In Spagna PP e Psoe iniziano dialoghi per governo. Sanchez: “Si troverà la formula della governabilità”
Sorpresa alle urne a Madrid: il Pp domina con 136 seggi ma i Socialisti di Sanchez reggono l’urto, mentre crollano i sovranisti di Vox. Non ci sono i margini per una maggioranza conservatrice, ma Feijóo chiede comunque di formare il governo
I punti chiave
4' di lettura
In Spagna l'esito elettorale è incerto e, almeno in parte paradossale, perché i popolari vincono, ma anche i socialisti crescono. E, visto il calo dei sovranisti di Vox, pare perfino più facile, nella complessità dell'intero scenario politico, una coalizione di centrosinistra con varie astensioni per farla nascere rispetto a un'ipotesi di governo di centrodestra, mentre resta sulla sfondo, come possibile, se non probabile, un ritorno al voto a dicembre, se nei prossimi due mesi non si riuscità a formare un governo.
I Popolari di Alberto Núñez Feijóo infatti vincono senza sfondare, i socialisti di Pedro Sanchez tengono a sorpresa, i sovranisti di Vox scivolano sotto le attese e perdono seggi, tanto che il grande sconfitto dell'esito elettorale pare essere per molti osservatori Santiago Abascal (video) . È il bilancio del voto del 23 luglio in Spagna, un risultato che spiazza chi pronosticava un’ascesa dell’asse conservatore fra Ppe e l’ultradestra di Vox.
Il Partido Popular conta su 136 seggi, contro i 122 dei socialisti, mentre Vox si ferma a 33 (-19 dall’ultimo voto) e la sinistra di Sumar a 31.
I dialoghi sono iniziati tra tutti i partiti delle due possibili coalizioni, con i partiti più piccoli e regionali corteggiatissimi dalle due principali forze politiche, e il presidente del governo, Pedro Sanchez, ha detto, durante una riunione con i vertici del suo partito: “La Spagna è una democrazia parlamentare con i suoi tempi e le sue procedure. Questa democrazia troverà la formula della governabilità”. Intanto ovviamente anche Feijóo si muove. “Evitare lo stallo” e garantire “un governo stabile”: è l’obiettivo su cui insiste il candidato premier del Partito Popolare spagnolo, che ha però spiegato, parlando ai dirigenti del suo partito, di aver già “intrapreso contatti” con altre formazioni politiche per valutare possibili scenari post elettorali, a partire dal Partito Socialista del premier ad interim Pedro Sánchez. “La Spagna ha bisogno di un governo”, ha sostenuto Feijóo, che ha poi aggiunto di aver parlato anche con gli ultraconservatori di Vox e con formazioni di carattere territoriale. “Ci siamo accordati per continuare a conversare nell’arco della settimana”, ha affermato. Da due di questi partiti, Unión del Pueblo Navarro e Coalición Canarias, il popolare avrebbe già incassato un sì di massima a un eventuale appoggio. Tuttavia al momento anche con il loro sostegno il Pp non ha numeri sufficienti per arrivare al governo.
Un’ipotetica maggioranza destra fra Pp e Vox, infatti, si fermerebbe così a 169 seggi, contro i 176 previsti dalla maggioranza del Congresso. Il leader popolare Feijóo rivendica la vittoria e chiede di poter formare il governo, incassando il sostegno del Partito popolare europeo. Ma gli scenari sono tutt’altro che chiari.
L’ipotesi di un nuovo governo Sanchez e il caso Puigdemont
Anche se Feijóo ha vinto le elezioni, Sánchez potrebbe governare di nuovo formando una nuova alleanza contando sull’astensione di Junts, la coalizione di Carles Puigdemont, vero e proprio ago della bilancia in queste ore. L’ipotesi è ulteriormente complicata dal destino dello stesso leader catalano, dopo che la Corte suprema ne ha chiesto il mandato d’arresto, esteso all’ex assessore Toni.
In attesa di sviluppi sulle sorti di Puigdemont, scattano i primi calcoli sulle coalizioni che potrebbero costituirsi al Congresso. La distanza tra le prime due formazioni del Paese è di soli 14 seggi. I popolari hanno ottenuto 136 deputati, 47 in più rispetto a quattro anni fa quando il capogruppo era Pablo Casado .
I socialisti, dal canto loro, sono riusciti a scacciare il fantasma del crollo che la maggior parte dei sondaggi prevedeva e hanno aggiunto due deputati ai 120 ottenuti nel 2019.
L’orizzonte politico che si profila ora è a dir poco incerto, scrive il quotidiano conservatore El Mundo. Le due formazioni di destra, PP e Vox, hanno 169 seggi e ne mancano sette alla maggioranza assoluta.
Feijóo, facendo uno sforzo negoziale, potrebbe riuscire ad aggiungere altri due deputati al suo computo con il seggio conquistato dall’Unión del Pueblo Navarro e, con molto più impegno, quello conquistato dalla Coalición Canaria.
Quest’ultimo sarebbe particolarmente difficile perché questo gruppo ha sempre dichiarato che non avrebbe sostenuto un governo che includesse Vox. Il tandem della sinistra - Psoe e Sumar - ha ottenuto 153 deputati, due in meno rispetto a quelli che Psoe e Unidas Podemos hanno aggiunto in questa legislatura. Tuttavia, con l’intero ventaglio dei partiti del cosiddetto «blocco delle investiture Sánchez», arriverebbe a 172 seggi, uno in più rispetto al blocco di destra.
Il Pp riconquista la maggioranza del Senato
Per il Partido Popular si “accontenta” della vittoria di fatto e della riconquista della maggioranza al Senato. Si tratta di una camera di seconda lettura, quindi con margine d’azione più limitato dai senati di altri Paesi come gli Usa. Fra le sue facoltà c’è, però, quella di introdurre emendamenti su leggi già approvate dal Congresso e allungare così l’iter parlamentare di una norma facendo scattare un nuovo passaggio nell’altra Camera.
In caso di maggioranza parlamentare a favore di un governo di centrosinistra, il Pp potrebbe mirare ad allungare i tempi di discussione e approvazione di iniziative legislative promosse dall’esecutivo. Il Senato spagnolo è una Camera di rappresentazione territoriale: nelle elezioni i cittadini scelgono direttamente la maggior parte dei 265 senatori che la compongono, mentre gli altri vengono designati dai Parlamenti regionali.
Secondo i calcoli dei media iberici basati sui risultati elettorali preliminari, al Pp spetterebbero in tutto 140 senatori, quindi più dei 133 necessari per superare la soglia della maggioranza assoluta.
loading...