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Sour, con l'aggiunta di spezie, frutta o cacao: i nuovi trend delle birre artigianali (che valgono 6 miliardi)

di Giambattista Marchetto

3' di lettura

La birra artigianale è quella “prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione”. E il “piccolo birrificio indipendente” deve essere legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, deve utilizzare impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, non opera sotto licenza e la produzione annua non supera i 200mila ettolitri.

Un mercato da 6 miliardi
Ecco i protagonisti assoluti all'appuntamento con Beer Attraction, giunto quest'anno alla quarta edizione, che porta per quattro giorni in fiera a Rimini le imprese della filiera craft beer protagoniste di un settore in fermento, che vale complessivamente in Italia intorno al 6 miliardi di euro. L'appuntamento è da sabato 17 a martedì 20 febbraio e gli espositori presenti sono centinaia, dai micro birrifici orientati a una distribuzione prettamente locale a quelli legati ai marchi più noti che hanno inserito nella propria gamma anche il prodotto birra artigianale. Questa seconda “gamba” della produzione craft ha visto un'evoluzione costante e coinvolge marchi celebri come Guinness, Krombacher, Raderberger, Hausbrand (con Theresianer), oltre a Ceres, Forst, Peroni, Amarcord.

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Con l'edizione Beer Attraction 2018 debutta anche BB Tech expo, una vera e propria manifestazione dedicata alle tecnologie per le birre, le bevande e i liquid food, realizzata grazie a partner importanti come il Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra dell'Università di Perugia, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari dell'Università di Udine, DIEFFE e Unionbirrai.

A Rimini la Birra dell'Anno
Con Beer Attraction, IEG torna ad ospitare il premio Birra dell'Anno, promosso da Unionbirrai e giunto alla 13. edizione. Il più importante concorso birrario italiano premierà le eccellenze tra le birre nazionali e consacrerà il migliore birrificio artigianale d'Italia. Il giudizio è affidato a 84 esperti di settore nazionali e internazionali. Le birre in concorso, presentate da 279 produttori, sono quest'anno 1650 (+20% rispetto al 2017).

L'edizione 2018 vede un forte ampliamento delle categorie delle birre premiate: 41 tipologie a fronte delle 29 dell'anno scorso. Un incremento che - secondo gli organizzatori - “attesta un fenomeno produttivo sempre più presente e variegato, soprattutto per il largo uso di prodotti non convenzionali o locali e per la sperimentazione su stili d'importazione o tipicamente made in Italy”.

Si annuncia un ritorno alle basse fermentazioni, focalizzate sui sentori del malto, dopo anni in cui si è spinto sulle alte per seguire la tendenza “hoppy”. In evidenza le fermentazioni spontanee, le “Sour”, le birre salate o quelle lattiche, ma anche quelle ottenute con cereali particolari o con aggiunta di ingredienti non convenzionali (spezie, caffè o cacao). Tornano inoltre - secondo quanto annunciato dall'organizzazione - le produzioni a base di frutta, di miele e di castagne, confermando il trend crescente nell'uso di prodotti quasi sempre provenienti dal territorio di origine del birrificio. E poi ancora le IGA, ovvero le Italian Grape Ale che prevedono l'utilizzo di mosto, sono inserite quest'anno in categorie distinte (Red e White).

A dominare la scena si confermano però le luppolate, con l'introduzione di nuove categorie ad hoc per stili emergenti, come le New England IPA (NEIPA) e con la distinzione di sottogeneri quali Session, White, Imperial o Black. Le categorie American Pale Ale e American IPA hanno ricevuto il maggior numero di iscrizioni.

Il premio Birra dell'Anno nominerà le cinque migliori produzioni per ogni categoria. Il titolo di Birrificio dell'Anno andrà al produttore che, con tre delle birre in concorso meglio posizionate, avrà ottenuto la il punteggio complessivo più alto.

Inoltre durante la premiazione Unionbirrai consegnerà all'Avis San Lazzaro il ricavato della vendita della birra Arka, un progetto ha visto trenta birrai italiani impegnati nella realizzazione di una produzione speciale nel birrificio emiliano Vecchia Orsa, che da anni rivolge una spiccata attenzione al sociale.

La birra traina la Food Attraction
A completare la proposta di Beer Attraction, con l'intento di presentarsi come una vetrina a tutto tondo del Made in Italy, IEG rilancia la sezione Food Attraction che, in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, conferma i Campionati di Cucina Italiana.

Nei giorni della manifestazione si daranno appuntamento a Rimini oltre 1500 professionisti della cucina e più di 500 cuochi in gara, che si sfideranno in una grande competizione nazionale dell'arte culinaria, nelle gare previste per ogni categoria di cucina calda, fredda e artistica. Fra le novità del 2018 anche il Gran Premio della Cucina Mediterranea, un contest dal respiro internazionale che vedrà affrontarsi le squadre nazionali di tre paesi esteri (Cipro, Spagna, Slovenia) nell'elaborazione di menù a base di ingredienti tipici della dieta mediterranea.

Spazio anche alla pizza, con la competizione per il titolo di Campione della Pizza che vede in lizza 30 pizzaioli in gara a colpi di farina, mozzarella e pomodoro.

Il programma di tutti gli eventi è su www.beerattraction.it

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