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Speciale Telefisco, riforma fiscale in tre fasi: svolta a gennaio 2024

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha fatto il punto sulla preparazione dei decreti legislativi di attuazione della riforma nel corso dell’edizione 2023 dello speciale Telefisco

di Giuseppe Latour

2' di lettura

La riforma fiscale partirà dalla ridefinizione dei procedimenti, dall’accertamento e dal calendario delle dichiarazioni. E si svolgerà in tre momenti, con molte misure che partiranno tra fine 2023 e gennaio del 2024. Mentre si chiude il lavoro delle commissioni attive sulla riforma fiscale, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha fatto il punto sulla preparazione dei decreti legislativi di attuazione, nel corso dell’edizione 2023 dello speciale Telefisco.

Riforma in tre fasi

«Abbiamo insediato - ha spiegato Leo - tredici commissioni a cui abbiamo affidato dei compiti particolari, cercando di coinvolgere numerosissimi professionisti. Analizzeremo le loro proposte per dare vita agli schemi di decreti legislativi». Si procederà così in tre fasi. «La prima è quella dei provvedimenti che non richiedono copertura, come i procedimenti o il calendario delle dichiarazioni ma anche il contenzioso e l’accertamento. Poi dovremo misurare le risorse a disposizione per capire quali misure potremo mandare in vigore da gennaio 2024, qui ci sarà un secondo gruppo di interventi. Infine, il terzo momento sarà quello delle norme che richiederanno risorse più impegnative, l’idea è di mettere a disposizione in consultazione i testi come abbiamo fatto per la global minimum tax. Intanto, procede con l’agenzia delle Entrate il lavoro sui Testi unici in forma compilativa ai quali stiamo lavorando con il direttore Ruffini. Anche gli schemi dei testi unici andranno in consultazione». In questo quadro, il concordato preventivo sarà biennale, riguarderà il biennio 2024-2025 e partirà il primo gennaio.

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Entro ottobre i nove testi unici

Proprio dei testi unici ha parlato il direttore dell’agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ricordando che «per fare una buona riforma occorre fare spazio e ordine. Ci sono circa 900 leggi vigenti, è la nota giungla in cui dobbiamo districarci, vederle organizzate in nove testi unici sarà un risultato meritorio. Contiamo di consegnare i nostri risultati entro il mese prossimo, per procedere poi a una consultazione pubblica».

Ruffini ha fatto anche il punto sulla definizione delle liti pendenti, in scadenza a fine settembre: «Finora abbiamo ricevuto oltre 17mila domande ed è un dato provvisorio, perché è nell’ultimo quarto d’ora dell’ultimo giorno che si riverseranno molte domande. A ieri, comunque, sono 17mila».

Priorità al nuovo calendario fiscale

Il presidente dei commercialisti, Elbano de Nuccio ha invece parlato dell’importanza delle aggregazioni nel nuovo mondo delle professioni. E ha citato tre interventi irrinnunciabili nella prossima legge di Bilancio: «Anzitutto, la razionalizzazione dei codici tributari, il secondo elemento è la semplificazione degli adempimenti, poi c’è la ridefinizione del calendario fiscale. Questi ultimi due sono due punti direttamente connessi. Sul calendario voglio sottolineare l’importanza della moratoria nel periodo estivo ed invernale».

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