Speciale Beauty, i cosmetici irrinunciabili non conoscono crisi
Martedì in edicola con Il Sole 24 Ore, 24 pagine dedicate al settore con approfondimenti su export, innovazione, sostenibilità e strategie delle imprese
di Marika Gervasio
2' di lettura
Indispensabili e irrinunciabili. I cosmetici non conoscono crisi: il settore chiuderà l’anno con un fatturato di 14,8 miliardi di euro, in crescita del 10,9% e una proiezione per il 2024 di poco più di 16 miliardi (+8,5% rispetto al 2023) con un export che a fine di quest’anno raggiungerà il valore record di 6,7 miliardi, in aumento del 15% e con un ulteriore incremento del 10% nel 2024. Risultati che testimoniano la resilienza e l’anelasticità di un’industria capace di creare valore per l’intero Sistema Paese. Salgono anche i consumi interni che dovrebbero arrivare a 12,4 miliardi alla fine dell’anno (+8,2% rispetto al 2022), con previsioni di crescita del 5,8% per il 2024. Ogni persona, nell’arco della giornata, utilizza in media otto prodotti cosmetici, soddisfando esigenze diverse ma complementari: deodoranti e saponi, shampoo e dentifrici per l’igiene, make-up e profumi per sentirsi meglio e regalarsi una coccola, creme viso e corpo per migliorare il proprio benessere.
Dietro a questo trend positivo c’è l’impegno delle aziende di tutta la lunga filiera (dai formulatori ai terzisti, dai distributori ai produttori di packaging) che spingono sempre di più gli investimenti nella direzione dell’innovazione e della sostenibilità.
Di questo si parla nello Speciale Beauty in edicola con Il Sole 24 Ore martedì 24 ottobre: 24 pagine con approfondimenti sui temi più rilevanti. Come l’export, segmento trainante dello sviluppo dell’industria della bellezza made in Italy, soprattutto verso Stati Uniti, Francia e Germania, ma anche India e Asia che rappresentano le nuove frontiere dello sviluppo all’estero. Ancora, un focus è dedicato alla sostenibilità, divenuta ormai parte integrante delle strategie delle aziende, e un altro alla capacità di innovare dei protagonisti del settore che investono in R&S mediamente il doppio del manifatturiero italiano. Fattori che rendono le imprese estremamente competitive a livello globale, come dimostra il fatto che il 55% dei prodotti da trucco consumati nel mondo è fabbricato nel Belpaese;
un dato che sale al 67% se si guarda al mercato europeo.
Le sfide e le occasioni di crescita non mancano, dunque, e le aziende sono pronte a coglierle, come raccontano piccole o grandi eccellenze del made in Italy ed estere nelle pagine di questo speciale, che si chiude con una carrellata delle novità in vetrina – dal make-up allo skincare fino ai profumi e alle fragranze d’ambiente – in vista del Natale.
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