Sanchez ottiene l’appoggio di Junts per Catalunya e si avvicina alla formazione di un nuovo governo
Già domani la presidente del Congresso Francina Armengol dovrebbe comunicare la data della sessione parlamentare in cui tenere prima il dibattito poi il voto di fiducia a favore del premier
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Il Partito Socialista spagnolo ha raggiunto l’accordo con la formazione secessionista catalanista Junts per Catalunya per ottenerne il decisivo appoggio esterno a un nuovo governo di Pedro Sanchez. A questo punto manca solo l’intesa con i nazionalisti baschi del Pnv. Una delle principali condizioni dell’intesa è l’impegno a promuovere la legge sull’amnistia a favore degli indipendentisti catalani con cause giudiziarie aperte.
Incassato l’accordo con gli indipendentisti catalani di Junts, già domani la presidente del Congresso Francina Armengol dovrebbe comunicare la data della sessione parlamentare in cui tenere prima il dibattito poi il voto di fiducia a favore di Pedro Sanchez. Tutto ciò potrebbe accadere a metà della settimana prossima. Il Psoe ha 121 seggi, ai quali vanno aggiunti i 31 della coalizione di sinistra Sumar, i 7 di Erc, il partito catalanista di sinistra, i 6 di Bildu, il partito radicale basco, quello del deputato di Bng, il partito galiziano e i 7 di Junts. Tutti insieme raggiungono i 173 seggi. Per arrivare alla maggioranza di 176 Sanchez dovrà ottenere anche i 5 voti del Pnv, il partito nazionalista basco, tuttavia i socialisti danno per scontato di poter raggiungere facilmente questo ultimo e definitivo accordo.
Forti tensioni nel Paese
L’ accordo tra Il Psoe e Junts arriva in un clima di fortissima tensione politica e di scontri di piazza. Nei giorni scorsi migliaia di persone si sono date appuntamento sotto la sede nazionale del Partito socialista operaio spagnolo di Madrid per contestare l’amnistia. Alcuni di loro hanno tentato persino di arrivare nei pressi del Congresso. Proteste animate soprattutto da piccoli gruppi neofascisti che, tra saluti romani e lanci di bengala, hanno provocato violenti scontri, decine di feriti tra le forze dell’ordine e molti arresti.
Anche l’opposizione di centrodestra è sul piede di guerra: seppure con toni diversi sia Vox, sia il Partito popolare, sono pronti a fare di tutto per evitare la nascita di questo nuovo esecutivo. Ambedue accusano Sanchez di volere un “golpe” contro la Costituzione, ai danni dell’unità della Spagna. Già domenica prossima il partito popolare ha annunciato manifestazioni in tutti le città iberiche.
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