S&P valuta rialzo rating per Tim, outlook positivo
Il Ceo Pietro Labriola: «Nessun ostacolo» sullo scorporo e la cessione di Netco
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S&P ha messo il rating di Tim sotto osservazione per un possibile rialzo, «a seguito del recente annuncio per cui il consiglio di amministrazione di Tim ha approvato l’offerta di Kkr su NetCo». «Abbiamo quindi posto tutti i nostri rating su Tim, compreso il nostro rating creditizio a lungo termine ’B+’, su CreditWatch con implicazioni positive», scrive l’agenzia di rating.
Dopo la vendita di Netco «Tim ridurrà le sue dimensioni e la portata delle proprie operazioni, il che peserà sulla nostra valutazione del profilo di rischio aziendale» osserva S&P, ma userà una parte significativa dei proventi per ridurre la leva finanziaria e così «la struttura del capitale che Tim avrà a seguito della transazione probabilmente compenserà la più debole valutazione del profilo di rischio aziendale». S&P vede possibile il rialzo «fino a due livelli» del rating se l’operazione si concluderà in linea con le aspettative e le previsioni del management nell’estate del 2024.
Intanto il Ceo di Tim, Pietro Labriola, in una call con gli analisti in cui il top manager, oltre a illustrare un terzo trimestre all’insegna della crescita sia domestica, sia con Tim Brasil, ha fornito assicurazioni sulla vendita della Rete al fondo americano Kkr: «Nessun ostacolo» sullo scorporo e la cessione di Netco. La firma dell’accordo «è avvenuta lunedì scorso». E Labriola garantisce: «Non vediamo deviazioni dalla tempistica orientativa, non vediamo ostacoli alle approvazioni. Il closing è previsto tra la fine di maggio e di luglio».
«L’offerta di Kkr per la Rete è migliorata significativamente di 3 miliardi nel processo, nonostante il peggioramento delle condizioni macroeconomiche». La sottolineatura dell’ammnistratore delegato è anche che il progetto procede su due filoni paralleli quello di Netco e quello di Sparkle, sulla cui trattativa una valorizzazione migliore «siamo fiduciosi».
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