La guerra nello spazio

Spazio, rottura tra Europa e Russia. Stop ai lanci con Soyuz dalle basi Arianespace

Stop al lancio previsto venerdì 4 marzo di 36 satelliti della britannica OneWeb dal centro di Baikonur. Le sanzioni a Mosca e l’ultimatum dei russi, che si sono ritirati da Kourou

di Gianni Dragoni

Spazio, il razzo Soyuz che trasporta 36 satelliti OneWeb lanciato dal Kazakistan

3' di lettura

Guerra nello spazio. L’attacco della Russia all’Ucraina ha una conseguenza sui lanci spaziali: la società francese Arianespace ha annunciato lo stop ai lanci di satelliti con i razzi russi Soyuz. Il primo era in programma il 4 marzo da Baikonur in Kazakistan per mandare in orbita 36 satelliti della costellazione britannica per telecomunicazioni OneWeb. È stato rinviato «a tempo indeterminato». Stop anche ai voli con il lanciatore russo dalla base di Kourou, in Guyana francese.

L’agenzia spaziale russa si ritira del centro di Kourou

Arianespace ha citato le sanzioni economiche verso Mosca e ha detto che l’agenzia spaziale russa (Roscosmos) ha deciso in modo «unilaterale» di ritirarsi dal Centro spaziale europeo in Guyana. La base di Baikonur è gestita da Starsem, joint venture per metà francese (ArianeGroup e la controllata Arianespace) e per metà russa, con quote del 25% ciascuna di Roscosmos e della sua controllata Progress Rocket Space Center.

Loading...

Le sanzioni a Mosca

Arianespace ha annunciato che «si attiene rigorosamente alle sanzioni decise dalla comunità internazionale (Unione europea, Stati Uniti d’America e Regno Unito) in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Nell’ambito del mandato conferito dagli Stati membri dell’Esa ad Arianespace, le operazioni del lanciatore Soyuz dallo spazioporto europeo (Csg Guyana francese) e da Baikonur (Kazakistan) attraverso Starsem sono regolate dall’accordo intergovernativo Francia-Russia e dall’accordo delle agenzie spaziali Esa-Roscosmos».

Roscosmos si ritira da Kourou

La nota di Arianespace prosegue: «Questa operazione è iniziata dopo la fine dell’Unione Sovietica e ha avuto molto successo fino a ora. Tuttavia, è ora messa in discussione dalla decisione unilaterale di Roscosmos di ritirarsi dal Csg e di sospendere tutti i lanci di Soyuz dallo spazioporto europeo. I lanciatori Soyuz pronti e i satelliti Galileo sono in configurazione stabile e in sicurezza. Per quanto riguarda il volo St38 per OneWeb da Baikonur, è stato rinviato a tempo indeterminato a seguito delle condizioni poste da Roscosmos per procedere».

Satelliti OneWeb già caricati a Baikonur

I satelliti di OneWeb sono già stati caricati nel vettore russo, che è pronto sulla rampa di lancio nel centro in Kazakistan. Arianespace ha detto che «lavorerà con i suoi partner per garantire il benessere dei beni e dei mezzi attualmente a Baikonur. Arianespace è in stretto contatto con i suoi clienti e le autorità francesi ed europee per valutare al meglio tutte le conseguenze di questa situazione e sviluppare soluzioni alternative.

L’ultimatum dei russi

L'Agenzia spaziale russa nei giorni scorsi aveva dato un ultimatum al governo inglese: i 36 satelliti della compagnia britannica OneWeb non saranno lanciati da Baikonur in Kazakistan se non arriveranno risposte esaurienti alle domande di Roscomos. I russi esigevano una dichiarazione scritta che i 36 satelliti non saranno usati per scopi militari. Per proseguire la collaborazione hanno chiesto che il governo britannico esca da OneWeb. Londra ha versato molti soldi pubblici per il salvataggio del progetto, OneWeb era in bancarotta un paio di anni fa. Le controparti europee giudicano le richieste irricevibili e pretestuosose per provocare un divorzio.

Conseguenze

Il rinvio del lancio dei satelliti OneWeb ha conseguenze pratiche rilevanti. I satelliti di questa costellazione per l’internet su un’orbita bassa, ne sono previsti circa 650, sono stati finanziati dal governo per un utilizzo duale, sia civile sia per scopi militari. Il direttore di Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha posto il limite per una risposta alle 21.30 di Mosca del 4 marzo. Altrimenti il razzo Soyuz sarà rimosso dal lancio, il denaro anticipato per il lancio verrà incamerato e i satelliti messi in deposito.

Impatto sulle comunicazioni internet in Ucraina

OneWeb ha bisogno di lanciare ancora satelliti per poter fornire un servizio completo a tutte le latitudini: oggi non riesce a servire gli utilizzatori sotto i 50 gradi. Questo limite taglia fuori gran parte dell’Ucraina. Secondo fonti europee la richiesta russa sarebbe un pretesto per controllare la rete di comunicazioni nel paese invaso da Vladimir Putin.

Ariane 5 e Vega C

Arianespace ha detto che la preparazione dei prossimi lanci di Ariane 5 e Vega C del 2022 «procede secondo i piani e i programmi». Il primo è il lanciatore sviluppato dall’industria farncese ArianeGroup (che ha come soci Airbus e Safran), che sarà progressivamente sostituito dal nuovo Ariane 6, il cui primo volo dopo diversi rinvii è previsto nella seconda metà di quest’anno. Vega C è stato sviluppato da Avio, l’azienda italiana di Colleferro che collabora anche ad Ariane 6 e fornisce i motori (booster) laterali del primo stadio. Il primo volo del Vega C è previsto a maggio.

Quest’anno erano in programma 17 lanci

All’inizio di gennaio Arianespace aveva annunciato che quest'anno erano previsti 17 lanci, due in più di quelli fatti nel 2021, che sono stati 3 con Ariane 5, 3 con Vega, 9 lanci di Soyuz, di cui uno in Guyana e gli altri 8 nei porti spaziali russi di Baïkonour e Vostotchny, per la costellazione OneWeb. Il piano di quest’anno dovrà essere ridimensionato.

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti