«Soul», un grande film perfetto per le feste di Natale
È arrivato su Disney+ il nuovo, attesissimo lungometraggio della Pixar Animation: l'ennesimo splendido lavoro della casa di produzione americana. Su Netflix «The Midnight Sky» di George
di Andrea Chimento
3' di lettura
Il film perfetto da vedere durante le feste con tutta la famiglia? La risposta non può che essere «Soul», nuovo capolavoro della Pixar Animation, disponibile su Disney+.
Al centro della trama c'è Joe Gardner, insegnante di musica in una scuola media, che però ambisce a qualcosa di diverso. Proprio nel momento in cui avrà la grande occasione di suonare in uno dei più importanti locali di New York, un passo falso lo porterà in uno spazio misterioso, dove le anime si preparano ad attraversare un ponte che le accompagnerà verso un altro mondo.
Diretto da Pete Docter, che aveva già firmato film straordinari come «Monsters & Co.», «Up» e «Inside Out», questo nuovo lungometraggio segue con coerenza il percorso sviluppato dalla Pixar in questi anni, affrontando ancora una volta l'esistenza, la vita e la morte come argomenti principali.
Un tripudio visivo
È di nuovo sconvolgente il modo in cui Docter mette in scena le sue opere: «Soul» è un vero e proprio tripudio visivo, capace di lasciare a bocca aperta per la creatività degli artisti della Pixar, soprattutto per una rappresentazione dell'aldilà che gioca magnificamente con l'arte astratta e con atmosfere misteriose e affascinanti allo stesso tempo.Se l'apparato formale è di prima grandezza, non è da meno una narrazione capace di coinvolgere dall'inizio alla fine e in grado di lasciare numerosi spunti di riflessione al termine della visione.
Ancora una volta, inoltre, la Pixar riesce sia a divertire con sequenze comiche, che rimandano alle gag dei tempi del muto, sia a commuovere con passaggi che toccano corde emotive davvero profonde.Il risultato è un altro grande film, da vedere e rivedere durante le feste.
The Midnight Sky
Su Netflix è arrivato invece il nuovo film di George Clooney, «The Midnight Sky».Oltre a dedicarsi alla regia, Clooney è anche davanti alla macchina da presa nei panni del protagonista, uno scienziato che decide di rimanere sulla Terra dopo un disastro globale che costringe gli esseri umani a cercare un nuovo posto in cui vivere.Tratto dal romanzo «La distanza tra le stelle» di Lily Brooks-Dalton, il film fatica molto a carburare, in una prima parte che sa troppo di già visto e non riesce a prendere il giusto ritmo per intrattenere come vorrebbe.Gli effetti speciali sono discreti, ma la narrazione ha momenti eccessivamente scontati e riesce a rialzarsi soltanto con l'approssimarsi della conclusione, tanto nella sceneggiatura quanto in un'estetica visiva capace di catturare l'attenzione solo nell'ultima mezz'ora.Il risultato è altalenante e vittima di una colonna sonora troppo retorica e invasiva.
Ma Rainey's Black Bottom
Sempre su Netflix, più interessante e riuscito è «Ma Rainey's Black Bottom» di George C. Wolfe.Adattamento teatrale dell'omonima opera di Augustin Wilson del 1984, il film racconta la “mamma del blues” Ma Rainey che raggiunge la sua band per una sessione di registrazione in una calda giornata a Chicago verso la fine degli anni Venti del secolo scorso. Se la regia è piuttosto scolastica e didascalica, l'interesse verso questo progetto deriva da un copione stratificato e profondo, capace di trattare temi importanti (il razzismo, in primis), e da un gruppo di attori in stato di grazia.Viola Davis è straordinaria nei panni di Ma Rainey, ma altrettanto bravo è Chadwick Boseman nella performance forse più intensa della sua intera carriera. Purtroppo, verrà anche ricordata come la sua ultima prova: l'attore, diventato celebre per il ruolo di Black Panther, è scomparso lo scorso agosto, ma questa interpretazione potrebbe portarlo a ricevere dei premi postumi che sarebbero decisamente meritati.
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