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Un uomo armato ha aperto il fuoco in due diversi edifici, una casa in Heiman Dullaertplein, nel distretto di Delfshaventra e un’aula di una clinica universitaria, il Rotterdam Medical Center, provocando almeno tre morti e tre feriti. Lo affermano fonti di polizia. L’allarme è stato lanciato intorno alle 14.30 ora locale. In tutta la città hanno risuonato le sirene, mentre un elicottero della polizia ha sorvolato la città per ore.
Parti dell’ospedale universitario sono state evacuate, con medici, pazienti e infermieri costretti ad uscire, mentre forze di sicurezza armate circondavano l’edificio. Alcuni pazienti sono stati portati fuori in barella o su una sedia a rotelle. Un sospetto di 32 anni, vestito con abiti militari, è stato arrestato; secondo la polizia non ci sarebbero altri responsabili coinvolti. In entrambi i luoghi dove sono avvenute le sparatorie sono scoppiati degli incendi.
I video pubblicati online mostrano la polizia che ordina agli studenti di correre fuori dagli edifici, mentre squadre pesantemente armate arrivavano sulla scena.
Due ore dopo la polizia ha detto che ci sono stati stati diversi morti e che i familiari delle vittime erano stati informati.
Movente oscuro
Anche una ragazza di 14 anni è mora poche ore dopo la sparatoria. La madre dell’adolescente, di 39 anni, è stata uccisa sul colpo. Come riporta l’agenzia Anp, l’uomo si è poi recato nell’aula del Centro medico Erasmus dove “ha puntato l’arma contro un uomo di 43 anni, che era un docente dell’Emc. Quest’uomo purtroppo è morto per le ferite riportate”. Lo ha dichiarato il procuratore capo Hugo Hillenaar. Successivamente, il sospetto ha appiccato il fuoco nell’ospedale ed è stato arrestato. Secondo Hillenaar, l’uomo è attualmente interrogato e sta collaborando alle indagini. “Sul movente di questo terribile atto non possiamo dire nulla al momento. Le indagini sono ancora in pieno svolgimento” ha dichiarato il procuratore capo, aggiungendo che il sospetto vivrebbe nelle vicinanze. Il capo della polizia di Rotterdam, Fred Westerbeke, ha detto che si sta ipotizzando un’operazione mirata.
Rotterdam è spesso teatro di sparatorie, solitamente attribuite a regolamenti di conti tra bande di narcotrafficanti rivali. Le autorità terranno a breve una conferenza stampa per fornire maggiori dettagli su quanto accaduto. Nel 2019, tre persone furono uccise a colpi di arma da fuoco mentre erano a bordo di un tram a Utrecht.
La testimonianza
“Ho sentito degli spari e delle urla, era il panico ovunque. Siamo scappati verso l’uscita lasciando tutti gli effetti personali”. E’ il racconto di Beniamino Vincenzoni, 24 anni, medico italiano residente in Olanda, sentito dall’ANSA, che lavora nell’ospedale universitario Erasmo da Rotterdam, teatro di una delle due sparatorie con un bilancio ancora imprecisato di vittime. “La polizia ha arrestato un uomo di 32 anni, che era entrato in una delle aule del nosocomio e aveva aperto il fuoco contro un medico-docente che aveva anche chiamato per nome prima di sparargli”, ha raccontato Vincenzoni che non esclude il movente personale.
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