un aumento del 39% degli offerenti, di cui il 47% nuovi clienti, mentre il numero di clientela sotto i 40 anni è aumentato del 187%.
NFT e cryptovalute
L’ascesa fulminea degli NFT e il lancio del Metaverse di Sotheby’s, con un mercato dedicato, primo nel suo genere e abilitato al Web3, ha evidenziato un'espansione verso un nuovo pubblico, con il 78% degli offerenti NFT nuovi per Sotheby’s e più della metà al di sotto dei 40 anni. Le vendite di NFT hanno totalizzato circa 100 milioni di dollari con diversi benchmark raggiunti, compreso un record per un singolo «CryptoPunk» (11,8 milioni di dollari) e un record per un singolo «Bored Ape» (3,4 milioni di dollari). L’afflusso di collezionisti più giovani ed esperti di tecnologia ha anche visto un crossover epocale negli acquisti di opere fisiche come «Le Nez» di Alberto Giacometti comprato da Justin Sun, fondatore della piattaforma di criptovaluta Tron, per 78,4 milioni di dollari il mese scorso a New York.
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