E-commerce

Spesa online a casa, ecco chi punta sulla consegna ultraveloce (e sostenibile)

Gli acquisti alimentari in rete sono ormai la norma, adesso a fare la differenza sono i tempi. Si affermano nuovi operatori specializzati

di Gianni Rusconi

Dal campo alla tavola, il made in Italy diventa digitale

4' di lettura

Fare la spesa online e trovarsela recapitata a casa nell'arco di pochissimo tempo. Cambiano le abitudini dei consumatori con un denominatore comune: velocità. Ridurre i tempi di consegna a poche ore o addirittura a decine di minuti è divenuto un must trasversale a tutti gli operatori di questo settore: dalle grandi piattaforme di delivery (Just Eat, Uber Eats, Deliveroo, Glovo e via dicendo) agli specialisti in piatti pronti di vario genere come Foorban passando per gli ecommerce alla Cortilia e per quelle realtà che propongono generi alimentari di prima necessità o destinati a particolari nicchie di appassionati.

Parte da Milano l'avventura italiana dell'unicorno Gorillas. Nata a Berlino poco più di un anno fa grazie all'intuizione di un 32enne turco, Kağan Sümer, grandissimo appassionato di bici, Gorillas è sbarcata nel nostro Paese poche settimane fa con un servizio di spesa a domicilio on demand che punta su tre fattori: la velocità di consegna (10 minuti dall'ordine e costi fissi di 1,80 euro), una community di biker muniti di bici elettriche, una rete di micro-centri di distribuzione di “proprietà” che garantiscono la disponibilità di prodotti di generi alimentari e freschi allo stesso prezzo del supermercato e dei negozi al dettaglio.

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Come funziona il sistema, collaudato negli ultimi dodici mesi fra Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi (oltre 20 le città servite), è presto detto. L'app mobile permette di accedere a un catalogo di circa 1.500 prodotti, l'impiego di addetti regolarmente assunti a tempo determinato per 6/9 mesi assolve alle consegne e alla logistica e i micro-centri fanno da hub per il “pick and pack” degli ordini. Il servizio è al momento attivo in alcuni quartieri di Milano e nelle prossime settimane toccherà altre città, a cominciare da Roma, Torino e Genova.

Anche nel caso di Blok, startup spagnola arrivata a Milano nei mesi scorsi e nata per idea di due ex-manager di Glovo, Uber e Deliveroo, il piatto forte sono le consegne, tramite rider assunti e bici elettriche di proprietà, entro 10 minuti dall'ordine effettuato via app (Blok Groceries per iPhone e Blok Mercato Online per dispositivi Android). Il cuore del servizio è una rete di magazzini a uso esclusivo (il primo della serie in Italia è stato aperto nel capoluogo lombardo in zona Navigli) che servono a stoccare migliaia di prodotti (alimentari, piatti pronti compresi, ma anche articoli per l'igiene personale o la cura della casa) acquistati direttamente dai fornitori del largo consumo e rivenduti allo stesso prezzo del supermercato. Nel catalogo di Blok figurano inoltre anche prodotti locali provenienti da piccole attività di quartiere.

Alfonsino punta sulle piccole città: 400 Comuni entro il 2022. I suoi numeri sono un buon biglietto da visita: oltre 300 piccoli centri abitati serviti in sette diverse regioni, un migliaio di ristoranti affiliati e circa 250mila clienti attivi sulla piattaforma. Nata a Caserta nel 2016, Alfonsino è una startup foodtech cresciuta regolarmente anno su anno (il 2020 si è chiuso in utile con ricavi nell'ordine dei tre milioni di euro, rispetto agli 1,2 milioni dell'anno precedente) tenendo fede a un modello di consegna a domicilio più familiare e capillare, più vicino alle esigenze delle comunità locali e agli abitanti delle città che non superano i 250mila abitanti, spesso non coperte (o coperte solo parzialmente) dalle principali piattaforme di delivery. Le attività coperte spaziano dalla pizza ai piatti tipici delle trattorie, dal kebab ai ristoranti cinesi e giapponesi, e rimandano a uno schema operativo molto lineare. Si prenota il proprio pasto tramite la chat di Facebook (Messenger), grazie a un chatbot virtuale sviluppato in-house, oppure attraverso l'omonima app mobile (che permette anche di tracciare in tempo reale il rider incaricato di trasportare pasto) e in pochi passaggi si completa l'operazione.

Le consegne, effettuate in scooter o auto entro un raggio di copertura di 4,5 km dal centro cittadino, sono garantite entro i 30 minuti. L'idea di Alfonsino, per l'immediato futuro, è di estendere la propria comunità di partner (sono 1.500 gli esercizi affiliati previsti a fine 2021), i centri raggiunti con il servizio (il target è di 400 Comuni entro il 2022) e la flotta di rider: 3mila i collaboratori che saranno regolarmente contrattualizzati entro i prossimi 24 mesi su tutto il territorio nazionale, in aggiunta agli attuali 700.

Spesa a casa in 15 minuti, Macai ripensa il modello di supermercato online. È partita il 20 maggio scorso l'avventura del primo dark store di Macai, un magazzino nel centro di Milano da cui vengono organizzate le consegne della spesa a domicilio nell'arco di soli 15 minuti. Il supermercato online nato come appendice di Mymenu, la startup-piattaforma (recentemente acquistata dal Gruppo Pellegrini) che distribuisce a domicilio i pasti di oltre 500 ristoranti di fascia medio-alta, ha quindi cambiato pelle per rispondere alla tendenza del quick commerce, e cioè la consegna rapida a casa di prodotti di largo consumo e di prodotti freschi locali di qualità partendo da hub di prossimità. Rispetto al progetto originale, il nuovo “store” è uno spazio fisico chiuso al pubblico e in cui trovano posto generi fra loro molto eterognei, dal tonno in scatola agli articoli per l'igiene della casa, dalla pasta artigianale a prestigiose etichette di vino.

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